Canyon Endurace CF 9.0 PRO - CyclingON

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Canyon Endurace CF 9.0 PRO: comodità nelle prestazioni

Proseguendo l’excursus nel panorama delle biciclette del segmento endurance, iniziato con i test della Bianchi Infinito CV e della Look 675 Light (che proseguirà anche successivamente con la prova della nuova Look 765), ci addentriamo nell’argomento Endurace CF 9.0 PRO, modello della casa tedesca di Koblenz sviluppato per i ciclisti che amano stare in bici, senza trascurare la prestazione richiesta al mezzo, ma soprattutto, che cercano la comodità durante il gesto atletico.
 
Il concetto, denominato Geometry Concept, introdotto da Canyon negli ultimi anni è semplice: ogni bici ha geometrie specifiche in base all’utilizzo richiesto, e , ovviamente, all’utilizzatore. Questo si realizza tramite la categorizzazione dei modelli in gamma in 3 tipologie: Pro, Sport Pro e Sport. Ciò che differenzia tali tipologie è quello che viene chiamato Stack-to-Reach, ovvero il rapporto tra la proiezione della distanza tubo sterzo/movimento centrale sull’asse verticale e su quello orizzontale.

Lo Stack è la distanza misurata sul piano verticale dal centro del movimento centrale all’estremo superiore del tubo di sterzo, mentre il Reach è la distanza misurata sul piano orizzontale tra il centro del tubo di sterzo e il movimento centrale.

Il quoziente Stack-to-Reach è un valore generalmente compreso tra 1.35 e 1.65. Per valori prossimi al limite inferiore, si hanno telai che privilegiano il comfort, con posizione in sella più eretta.

Nello specifico, la Endurace rientra nella categoria “Sport” (Stack-to-Reach inferiore a 1.55), caratterizzata dal carro posteriore allungato (grazie ai foderi orizzontali più lunghi del “normale”), pendenti posteriori sottili che si congiungono al tubo orizzontale, distanza movimento centrale-asse ruota anteriore maggiorata, tubo orizzontale lievemente più corto,  tubo sterzo sensibilmente più lungo, e angolo di sterzo minore. Il tubo verticale, con il suo design appiattito e di forma asimmetrica, si stringe in prossimità della zona di congiunzione al reggisella, riducendo il peso. Questi accorgimenti costruttivi fanno in modo di disperdere maggiormente le vibrazioni, di assorbire le asperità del terreno e di aumentare la flessibilità verticale. La posizione più alta del tronco rispetto a bici con assetto più racing (o, come detto in precedenza, con Stack-to-Reach più elevato), ed il minore scarto sella-manubrio, consentono una posizione in sella più eretta che riduce l’affaticamento di schiena e spalle.
Sempre nell’ambito della ricerca del comfort in bicicletta, Canyon applica a tutti i modelli in catalogo la tecnologia VCLS (Vertical Comfort Lateral Stiffness): forcella, foderi posteriori, reggisella, piega e attacco diventano un tutt’uno con il telaio dando origine ad un’ integrazione totale.
Ad esempio, il reggisella S14 VCLS 2.0 CF in carbonio brevettato da Canyon in collaborazione con Ergon, è formato da due gambi indipendenti e paralleli che si congiungono tramite una morsa flottante (regolabile tramite sistema Flip Head), in modo da ottenere leggerezza, flessibilità, e rigidità torsionale.  Per la sua costruzione, è stato utilizzato un mix di carbonio specifico, unito ad altre fibre, per smorzare le vibrazioni garantendo la necessaria rigidità laterale.

ON THE ROAD
Come per tutti i modelli Canyon, la bicicletta viene consegnata all’interno di uno scatolone e richiede pochissime operazioni per essere pronta all’uso: di fatto semplicemente l’installazione reggisella+sella, il serraggio delle viti attacco manubrio/piega e l’installazione della ruota anteriore.
Tutti i serraggi delle viti vengono svolti tramite l’apposita chiave dinamometrica presente nel kit consegnato, rispettando i valori di coppia consigliati.
Espletate queste rapide operazioni, che aumentano la suspence per la prova e stimolano la sintonia e la conoscenza dei particolari della Endurace, non resta che gonfiare gli pneumatici e partire!
La bici ha un ottimo valore di peso, dato che il complessivo ferma l’ago della bilancia (o, meglio, il display…) a circa 7,6 kg (taglia M).
Da scheda tecnica, 940 grammi del totale vengono attribuiti al telaio, mentre 1.520 grammi si devono alle ruote DT Swiss R23 Spline, con cui la Endurace è equipaggiata.

E allora, saltiamo in sella: la bici trasmette già dopo pochi km una sensazione di comodità, senza però sembrare “morbida”, ma anzi fornendo una senso di reattività alla spinta sui pedali, dovuto principalmente alla scelta costruttiva della scatola movimento centrale, ai foderi orizzontali maggiorati e al movimento PressFit (le calotte nelle quali ruotano i cuscinetti si innestano direttamente nel telaio).
Con la Endurace, testata sul lungo periodo (circa 3 mesi), abbiamo affrontato tutti i tipi di percorsi, dalla pianura alla salita e relativa discesa del Passo Gavia, anche sul bagnato.
Stando in bici per ore, possiamo confermare l’impostazione comoda della posizione di guida, che permette di terminare le uscite, anche le più lunghe e impegnative, senza i vari dolori e dolorini che troppo spesso accompagnano le nostre pedalate, dovute a posizioni e assetti poco azzeccati.
La sella Aliante VS di Fi’zi:k si è rivelata molto comoda, in linea con l’impostazione della bicicletta. Come anticipato, il comfort non pregiudica affatto le prestazioni, infatti la Endurace si è dimostrata reattiva e stabile nei cambi di direzione, anche in discesa, scorrevole in pianura e performante in salita, sia in posizione seduta che in piedi sui pedali.
Per quanto riguarda le prestazioni, le ruote DT Swiss R23 Spline, a raggi incrociati posteriormente, danno una gran mano al sistema complessivo, perché le abbiamo “sentite” scorrevoli e reattive, ma al contempo precise: le traiettorie vengono copiate senza problemi, in percorrenza di curva la bici sta dove si vuole che stia.
Senza dubbio un grosso contributo al comfort, e dunque, al progetto Endurace, lo danno i copertoncini montati sulle DT Swiss R23 Spline, i Continental Grand Prix 4000s II,  con sezione da 25 mm, sempre più riconosciuta come soluzione ottimale per chi sta in sella per ore e percorre le nostre strade, di certo non delle piste lisce e scorrevoli.
C’è, tuttavia, chi è ancora scettico in merito alle sezioni maggiorate dei copertoncini, pensando che i 25 mm siano meno aerodinamici e con più attrito data l’impronta maggiore a terra: insomma, meno efficienti.
In realtà, ciò che avviene fisicamente, smentisce tale idea: a parità di pressione di gonfiaggio, il copertoncino da 23 mm si schiaccia maggiormente, diventando meno efficiente. Aumentando la pressione, tuttavia, diminuisce l’aderenza.
Quindi, la maggior impronta a terra del 25 mm migliora le prestazioni in curva, in frenata e in caso di aderenza minore (es. bagnato), garantendo anche maggior comfort. Certo è che, a discapito di tutto ciò, la sezione maggiore implica un aggravio di peso dell’ordine di alcuni etti e allo sguardo rende la ruota nel suo complesso meno racing.
Il gruppo Campagnolo Chorus 11v (50-34, 11-27), è una sicurezza, preciso ed affidabile, anche quando messo sotto pressione nelle cambiate più forzate e repentine. Il look carbon di leve freno, deragliatore posteriore e pedivelle, poi, fa il resto, appagando anche l’occhio.
Insomma la Endurace si è rivelata una bici dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, affidabile e che bada alla sostanza, mirando dritta allo scopo per cui è stata progettata.

Caratteristiche tecniche
Telaio: Canyon  Endurace CF in fibra di carbonio TG M
Gruppo: Campagnolo Chorus 11v (34-50) – (11-27)
Guarnitura: Campagnolo Chorus – 11V compact 50x34
Ruota libera: Campagnolo Chorus – 11x27
Attacco manubrio: Canyon V13
Piega manubrio: Canyon H28
Reggisella: Canyon S14 VCLS 2.0 (-2/10 mm Setback) diametro 27,2 mm
Sella Fi’zi:k Aliante V5 con sistema Flip Head (reggisella Canyon)
Cerchi: DT Swiss R23 Spline
Coperture: Continental Grand Prix 4000 II da 25 mm
Peso bici completa: 7,6 kg senza pedali nella taglia M
Prezzo: € 2.299
Info: Sito Canyon


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