Rapha Brevet Windblock - CyclingON

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Pubblicato il 24/03/2017 – Silla Gambardella
Rapha Brevet Windblock – il test del cicloviaggiatore
Una delle dimensioni che amo maggiormente della bicicletta è quella del viaggio. Da alcuni anni la bici per me è diventata il mezzo di trasporto preferito per visitare luoghi più o meno lontani e trascorrere le vacanze.
La scorsa estate, poi, ho trasformato le ferie in una vera e propria avventura. Ho pedalato un mese in giro per l’Europa percorrendo 3724 km attraverso 13 nazioni.

Tra i vari accorgimenti tecnici riguardo a bici ed equipaggiamento, anche la scelta dell’abbigliamento è stata importante. Personalmente sono un amante della lana per diversi motivi.
Primo: è una fibra tessile naturale, quindi anallergica e priva del fastidioso effetto elettrostatico causato dal sintetico.
Secondo: a differenza del sintetico, non puzza ed è antibatterico (dettaglio importante per chi viaggia e magari non può lavare tutte le sere il proprio vestiario).
Terzo: diversamente da quanto si possa pensare, la lana non solo mantiene caldo il corpo in caso di freddo, ma lo mantiene anche fresco in caso di caldo. Questo a causa della sua alta capacità di coibentazione. Non a caso, le popolazioni berbere del Sahara si vestono con abiti di lana.

Ecco quindi che la mia scelta è ricaduta su un base layer merino e su una maglia di lana al 100%: la Rapha Brevet Windblock Jersey. Questa maglia fa parte della collezione Brevet, quella che Rapha ha ideato e realizzato per i randonneurs e i viaggiatori.
 
Le particolarità sono diverse.
Come già anticipato, il corpo della maglia è al 100% di lana merino. All’inizio ero dubbioso sulla vestibilità della maglia: temevo che caricando le tasche posteriori, la maglia si sarebbe slargata o deformata (cosa che accade spesso con i tessuti di lana), ma ho dovuto ricredermi: dopo oltre un mese di viaggio, la maglia è rimasta perfettamente aderente come in origine.
Sul petto e sul dorso della maglia, Rapha ha previsto due bande riflettenti, molto utili per viaggiare in condizione di scarsa luce e farsi vedere dagli automobilisti. Personalmente ho evitato di viaggiare di notte, ma i dettagli riflettenti mi sono stati molto utili nelle gallerie o al crepuscolo, in ausilio alle luci intermittenti che avevo sotto la sella e sul manubrio.
Il vero valore aggiunto della maglia: la parte anteriore della maglia è rivestita da uno strato di nylon, lo stesso che Rapha utilizza per realizzare i suoi smanicati antivento. Questo mi ha permesso di affrontare discese o giornate con forte vento evitando di utilizzare un capo aggiuntivo.
Si potrebbe pensare che lo strato di nylon sul petto possa fare sudare eccessivamente durante le giornate di caldo estivo, ma in realtà non è così. Infatti, la zip lunga permette di aprire totalmente la maglia nei tratti in salita o quando le temperature arrivano ad essere veramente calde.
Un altro dei vantaggi di questa maglia è la sua grande versatilità, così come spiega la stessa Rapha. Grazie alla lana, ho potuto indossarla anche nei periodi autunnali o con il primo inverno, abbinata ad un paio di manicotti.
 









Rapha Brevet Windblock – Ispirata al credo di Rapha Brevet “viaggia leggero, vai lontano”, proprio come il cicloviaggiatore.
 
Info: Rapha




Silla Gambardella
cicloviaggiatore e autore del libro “L’Europa in bici”


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