RIDLEY Noah Fast – l’aerodinamica diventa versatile - CyclingON

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Pubblicato il 24/10/2023
RIDLEY Noah Fast – l’aerodinamica diventa versatile
Ridley, l'azienda belga fondata nel 1997 da Jochim Aerts, è famosa per la sua attenzione alla ricerca e sviluppo finalizzata all’innovazione dei vari modelli di bici presenti in gamma. La società fa parte della Belgian Cycling Factory, il più grande gruppo del Belgio attivo nella produzione di biciclette.
Ridley deve la sua fama al fatto di essere partner dei Team Lotto-Dstny, maschile e femminile, con licenza UCI ProTeam, la più longeva squadra professionistica in attività dal 1985. Proprio questa collaborazione con gli atleti ha consentito di sviluppare e migliorare costantemente i propri prodotti.
Una curiosità che molti non sanno: il nome della società deriva dalla passione di Aerts per i film di Ridley Scott.
 
La gamma Noah è il riferimento in fatto di aerodinamica, ed è stata completamente riprogettata nel 2019. Le novità sono talmente sostanziali che rappresenta un nuovo modello rispetto al passato. Punta alla massima integrazione, migliorando la rigidità e il peso, e ovviamente con soluzioni aerodinamiche sviluppate tramite studi nella galleria del vento della Bike Valley e relative analisi fluidodinamiche CFD (Computational Fluid Dynamics). Nel corso della storia di questo modello le varie evoluzioni hanno portato alle vittorie di sprinter del calibro di McEwen, Greipel, Ewan, ma anche a confermare la versatilità della Noah nelle Classiche, grazie ai successi di Gilbert, Degenkolb, De Gendt e Wellens, per fare alcuni nomi.
RIDLEY Noah Fast
I profili del telaio in composito di fibra di carbonio hanno sezione di derivazione aeronautica NACA (National Advisory Committee for Aeronautics), con linea filante e troncata nella parte posteriore (F-Tubing).
La tecnologia F-Surface viene estesa anche ai componenti. Il design scanalato è applicato non più solo a tubo obliquo e reggisella, ma anche a tubo sterzo, foderi della forcella e perfino agli spessori dell’attacco manubrio. La scanalatura fa sì che il flusso d’aria rimanga “incollato” più a lungo alle superfici che investe, così da diminuire le turbolenze e dunque la resistenza.
In prossimità del perno passante, gli steli della forcella presentano piccole ali, F-Wings, che aiutano l’aria a scorrere nella zona del mozzo anteriore, evitando flussi disordinati che creano resistenza ed instabilità.
 
L’integrazione è totale, dalla forcella che si innesta senza soluzione di continuità nelle tubazioni principali ai cavi completamente instradati all’interno del manubrio e telaio.
Ridley non solo testa scrupolosamente ogni componente per verificarne l’impatto con l’aria, ma coinvolge nelle valutazioni anche e soprattutto la bici nel suo insieme. Il metodo di analisi così complesso garantisce che tutti i componenti essenziali siano perfettamente integrati e funzionali al comportamento della bicicletta.
 
Il carbonio utilizzato è prodotto dalla giapponese Toray, leader mondiale nella produzione di fibre. Nello specifico il telaio Elite Carbon, al vertice della gamma Ridley, utilizza le tipologie di fibre 60T, 50T, 30T e 24T.
Maggiore è il valore, maggiore è la resistenza alla trazione delle fibre di carbonio e sono necessari meno strati per ottenere la rigidità desiderata, con conseguente risparmio di peso. Tuttavia, non è possibile impiegare solo fibre ad alto modulo perché si avrebbe un telaio molto reattivo e scomodo, impossibile da guidare. Ecco dunque spiegata la necessità di una miscela di carbonio 24T, 30T, 50T e 60T, per ottimizzare il bilanciamento tra rigidità, peso e comfort.
Il peso del telaio Elite in taglia M è di 1.020 g, mentre la forcella è 440 g, entrambi verniciati.
RIDLEY Noah FastRIDLEY Noah Fast
Il manubrio integra curva e attacco, con profilo arrotondato e unico sempre in ottica aero. È realizzato in carbonio per aumentare lo smorzamento delle vibrazioni ed il comfort, ma garantire al contempo rigidità e supporto ottimale in fase di accelerazione. Per quanto riguarda lo sterzo, Ridley prevede il montaggio D-Shape F-Steerer, per mantenere la pulizia estetica che ha diretto impatto sul fattore di penetrazione dell’aria di tutta la zona anteriore. I cavi freno e cambio passano attraverso il manubrio e lo stelo, lungo la parte anteriore piatta del tubo sterzo e fino al telaio, interamente nascosti al vento e alla vista.
Il carro posteriore, dedicato alla trasmissione di potenza ma anche al comfort dell’intera bici, ha foderi alti sottili e ad innesto ribassato nel piantone, per offrire un maggiore assorbimento verticale delle sollecitazioni. I foderi orizzontali hanno forma ovale, schiacciata, per massimizzare la trasmissione di potenza.
Anche il reggisella ha sagoma a D con profilo NACA troncato F-Tubing come il tubo obliquo, ed inoltre è scanalato frontalmente secondo la tecnologia F-Surface. La superficie anteriore ottimizza l’aspetto aerodinamico, mentre la parte posteriore piatta integra la flessibilità del reggisella nello smorzare le vibrazioni che arrivano al ciclista.
Ridley Noah Fast è una bici nata per la velocità che nel corso della sua evoluzione, grazie ad accorgimenti mirati e studiati, è diventata più eclettica, offrendo un utilizzo da gara su tipologie di percorsi diversificati, dalla pianura al vallonato.
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TEST RIDLEY Noah Fast
La Ridley Noah Fast protagonista della nostra prova ha il telaio in fibra di carbonio Elite, il più pregiato della gamma. La colorazione è particolarissima, l’oro opaco è preponderante ed è arricchito con scritte e fregi in nero opaco, soprattutto sul tubo piantone.
Il gruppo Shimano Ultegra Di2 2x12v è abbinato alla guarnitura 52-36 e cassetta pignoni 11-30. Anche i freni a disco idraulici sono Shimano, con rotori di diametro 160 mm all’anteriore e 140 mm al posteriore.
I componenti a marchio Forza, di proprietà della stessa Ridley, sono il manubrio Forza Aero Integrated, lunghezza 110 mm, larghezza 400 mm, il reggisella Forza Aero e le ruote Forza Vardar. Queste ultime hanno profilo da 50 mm e canale interno 19 mm e sono tubeless ready. I perni sono passanti, 12x100 mm alla forcella e 12x142 mm al retrotreno, per migliorare ulteriormente la rigidità. Gli pneumatici sono Vittoria Corsa Graphene 2.0 700x25. La configurazione è completata dalla sella Selle Italia SLR Boost con carro in manganese. Il prezzo di listino per questo allestimento è di 8.549 euro ed il peso da noi rilevato della bici completa in taglia M senza pedali è di 7,80 kg, di tutto rispetto se confrontato ai pari livello dei modelli aero degli altri brand.
RIDLEY Noah Fast
Partiamo dall’aspetto estetico, moderno e aggressivo come tipico di una bici aerodinamica.
Ridley Noah è caratterizzata da un tubo di sterzo conico che racchiude la serie sterzo da 1”1/8 – 1”1⁄4, con l’avantreno muscoloso per ottimizzare la stabilità della bici e la precisione di guida. Il tubo di sterzo in taglia M è 164 mm, leggermente più abbondante della media. Una soluzione per aumentare la guidabilità.
Gli steli della forcella sono dritti e asimmetrici, con il lato disco a spessore più generoso per sopportare le maggiori forze in gioco. La sezione degli stessi steli è a coda tronca, con la testa che si raccorda con tubo obliquo e tubo sterzo in un’elegante continuità. Questa soluzione non è solo puramente estetica, ma è funzionale a convogliare il flusso d’aria attorno al tubo obliquo, aumentando così la pressione dietro il tubo di sterzo per ridurre la resistenza aerodinamica.
Le altre tubazioni sono a coda tronca, con il carro ad innesto ribassato nel piantone, marchio di fabbrica della Noah, che infatti è stato uno dei primi modelli ad adottare questa soluzione.
Anche il reggisella, come già descritto, ha forma aero e coda tronca, con un inserto in gomma a nascondere la brugola di chiusura integrata nel tubo orizzontale.
Il tubo orizzontale per questa taglia M misura 565 mm, un po' più lungo dei telai pari taglia di altri marchi. Lo stesso tubo è arcuato e inclinato, per lasciare spazio allo svettamento della sella che dà carattere racing e favorisce una minima libertà alla flessione reggisella aiutando il comfort.
Gli angoli del tubo di sterzo 73,5 gradi e tubo sella di 73 gradi sono volutamente più contenuti rispetto ad altri modelli aero, così da rendere la Noah una bici più versatile.
Ci pensano i foderi corti 405 mm e l'interasse contenuto di 987 mm a garantire la guida scattante, che da sempre caratterizza le doti velocistiche di questo modelli.
Come balza subito all’occhio, la ruota posteriore è accolta nel tubo verticale, in una carenatura che accorcia l’interasse ed esalta la reattività. Il telaio in taglia M presenta uno stack di 565 mm e un reach di 393 mm.
Nonostante l’anima da gara, le geometrie sono dunque equilibrate, non esasperate. La prova che Ridley ha progettato la Noah Fast per esaltare l’efficienza aerodinamica senza però compromettere guidabilità e comfort.
La geometria della bicicletta e la posizione in sella, bella compatta come piace a noi, hanno facilitato la guida. Ne sono stato particolarmente grato nelle uscite più lunghe, dopo aver superato le 4 ore. Misure che abbiamo percepito azzeccate e “naturali” fin da subito per il nostro fisico e stile di guida, con un feeling buono sin dalla prima uscita.
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Cominciamo la valutazione dinamica della Ridley Noah da suo habitat naturale, ovvero la pianura. Il comportamento è stabile e fluido sulla percorrenza, ma la bici aspetta un solo minimo cenno per scatenare le sue doti di reattività e scorrevolezza, diventando in fretta una belva da velocità: goduria!
Il manubrio integrato Forza Aero, full carbon, ha angolazione leggermente negativa -10 gradi per protendere il busto in avanti. L’ attacco da 110 mm permette buoni assetti qualunque sia la posizione delle mani sul manubrio. Evidenziamo che c’è la possibilità di rimuovere distanziali a piacimento per aumentare ulteriormente il dislivello sella/manubrio e assumere un assetto ancor più racing, schiacciati come Caleb Ewan in volata.
La Ridley Noah è moderna e di tendenza, come dimostrano le leve inclinate. Questa impostazione permette una presa comoda e naturale che dà la voglia di spingere per aumentare la velocità in pianura e sulle salite a media pendenza (6-7%). Permettono un ottimo assetto e la pedalata si sente bella efficace.
Le leve inclinate portano vantaggi aerodinamici, riducendo la superficie frontale del ciclista che impatta con l’aria. Sullo scorrevole, migliorano la guidabilità della bici, poiché i gomiti flessi permettono di ammortizzare meglio le vibrazioni, rilassando busto e collo. La soluzione richiede però un tempo di adattamento e di malizia, soprattutto affrontando curve strette in discesa e quando si cambia ritmo in piedi sui pedali con le mani in presa alta sulle leve.
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Nei tratti in pianura si resta piacevolmente stupiti della facilità con cui la Noah fa velocità e la mantiene. Gran merito va a ruote e coperture al top davvero per scorrevolezza, sopra i 32-35 km/h sono uno spettacolo.
Le ruote Forza Vardar esaltano il potenziale aerodinamico della Ridley, senza alcuna flessione nemmeno quando si accelera alzandosi sui pedali, con un’efficace trasmissione di potenza, aiutate dalla massiccia scatola del movimento centrale. Di contro, le ruote rigide e reattive non vanno molto d’accordo con le strade più accidentate, e ci ricordano che Ridley Noah non è una bici endurance, ma una bici da gara.
I cerchi hanno canale interno da 19 mm, inferiore alla tendenza attuale che vede larghezze di circa 21 mm per ruote aero. La soluzione maggiorata permetterebbe di avere ulteriori vantaggi in termini di comfort e prestazioni. Potendo installare gomme di sezione più generosa gonfiate a bar minori, infatti, si avrebbe una minore resistenza al rotolamento, soprattutto su fondi rovinati. Inoltre, la minor tendenza al saltellamento permetterebbe una migliore trazione. Si potrebbe optare per copertura da 28 mm di sezione (il massimo previsto da Ridley per questo telaio), per aumentare il comfort, anche se, a nostro avviso, con pneumatici da 25 mm la bici è già molto equilibrata in termini di velocità e maneggevolezza.
RIDLEY Noah Fast
Ridley Noah Fast non nasce certo per le salite pure, ed è sui percorsi vallonati che ci ha stupito maggiormente, perché è davvero una bomba di aggressività e prontezza al colpo di pedale.
Le caratteristiche della bici e la rapportatura (guarnitura 52-36 e pignoni 11-30) richiedono una gamba allenata se si affrontano pendenze superiori al 10 %. Su pendii più pedalabili, la rigidità del telaio e le geometrie permettono un’appagante efficacia di pedalata e di ritmo. Su salite brevi senza muri, anche le ruote Forza Vardar con profilo 50 mm permettono di fare una buona velocità.
Su tracciati caratterizzati da sali scendi e continue variazioni di cadenza, l'interasse corto, la maneggevolezza e l'accelerazione rapida ci hanno fatto divertire parecchio, esaltando il carattere grintoso e divertente della Noah.
Il manubrio ha profilo alare tronco nella parte posteriore, mentre la parte superiore piatta si è rivelata molto comoda e funzionale per le mani in presa alta, senza obbligare a posture estreme che spezzano i polsi.
RIDLEY Noah FastRIDLEY Noah Fast
In discesa la Ridley Noah è un missile, veloce ma anche “facile” da guidare. Per la tipologia di bici, si dimostra inaspettatamente agile anche nelle curve tecniche, senza accennare nervosismi o sbilanciamenti tra anteriore e posteriore, ma anzi garantendo sempre una buona centralità. Come ovvio, è al crescere della velocità che si apprezzano le qualità di fendere l’aria della Noah, che è precisa e stabile negli inserimenti di curva. La frenata potente e modulabile offerta dall’impianto idraulico a disco Shimano garantisce sicurezza di guida e feeling in traiettoria, ma è tollerata anche qualche esuberanza in staccata senza necessità di affidarsi a qualche santo. Certamente, un grosso contributo alla sensazione di stabilità e fiducia è dato dalle ruote Forza Vardar e dalle coperture Vittoria Corsa Graphene 2.0, garanzia di grip anche a bici piegata.
Una precisazione a proposito delle ruote: in caso di vento laterale e soprattutto velocità elevate in discesa bisogna ricordarsi di caricare bene l’avantreno perché con il profilo 50 mm la ruota davanti tende ad alleggerirsi. Le ruote full carbon Forza Vardar richiedono un periodo di presa di confidenza, ma nel complesso si sono rivelate guidabili anche con vento laterale.
RIDLEY Noah Fast

CONCLUSIONI
La Ridley Noah Fast è una bici aerodinamica i cui punti di forza sono velocità e reattività, che le hanno consentito di ottenere incredibili successi nelle maggiori competizioni internazionali.
Ridley ha curato particolarmente l’appeal della Noah Fast: la zona anteriore, con l'attacco manubrio integrato, conferisce alla bicicletta un aspetto minimalista e raffinato.
Come più volte sottolineato, è una bici progettata per andare veloce ed essere pronta agli scatti, ma le sue qualità sono impreziosite da soluzioni tecniche pensate per non sacrificare comfort e guidabilità.
Non è il mezzo ideale per lunghe salite, soprattutto se le pendenze sono a doppia cifra e i nostri giri prevedono tanto dislivello, ma è davvero efficace e divertente su percorsi vallonati.
La Ridley Noah Fast è bella stabile anche in discesa e invoglia alla velocità. Il comportamento rimane buono anche in caso di vento laterale, qualità non facile da riscontrare nelle bici in cui si ha la combinazione di telaio aero con tubazioni generose e ruote ad alto profilo.
Ricordiamo che resta un mezzo da gara, perciò non bisogna avere fretta di darle confidenza, ma procedere con cautela e darsi il tempo per conoscerla.
L’allestimento Shimano Ultegra è una garanzia di affidabilità e funzionalità sia per il gruppo Di2 che per l’impianto frenante, sempre all’altezza delle qualità della Noah Fast. Con le opportune appendici, questo modello Ridley a nostro avviso diventa una scelta ideale anche per il triathlon.
Il prezzo della bici completa nella configurazione provata è di 8.549 euro, non poco considerando il gruppo Shimano Ultegra Di2, ma il telaio è il top della gamma Ridley. Per chi è attirato dalle qualità della Ridley Noah Fast ma ha un budget inferiore, il nostro consiglio è di consultare direttamente il sito Ridley per scegliere tra le varie configurazioni e prezzi.
RIDLEY Noah Fast
Credit photo in action – Gianluca Muratore


Scheda Tecnica RIDLEY Noah Fast
Telaio: Noah Fast Disc, Elite, perno passante 12x142mm
Forcella: Noah Fast Disc, perno passante 12x100mm
Colorazione: Nero opaco/Oro opaco
Gruppo: Shimano Ultegra Di2 2x12v (52-36 e 11-30)
Freni a disco: Shimano, rotori diametro 160 mm anteriore e 140 posteriore
Manubrio: Forza Aero Integrated, lunghezza 110 mm, larghezza 400 mm
Reggisella: Forza Aero
Sella: Selle Italia SLR Boost (carro in Manganese)
Ruote: Forza Vardar db 50 mm profilo, canale interno 19 mm, tubeless ready
Pneumatici: Vittoria Corsa Graphene 2.0 700x25c
Peso rilevato da noi: 7,80 kg in taglia M senza pedali
Prezzo di listino della configurazione in prova: 8.549 euro
Taglie: 6 da XXS a XL
Colorazioni disponibili: 9
Gruppi previsti nei vari allestimenti: Sram, Campagnolo, Shimano (sia meccanici che elettronici)
 


 
 
Nelle foto:
* completo Dama Sportswear OPL-RC


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