Pubblicato il 31/07/2018
bike tour: perché con la Guida?
scritto da Mario Cossa
L’altro giorno stavo accompagnando un gruppo di bikers lungo un itinerario “cult” sulle montagne intorno al lago di Como e, durante una sosta, ho scattato come sempre qualche foto: al gruppo, al panorama e ai vari partecipanti (giusto per chiarire: chiedo sempre a priori l’autorizzazione per l’eventuale pubblicazione delle foto).
Sono tutti entusiasti: bel percorso, bella giornata, bella gente. Quindi: foto di gruppo, panorama, bikers e mtb. “Ma le posti su fb? Dai che poi condivido, così gli amici le vedono e crepano d’invidia!”
Mentre tutti ridono e scherzano il biker XX si avvicina, è abbastanza imbarazzato e mi dice quasi sussurrando: “…se puoi, per favore, non pubblicare immagini dove ci sono io… sarebbe meglio, sai, se le vedono i miei amici mi prendono in giro perché sono qui con la Guida…”. Ci resto un po’ così, anche perché, che io sappia, nessuno ha obbligato il biker XX a partecipare all’uscita: ha letto il programma sul sito come tutti, ci ha contattati per avere qualche info in più, come tutti ha confermato la presenza via mail e ha pagato la quota di partecipazione. Oggi poi ha pedalato e si è divertito come gli altri. “Come vuoi, nessun problema!” Un sorriso, nessun commento, cambio discorso poi scatto altre foto dove il biker XX non appare, così, per poter comunque pubblicare e permettere agli altri di condividere le immagini.
Perché con la Guida?
Terminato il giro in mtb ci fermiamo al solito chiosco in riva al lago per una birra fresca. Siamo tutti più rilassati, si parla dell’uscita di oggi, si ride e si scherza. Mi tornano in mente le parole sentite oggi dal biker XX e tra un sorso di birra e una patatina inizio a fare qualche domanda. L’argomento mi interessa e vorrei capirne di più: perché con la Guida? Perché spendere anche dei soldi per farsi accompagnare a pedalare? È il mio lavoro, è importante conoscere queste dinamiche. Tra una battuta e un aneddoto sulla giornata ci giro un po’ intorno poi faccio la domanda direttamente: “ma voi, perché con la Guida?”. Un momento di silenzio, poi complice anche la birra, il sole e la bella giornata passata in mtb ognuno dice la sua. Per tutti, anche per biker XX, il motivo principale è dato dal fattore sicurezza.
Guida: professione e professionalità
Durante un bike tour con la Guida ci si sente più tranquilli. Questa sicurezza dev’essere percepita senza alcun dubbio: per la Guida è quindi importante comportarsi in modo corretto ed avere sempre la situazione sotto controllo. Discrezione, serietà e professionalità: insomma, l’ABC per qualsiasi professionista. Poi viene la conoscenza del territorio e dei percorsi: personalmente prima di proporre un nuovo itinerario lo studio bene sulle carte, poi lo percorro, ne studio le varianti e tutte le possibilità di uscita per qualsiasi emergenza. E questo non solo per i nuovi percorsi, infatti anche quelli già noti vengono continuamente monitorati per avere sempre chiaro lo stato dei sentieri: basta un temporale più violento del solito per cambiarne completamente l’aspetto. C’è poi l’organizzazione pratica dell’uscita che spesso è più impegnativa dell’escursione stessa. In ogni caso conoscere il territorio, far quadrare le esigenze di tutti, stabilire i tempi e i luoghi di ritrovo, organizzare i transfer non è così banale. O il gruppo è molto affiatato e c’è qualcuno che si fa carico di tutto questo, oppure qualche pezzo si perde fatalmente per strada… L’avere un unico riferimento come organizzatore facilita di molto le cose ai partecipanti. Anche durante l’uscita: quando si è tra amici c’è solidarietà, ma alla fine ognuno fa per sé. La Guida invece, durante l’uscita, cerca di avere sempre sotto controllo la sicurezza di tutti i partecipanti, gestisce persone e situazioni, dà consigli tecnici, aiuta chi è in difficoltà, tiene a freno i bikers più “esuberanti”, consiglia la sosta nei punti in cui le foto vengono meglio e a fine giro trova il bar dove la birra è più fresca. Insomma, fa in modo che chi partecipa alle cicloescursioni si senta coinvolto senza l’assillo di doversi preoccupare di nulla: tutti devono solo pensare a divertirsi e tornare poi a casa contenti per la bella esperienza vissuta. Una bella responsabilità per la Guida! Ma se è vero che pedalare per noi è un lavoro, è altrettanto vero che per svolgerlo al meglio occorre metterci tanta passione e professionalità.
Ecco, questo penso sia il fattore che fa la differenza: puoi proporre i tour più belli e famosi, ma trail e panorami non bastano a rendere l’uscita memorabile. Devi metterci del tuo nel far sentire i partecipanti a proprio agio, come fossero un gruppo di amici anche se spesso è la prima volta che pedalano assieme. Devi essere un biker tra i bikers anche se il tuo ruolo di group leader in qualche caso può attirarti qualche momentanea inimicizia.
Insomma: perché con la guida? Per avere un’organizzazione alle spalle, per trovare nuovi amici, per non doversi preoccupare della logistica e del percorso, perché così qualcuno si occupa della sicurezza durante l’uscita.
Consigli per i biker
Attenzione però: spesso si leggono le info inviate dalla Guida in maniera un po’ superficiale, ci si sopravvaluta (attenzione alle difficoltà del percorso dichiarate!) mettendo in difficoltà la Guida, ma soprattutto gli altri partecipanti all’uscita. Quindi, ok affidarsi alla Guida, ma sempre in modo consapevole perché tutti si possano divertire in sicurezza e la Guida possa fare il suo lavoro.
Buona estate bikers e buone pedalate, magari con una Guida…
Chi è Mario
Mario Cossa, nato a Monza nel 1960. Presidente di mountain&bike asd, Guida di Mountain Bike dal 2010.
Istruttore di scialpinismo del Club Alpino Italiano, ha diretto per 25 anni i corsi della Scuola F.Berti del CAI Monza. Attualmente Presidente della Sezione di Monza del Club Alpino Italiano. Un passato sportivo che si rifà all’alpinismo classico, alla bicicletta (preferibilmente mtb, ma anche road). Scialpinista convinto, non disdegna lo sci alpino e lo sci da fondo.
Qualche esperienza nella maratona, nel kayak o altri sport d’avventura.
Ha lavorato per una trentina d’anni come tecnico nel settore del mobile e del design di prestigio.
Dal 2010 ha fatto della bicicletta la propria professione, collaborando con diverse realtà operanti nel settore sia sportivo ma soprattutto nell’ambito formativo e turistico/ricreativo. Con una profonda conoscenza del territorio è sempre alla ricerca di nuovi trail da esplorare e proporre poi agli appassionati che li percorreranno in mtb, road bike o E-bike.