Bontrager Ballista: la ricerca in testa
Questo casco Bontrager è stato battezzato con il termine Ballista (derivato dal greco ballistēs prima e dal latino ballista, poi), che identificava un’arma inventata dai Greci, ma utilizzata anche dai Romani durante gli assedi: una sorta di grande balestra che permetteva di scagliare dardi o pietre a distanze considerevoli.
L’azienda americana è partita dal presupposto che la resistenza aerodinamica è il più grande fattore di attrito, e dunque di dispersione di energia, per chi va in bicicletta. Per limitare tale effetto indesiderato, il design del Ballista è stato collaudato in galleria del vento, tramite ricerche protrattesi per circa 2 anni.
Il punto di partenza è stata l’analisi CFD di prototipi digitali che coprissero l’intero spettro delle configurazioni possibili per i caschi dedicati al ciclismo ed i relativi posizionamenti delle prese di aerazione.
Ma cos’è la CFD? La Computational Fluid Dynamics, fluidodinamica computazionale, è la tecnica che permette lo studio dei problemi legati alla dinamica dei fluidi (quindi alle forze aerodinamiche) tramite l'utilizzo di specifici software di calcolo.
Sfruttando l’applicazione della CFD, risultati alla mano, i progettisti Bontrager si sono concentrati sulle tipologie di configurazione che hanno ottenuto le migliori performance: un casco di lunghezza media, dotato di tre prese d’aria centralizzate nella parte frontale e due nella parte superiore, che assecondano il profilo della calotta.
Con il concetto di Thermal Head Form si intende il modello creato dai ricercatori Bontrager per valutare le prestazioni di dissipazione termica delle varie configurazioni dei caschi per il ciclismo. Le analisi connesse a tale modello hanno permesso di progettare in modo ottimale posizione e forma delle aperture.
Infine, il modello definitivo è nato dopo un’ulteriore fase di perfezionamento in galleria del vento, sempre tramite l’utilizzo dell’analisi CFD per valutare i risultati migliori. Ed ecco il Ballista: forma aerodinamica spinta e prese d’aria mirate a garantire il ricircolo ideale per l’aria.
L’anteprima mondiale del nuovo modello è avvenuta durante il tentativo del record dell’ora da parte di Jens Voigt, che è stato appunto il primo ad indossare il Ballista. Successivamente è diventato il casco ufficiale del Team Trek Factory Racing.
Addentriamoci, dunque, in un excursus che riguarda le caratteristiche principali del Ballista.
La calotta è realizzata attorno ad una struttura in fibra di carbonio, con sistema In-Molding, come i caschi top di gamma, in cui le 2 parti, interna ed esterna, sono costruite insieme. La parte superiore è veramente filante
Front Center Channel – la zona frontale è dotata di prese che catturano l’aria e la convogliano verso la parte superiore della testa, per poi espellerla dalla parte posteriore del casco.
Headmaster II – il sistema di chiusura e regolazione è uno dei plus di questo modello, infatti permette di agire sulla rotellina micrometrica in modo rapido e preciso, anche con una sola mano e dunque senza problemi, anche in movimento. Il sistema agisce tutto intorno alla circonferenza della parte centrale e posteriore della testa, in quanto dotato di uno specifico supporto EPS che si spinge fino alla zona delle tempie. Headmaster II consente di scegliere tra tre differenti posizioni di altezza, in modo da provvedere la ritenzione ottimale, agendo sulla rotellina, per la maggior parte delle conformazioni delle teste.
I canali interni in EPS (polistirene espanso), incassati, fanno correre il flusso d’aria attraverso il casco e nella zona adiacente alla testa, fino alle uscite posteriori, favorendo la ventilazione e, dunque, il raffrescamento.
La particolare sagomatura dei pad (NoSweat) in corrispondenza della fronte, ha lo scopo di tenere il sudore alla larga dagli occhi, e noi sappiamo bene quanto può essere fastidioso il bruciore che causerebbe questa malaugurata evenienza, soprattutto sotto sforzo.
Tornando all’imbottitura: il particolare trattamento antimicrobico AgION, garantisce l’assorbimento di umidità e la relativa assenza di cattivi odori.
Il sistema di cinghietti LockDown è formato da tessuto morbido e leggero, e consente di mantenere il casco nella posizione voluta, senza provocare fastidi o pruriti sotto il mento.
La garanzia Crash Replacement è valida fino ad un anno dall’acquisto: nel caso che, durante tale periodo, il cliente sia coinvolto in un incidente, Bontrager si impegna a sostituire il casco senza extra-costi: basterà inviare in azienda il prodotto danneggiato insieme ad una descrizione del sinistro. Una bella comodità, no?
Il Ballista è compatibile con l’installazione della visiera Bontrager NeoVisor.
TEST
Le nostre considerazioni partono dal momento prima di indossare il casco: tenendo il Ballista tra le mani, si percepiscono le peculiarità di leggerezza, design delle prese di aerazione e look della zona posteriore.
Indossandolo, poi, al di là di tutto, ciò che colpisce è la comodità della calzata ed il senso di protezione che trasmette dopo aver regolato la ritenzione tramite il sistema Headmaster II, grazie all’ampia superficie di protezione della testa.
Avendo effettuato il nostro test durante la stagione autunnale, non possiamo fornire considerazioni in merito al comportamento del Ballista durante le calde uscite estive, ma siamo rimasti soddisfatti dell’aerazione fornita, soprattutto durante le giornate miti e le pedalate più impegnative.
Come promesso dagli accorgimenti tecnici, in particolare dalla configurazione NoSweat dei pad frontali, il sudore non è mai calato sulla fronte, nemmeno durante le soste, in cui la velocità relativa dell’aria è assente.
Su strada, ovviamente, non abbiamo potuto sperimentare l’effettivo vantaggio aerodinamico della configurazione ricercata del casco Bontrager, ma possiamo confermare che tale modello ci sembra adatto per chi vuole un utilizzo versatile: dal triathlon alle gare amatoriali a cronometro o per chi in bici da corsa è attento anche all’aspetto aerodinamico. L’idea alla base del Ballista, comunque, è che il design delle prese e dei canali interni permette di ridurre la resistenza: l’aria si muove velocemente dalla parte anteriore, lungo la testa, ed esce dalle aperture posteriori, senza incontrare ostacoli o rallentamenti che aumenterebbero l’effetto frenante.
Ed eccoci al peso: per la taglia M in prova, Bontrager dichiara 262g, anche se in realtà noi abbiamo misurato 270g, un valore niente male per un casco Aero. Decisamente competitivo anche il prezzo, 199.99 €, che porta il Ballista al top come rapporto qualità/prezzo.
In conclusione, questo modello Bontrager ci sembra azzeccato per quanto riguarda le performance di ventilazione e di peso, offrendo un prodotto sicuramente particolare dal punto di vista dell’estetica particolare, che balza agli occhi e costituisce un aspetto distintivo e riconoscibile del Ballista rispetto agli altri marchi. Ci sarà pur un motivo se è utilizzato dai professionisti del Team Trek Factory Racing.
DATI TECNICI
Colorazioni: Black, Trek Factory Racing, White/Silver e Visibility Yellow
Peso: 270 g (dichiarato 262 g) in TG M (54-60)
Taglie disponibili: S (51-57 cm) – M (54-60) – L (58-63)
Prezzi al pubblico: 199.99€
Info: Sito web Bontrager