LAPIERRE Pulsium SAT Allroad 6.0 – gravel e endurance - CyclingON

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Pubblicato il 11/01/2024
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad 6.0 – gravel e endurance
Il gravel non è una nicchia, ma una realtà che piace sempre di più, con praticanti entusiasti in continua e rapida crescita. Gli eventi riscuotono sempre più successo ed iscritti, in controtendenza rispetto ai drastici cali che stanno vivendo le iscrizioni di granfondo e gare mtb. Perché questo successo? Beh, per quello che mi riguarda, gravel è divertimento, senso dell’avventura e scoperta. Mi riporta alla felicità che avevo da bambino quando passavo ore in sella, quando mi sono innamorato della bici…potrei dire che è la modalità che più mi richiama quelle sensazioni primordiali.
 
Lasciando da parte il romanticismo, le aziende hanno preso consapevolezza di questo movimento e, fiutando l’affare, tutti i marchi ormai hanno inserito in gamma almeno un modello gravel.
Lapierre propone la Pulsium SAT Allroad, che volendo essere precisi non si trova espressamente nella categoria gravel insieme ai modelli Crosshill ma è collocata nelle bici da strada endurance, insieme alla Pulsium SAT, da cui trae parecchia ispirazione e non solo nel nome. Questo perché nell’intento di Lapierre, la Allroad rappresenta l’unione tra la piattaforma da strada e quella gravel.
Come facilmente intuibile dal suffisso Allroad, questo modello è progettato e realizzato per non fermarsi alla strada asfaltata, ma per spingersi verso nuovi percorsi, che siano strade bianche o sentieri.
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad
Il telaio e la forcella sono completamente in carbonio unidirezionale Superlight UD 24T HR, per garantire la solidità della struttura nelle zone del movimento centrale e del tubo di sterzo, ma offrire al contempo un equilibrio ottimale tra efficacia e comfort, su strada e oltre. Solo una bici polivalente che è a proprio agio sui percorsi più disparati permette al ciclista di essere sempre comfortable, qualsiasi terreno stia affrontando.
 
Dal punto di vista estetico, si nota immediatamente il design distintivo di Lapierre, cioè il triplo triangolo nei pressi del nodo sella, con i pendenti obliqui che vanno ben oltre il piantone e si innestano direttamente nel tubo orizzontale. Le due tubazioni oblique sono comunque unite al verticale, non sono interrotte, ma si assottigliano proprio nella zona in cui è presente l’inserto SAT (Shock Absorption Technology). Si tratta del famoso brevetto Lapierre, un elastomero collocato nel prolungamento dei foderi alti che disperde le vibrazioni a bassa frequenza che arrivano dal basso, evitando che vengano trasmesse alla sella e, dunque, al ciclista. L’effetto è una marcata riduzione dell’affaticamento muscolare e nervoso, con il conseguente miglioramento del comfort sulle lunghe distanze.
Il sistema è semplice, efficace, non necessita di regolazioni né di manutenzione ed è più leggero di un ammortizzatore, infatti pesa solo 20 grammi. Lapierre dichiara che il SAT, associato al telaio in fibra di carbonio UD 24T HR, aumenta il comfort dell'11% rispetto al modello Pulsium standard, senza penalizzare la rigidità laterale.
Il sistema SAT, con tutte le sue evoluzioni, ha sempre caratterizzato il modello Pulsium fin dalla sua prima apparizione nel 2014.
LAPIERRE Pulsium SAT AllroadLAPIERRE Pulsium SAT Allroad
Il passaggio ruota rende più polivalente la Pulsium SAT, è ampio ma non eccezionale, infatti telaio e forcella consentono di montare pneumatici fino a 38 mm di larghezza.
Il kit telaio è omologato UCI, questo vuol dire che la Lapierre Pulsium SAT Allroad può partecipare a tutti i tipi di competizioni.



TEST LAPIERRE Pulsium SAT Allroad 6.0
L’allestimento della Lapierre Pulsium SAT Allroad 6.0 protagonista della nostra prova si basa su telaio Pulsium SAT Allroad UD Superlight carbon e forcella Pulsium SAT Allroad UD Superlight carbon.
Il gruppo meccanico Shimano GRX RX 2x11, dedicato al gravel, ha guarnitura 48-31 e cassetta pignoni 11-34. L’impianto frenante a disco idraulico è affidato anch’esso a Shimano, con rotori center lock di diametro 160 mm, sia all’anteriore che al posteriore. I componenti marchiati Lapierre sono tutti in alluminio, l’attacco Lapierre Racing Components AL6061, di lunghezza 90 mm e il manubrio Lapierre Racing Components 3D AL6061 Gravel Bar Flat Top 16° di curvatura verso l’esterno e larghezza 440 mm.
Sopra al reggisella Lapierre Racing Components alloy 3D forged, diametro 27,2 mm è montata la sella corta San Marco ShortFit. Completano la configurazione le ruote in alluminio DT Swiss E1800 Spline23 tubeless ready con pneumatici Schwalbe G-ONE RS TLE 700x35c.
Il peso da noi rilevato è di 9,2 kg per la bici così allestita, in taglia M e senza pedali.
Il prezzo di listino è di 3.799 euro.
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad
Ovviamente al primo sguardo si è attrattati dal terzo triangolo Lapierre, con i sottili foderi obliqui uniti al piantone e impreziositi dal SAT. Ma andando oltre, si apprezzano le finiture curatissime, sia dei componenti che della verniciatura. Quest’ultima è in una bellissima colorazione verde dominante, con il nero a identificare il triangolo SAT, mentre inserti e scritte sono di colore giallo. Peccato sia disponibile un’unica livrea per questa configurazione.
 
Il telaio e la forcella a steli dritti sono perfettamente integrati, a testimoniare la cura delle finiture dell’azienda francese. Nonostante il cockpit non sia integrato, la zona anteriore è molto ordinata, grazie ad una placchetta sotto l’attacco manubrio che nasconde le guaine fino ad instradarle all’interno di telaio e forcella.
Lapierre ha evitato di inserire predisposizioni per supporti, dal parafango a borse e portaoggetti sul telaio e sulla forcella. Questo aspetto tradisce la vocazione gravel light della Pulsium Allroad, che non è propriamente adatta per avventure bikepacking di più giorni.
 
Deriva dal modello strada endurance ed è perciò di chiara ispirazione road. Le geometrie lo dimostrano, una bici votata al comfort, ma anche compatta. In taglia M il retrotreno è particolarmente agile con i foderi corti da 415 mm, anche grazie al tubo verticale che si schiaccia per accogliere la ruota posteriore. Il reach è di 380 mm mentre lo stack di 575 mm ed il tubo sterzo lungo 175 mm favoriscono una posizione di guida più eretta rispetto a una bici road. L’angolo del tubo di sterzo è di 72°, piuttosto rilassato, in modo da garantire un assetto sostenibile per le lunghe distanze e assicurare la stabilità e la direzionalità, coadiuvato dall’offset della forcella di 50 mm.
Essendo sempre a cavallo tra M ed L, ho optato per la taglia più piccola, per godere maggiormente della reattività della Pulsium SAT Allroad.
Ho utilizzato la Lapierre Pulsium SAT Allroad 6.0 durante tutto l’autunno 2023, partecipando a molte manifestazioni gravel, PolimiRide Mantova, Bergamo Gravel e Gravellina Sondrio.
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad - Gravellina
Credit photo Luca Calcagno for Days Off
In pianura, indipendentemente dal fondo stradale, ho apprezzato l’assetto endurance della Lapierre Pulsium SAT Allroad, che si è dimostrata una bici polivalente e ideale su percorsi gravel non troppo spinti. Le qualità principali sono il feeling di guida e l’efficacia sui vari terreni, con un plus in termini di comfort anche sopra i 100 km e le 4-5 ore in sella. La possibilità di montare pneumatici fino a solo 38 mm di sezione non ne fa certo una “comodona”, infatti la Pulsium SAT Allroad è una bici più orientata alla scorrevolezza ed ai percorsi veloci piuttosto che all’avventura o al bikepacking. Posso comunque assicurare di non aver mai avvertito alcun problema né fastidio a spalle, collo o schiena.
 
Le ruote DT Swiss E1800 Spline23 sono affidabili e robuste, ma adottando un modello più performante di cerchi la Pulsium SAT Allraod si spingerebbe decisamente su un utilizzo gravel race. Le coperture Schwalbe G-One RS sono molto scorrevoli su asfalto come su sterrato battuto e asciutto, garantendo buone prestazioni in termini di tenuta in curva e frenata. Anteriore e posteriore sono montati con senso di rotazione opposto, come consigliato da Schwalbe, così da massimizzare direzionalità e tenuta davanti e trazione dietro.
LAPIERRE Pulsium SAT AllroadLAPIERRE Pulsium SAT Allroad
Alla guida, la Pulsium SAT Allroad è assolutamente sincera, maneggevole e sicura tanto su asfalto quanto su sterrati facili. In caso di fango o bagnato è un po’ più in difficoltà, ma ciò dipende dai copertoni Schwalbe G-One RS che privilegiano la scorrevolezza. All’avantreno trasmette davvero una bella sensazione di facilità, precisione e affidabilità.
 
In fuoristrada la posizione eretta, grazie anche all’attacco corto di 90 mm, mantiene il peso centrato a tutto vantaggio della precisione di guida e del controllo della bicicletta. Gli spessori sotto l’attacco manubrio consentono comunque di variare il proprio assetto rendendolo più aggressivo. Il sistema SAT fa il suo senza essere invasivo, sul veloce non troppo rovinato la bici è incollata al fondo, surfando sulle piccole asperità.
La Pulsium SAT Allroad si comporta molto bene anche sullo sterrato irregolare, rimanendo molto precisa e leggera nel cambio di traiettoria, anche quando seduti in sella l'avantreno è inevitabilmente più scarico.
Il manubrio Lapierre Racing Components 3D in alluminio con flare (inclinazione laterale) di 16 gradi, ha un’apertura vistosa, accentuata visivamente anche dalle leve freno inclinate. Questa soluzione è molto comoda e funzionale quando si viaggia con le mani sulle leve, ma anche in presa alta, grazie alla parte superiore piatta.
Il rake aperto della forcella e lo sterzo alto rendono la Pulsium SAT Allroad comoda sia su strada che su sterrato, che non vuol dire noiosa. Infatti, il carro posteriore reattivo e le geometrie da bici road ne fanno un mezzo brillante, soprattutto su asfalto. È silenziosissima nell’avanzare, nessun rumore o rumorino, un bel godimento soprattutto per chi è abituato alla bici da corsa.
I tecnici Lapierre hanno definito questa bici gravel light, infatti non è a suo agio su percorsi sterrati eccessivi, troppo tecnici o rocciosi, al limite della mtb. È una bici da far viaggiare su tracciati non troppo complicati, pensata per il gravel veloce. È talmente appagante che mi piacerebbe provarla con ruote da strada…
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad
In salita non è leggerissima, 9,2 kg in taglia M senza pedali, ma è comunque ad un buon livello rispetto ai modelli dei competitor di pari fascia. Il peso è percepibile solo su strada asfalta, sullo sterrato me ne sono dimenticato, grazie alla bontà della configurazione di questa versione. Il retrotreno reattivo, già apprezzato nei cambi di ritmo in pianura, trasmette una certa facilità nei rilanci anche in piedi sui pedali, sia su strada che su terreni compatti. Procedendo seduti, il sistema SAT permette la migliore trazione alla ruota posteriore che copia sempre bene il terreno, assicurando una buona efficienza di pedalata.
Nei tratti all’insù, la zona piatta del manubrio ha evidenziato ancora una volta le doti di comfort e sicurezza della presa, anche sulle rampe più dure in cui si tira con le braccia.
La rapportatura Shimano GRX con guarnitura 48-31 e pignoni 11-34 consente di affrontare praticamente qualsiasi pendenza, come le cementate al 20-22% o lo sterrato compatto al 17-18% del percorso Gravellina.
LAPIERRE Pulsium SAT AllroadLAPIERRE Pulsium SAT Allroad
In discesa la Lapierre Pulsium SAT Allroad è particolarmente agile, grazie al passo ridotto. Trasmette ben presto confidenza, anche perché è una bici che perdona qualche esuberanza di troppo ed asseconda molto bene i cambi di traiettoria in caso di errori. L’anteriore è preciso anche sullo sconnesso, e non ho mai avvertito la sensazione di eccessiva rigidezza che può rendere la bici scorbutica o saltellante. Su asfalto è una garanzia, scorre via rapida e precisa negli inserimenti come in percorrenza, con un feeling del tutto paragonabile ad una bici da strada.
LAPIERRE Pulsium SAT AllroadLAPIERRE Pulsium SAT Allroad
In presa bassa, anche su sterrato rovinato, il manubrio con la piega svasata verso l’esterno e le leve inclinate danno una bella sensazione di sicurezza e precisione, di avere tutto sotto controllo.
Le gomme Schwalbe G-ONE RS, non certo larghe dati i 35 mm di sezione, garantiscono una bella fiducia nella guida offroad ma anche un’inaspettata quanto gradita precisione nelle traiettorie in discesa.
Il mio consiglio per il gravel è quello di optare per i tubeless che, rispetto all’abbinamento copertone e camera d’aria, garantiscono maggiore comfort, soprattutto su fondo sconnesso, e quindi minore affaticamento, meno rischio di forature e pizzicature grazie alle pressioni minori.
Ricordando la vocazione della bici per percorsi veloci, strade bianche e gravel poco tecnico, ho constatato una certa sofferenza sui fondi pietrosi.
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad

CONCLUSIONI
La Lapierre Pulsium SAT Allroad è una bici comoda e performante che mi ha fatto divertire sui percorsi delle varie manifestazioni a cui ho partecipato nei due mesi di convivenza.
I punti di forza sono sicuramente la sicurezza e la precisione di guida, date dalla maneggevolezza e dal sistema SAT che aumenta il comfort soprattutto in caso di lunghe uscite.
Questa configurazione 6.0 è la più pregiata in gamma e per 3.799 euro permette di portarsi a casa un mezzo dal buonissimo rapporto qualità-prezzo.
L’impostazione endurance e la reattività sul veloce esaltano la polivalenza della Pulsium SAT Allroad, di fatto 2 bici in una: gravel così com’è, ma anche una buona bici da corsa semplicemente dotandosi di una coppia di ruote stradali.
Se il budget è più limitato, si può optare per la versione Pulsium Allroad 5.0 a 2.899 euro, che offre sostanzialmente lo stesso allestimento, ma senza SAT.

+ feeling di guida, sia su asfalto che in offroad non troppo tecnico
+ comfort anche dopo molte ore in sella
+ versatilità di utilizzo
- mancanza di supporti aggiuntivi (parafango, borse bikepacking,…)
- passaggio ruota limitato
- un’unica colorazione disponibile per ogni configurazione
LAPIERRE Pulsium SAT Allroad
Credit photo in action – Gianluca Muratore


Scheda Tecnica LAPIERRE Pulsium SAT Allroad 6.0
Telaio: Pulsium SAT Allroad Disc thru axle UD Superlight carbon
Forcella: Pulsium SAT Allroad Disc thru axle UD Superlight carbon
Gruppo: Shimano GRX RX 2x11, guarnitura 48-31, pignoni 11-34
Freni: a disco Shimano diametro 160 mm Center Lock (anteriore e posteriore)
Manubrio: Lapierre Racing Components 3D AL6061 Gravel Bar Flat Top 16°, largh. 440 mm
Attacco: Lapierre Racing Components AL6061, lungh. 90 mm
Movimento centrale: Shimano Press Fit BB7141B
Reggisella: Lapierre Racing Components alloy 3D forged, diametro 27.2 mm
Sella: San Marco Short Fit
Ruote: DT Swiss E1800 Spline23 622x22 Center Lock Tubeless Ready
Pneumatici: Schwalbe G-ONE RS TLE 700x35c
Peso rilevato: 9,2 kg taglia M senza pedali
Taglie disponibili: XS – S – M – L – XL
Prezzo di listino: 3.799 euro

Info: Sito web Lapierre


La precedente prova Lapierre:
Lapierre ProRace CF 9.9

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