Pubblicato il 05/03/2019
TIME Osmos – road shoes un po’ italiane
Dopo aver interrotto nel 2013 lo sviluppo delle scarpe per il ciclismo, Time torna nel 2019 con un prodotto premium, declinato in 3 versioni.
L’azienda francese, con sede a Voreppe (vicinissimo a Grenoble), è da sempre apprezzata per la propria inclinazione all’innovazione: nel 1986 ha proposto il primo pedale automatico road, seguito nel 1988 dal primo modello di scarpa per ciclismo, mentre nel 1992 è stata la volta del pedale MTB, per poi fare il grande salto nel 1993, anno in cui è stato commercializzato il primo telaio Time.
Il brand è legato nell’immaginario collettivo degli appassionati in particolare al Tour de France, accostato ai nomi leggendari di Indurain, Delgado e del nostro Pantani.
Oggi Time torna a proporre le scarpe da ciclismo per migliorare l’efficienza della pedalata e del gesto atletico, completando il collegamento corpo-pedale che trasmette la potenza alla bici.
Il nome scelto per i 3 modelli proposti è Osmos, per porre l’accento sulla combinazione di diversi elementi che lavorano insieme. La gamma è composta, in ordine crescente di tecnologie e prezzi, da Osmos 10, Osmos 12 e dalla top Osmos 15.
Nel 2017 Time è entrata a far parte del gruppo Rossignol, eccellenza del settore della scarpa sportiva, che ha in Italia, a Montebelluna (TV), il suo centro di ricerca e sviluppo. L’area è particolarmente importante, infatti in questo distretto calzaturiero sono presenti 1.177 aziende footwear.
Ed è proprio presso Rossignol a Montebelluna che abbiamo assistito a febbraio alla presentazione della collezione Time Osmos.
Dall’idea alla realizzazione della scarpa definitiva sono stati necessari poco più di due anni, passando per la scansione di 3.000 piedi, avvenuta direttamente in azienda, sintomo della cura con cui Time ha voluto intraprendere questa avventura.
La scarpa è stata l’estensione naturale del gruppo e del brand Time, che è una realtà solida e consolidata per quanto riguarda pedali e tacchette.
Come anticipato, la progettazione e la prototipazione sono avvenute in Italia, così da sfruttare il know how del centro ricerche veneto, mentre la produzione di serie avviene in Romania.
Cosa rende le Osmos diverse dalle scarpe già presenti sul mercato, secondo Time?
Innanzitutto, non occorre più scegliere tra performance e comfort, il dilemma è sciolto: la scarpa è un punto di contatto fondamentale tra il ciclista e la bici, e deve perciò essere confortevole ma in grado di supportare al meglio il gesto atletico, per massimizzare l’efficienza della pedalata.
Per fare ciò, l’azienda transalpina ha concentrato i propri studi ed il proprio sviluppo in 3 ambiti specifici:
1. La struttura: ogni piede è differente, e i tecnici Time lo sanno bene dopo aver scansionato tutti quei piedi, ma hanno l’ambizione di aver creato la forma ideale per una scarpa dalle prestazioni elevate.
2. La suola e la soletta: la suola adottata da Osmos 15 è 100% carbon, mentre per Osmos 12 è costituita da materiale composito e 20% fibra di carbonio con inserti carbon, infine Osmos 10 ha la suola realizzata in materiale composito e 20% fibra carbonio.
Grazie a queste caratteristiche, Osmos 12 ha rigidità superiore del 19% rispetto a Osmos 10, mentre Osmos 15 raggiunge il top con una rigidità della suola addirittura migliore del 43% rispetto a Osmos 12.
Come anticipato, Time si è concentrata sul comfort oltre che sulle prestazioni, perciò ha ripensato anche la calzata, il fitting, non solo per la comodità durante l’attività, ma anche come supporto per minimizzare la fatica.
La soletta è la stessa per Osmos 10 e Osmos 12, realizzata in materiale foam e dalla forma specifica per il comfort, equipaggiata con di sistema Sensor2, attivo nella zona del metatarso per limitare le vibrazioni durante la pedalata e garantire la traspirabilità.
Osmos 15 ha una soletta specifica, con sistema Sensor2+, che vede la presenza di inserti Red Eva ad alta densità proprio nella zona del metatarso per aumentare ancor più l’efficienza del trasferimento di potenza. Questo sistema è presente in tutte le calzature sportive del gruppo Rossignol e si concentra sui 2 punti di pressione descritti in precedenza più la zona di carico del tallone.
3. I materiali: per essere all’altezza delle prestazioni richieste, le scarpe devono essere costruite per offrire traspirabilità, resistenza all’usura e leggerezza. Per questo Time ha adottato la tecnologia seamless (senza cuciture) ed ha concentrato i propri sforzi nello studio delle proprietà e delle performance offerte dai vari materiali.
Per la regolazione è stata sfruttata la collaborazione con Boa, il leader mondiale per le chiusure di scarpe road premium, perciò la famosa rotellina è montata su tutti e 3 i modelli.
L’attenzione all’aspetto performance per massimizzare il trasferimento della potenza passa attraverso la ricerca di rigidezza e peso leggero, ma anche dallo studio della completa compatibilità tra scarpa, tacchette e pedale. E chi meglio di Time può valorizzare questo sistema complessivo, producendo tutti e tre i componenti?
Ogni componente del sistema scarpa-tacchetta-pedale è sviluppato per ottimizzare il lavoro d’insieme, per essere un tutt’uno. Anche la distanza piede-pedale è così minimizzata per aumentare l’efficienza.
Le scarpe sono comunque compatibili con tacchette a 3 fori e relativi pedali di altri marchi.
Il processo di validazione è avvenuto tramite molti test di laboratorio, fin dalla fase prototipale, su materiali, suola, soletta, e sulle caratteristiche di rigidità, durata e usura. Abbiamo potuto visionare molti di questi test durante la visita nel laboratorio.
In particolare, le caratteristiche analizzate della suola sono flessione, torsione, rigidità, peso, per i materiali abrasione, resistenza cucitura, trazione, traspirabilità, UV, colore. Infine, la scarpa completa è sottoposta a test di flessione, aderenza varie parti, resistenza trazione inserti suola e peso.
Sono stati condotti anche test dinamici, in collaborazione con atleti professionisti, per valutare la facilità di calzata, la comodità e l’efficacia di chiusura/apertura, il bloccaggio del piede, il posizionamento ed il mantenimento del tallone ed il comfort complessivo durante la pedalata.
Il design, ovvero la progettazione, ha avuto 3 driver fondamentali: la ricerca del miglior supporto alle performance, una struttura che facesse trasparire l’eccellenza della scarpa, ed infine l’aspetto racing.
I modelli della gamma Osmos sono 3 per soddisfare un ampio ventaglio di ciclisti, diversi per livello e performance:
Osmos 15: peso 480 g*, chiusura 2 BOA, colorazioni: nero, bianco - prezzo 350€
Osmos 12: peso 500 g*, chiusura 1 BOA+1 velcro, colorazioni: nero/bianco, rosso/bianco - prezzo 300€
Osmos 10: peso 480 g*, chiusura 1 BOA, colorazioni: nero, bianco - prezzo 250€
Taglie disponibili: dalla 39 alla 46 (con mezzi numeri da 41,5 a 44,5)
*pesi riferiti al paio di scarpe in taglia 42
La gamma Time Osmos è commercializzata a partire da oggi.
Per conoscere le nostre impressioni su strada delle Osmos 15 basta attendere poche settimane: le stiamo già testando…