Pubblicato il 27/03/2020
TREK Domane disc Icon - #bikeporn
La nuova Trek Domane è stata completamente riprogettata dall’azienda del Wisconsin, per essere più veloce e aerodinamica rispetto al passato, ma anche più versatile e piacevole da guidare: insomma, endurance.
Una caratteristica della Domane, nella versione più pregiata SLR, è l’IsoSpeed collocato in corrispondenza della parte posteriore del tubo orizzontale, come sulla aero Madone.
A differenza delle soluzioni tradizionali, che impiegano sospensioni, elastomeri o smorzatori di vibrazioni, Trek non utilizza elementi esterni, ma lascia intatta la linea della Domane, con la “magia” integrata all’interno del telaio.IsoSpeed sfrutta l’azione di due disaccoppiatori, uno posteriore regolabile inserito alla giunzione tra tubo orizzontale e tubo piantone ed uno anteriore, inserito esattamente in cima al piantone dello sterzo.
In zona arretrata, viene così separata la flessione del tubo sella (con reggisella in carbonio Trek Seatmast Cap) rispetto al tubo orizzontale, permettendo al primo di flettere “copiando” i carichi che arrivano dal fondo stradale.
La bici risulta così più comoda verticalmente, senza che questo penalizzi la rigidità, trasmettendo la sensazione di sicurezza di guida e limitando l’affaticamento del ciclista.
Nel 2012 il primo modello della Domane, con la novità IsoSpeed, ha supportato Fabian Cancellara nella vittoria della Strade Bianche.
Nel 2016 Trek ha introdotto la regolazione dell’IsoSpeed posteriore ed ha inserito, per la prima volta, il sistema all’anteriore nella zona dello sterzo, per bloccare le vibrazioni frontali che gravano sugli arti superiori del ciclista.
Nel 2020 l’azienda americana prosegue il percorso evolutivo della Domane, seguendo le richieste del mercato, orientate verso la possibilità di utilizzare la stessa bici su più tipologie di superfici.
Anche nella nuova versione è presente la tecnologia IsoSpeed, per mantenere la capacità di adattare la flessibilità della bici in base al terreno o alle preferenze, garantendo una pedalata fluida e veloce.
Il sistema è stato ulteriormente migliorato, infatti Trek dichiara che l’IsoSpeed sul tubo orizzontale aumenta del 27% il comfort rispetto al precedente modello.
La regolazione avviene tramite uno slider scorrevole, nascosto alla vista, in grado di agire sulla flessibilità del tubo sella: più si posiziona il cursore in avanti, più il reggisella è libero di flettere.
La tecnologia IsoSpeed, come dicevamo, è stata inserita anche nella zona anteriore del telaio, nello specifico nella parte superiore della serie sterzo.
Trek ha voluto raddoppiare il sistema per abbattere le vibrazioni trasmesse alle braccia dalla ruota anteriore. La tazza a bilanciere nella parte superiore del cannotto forcella permette una certa flessione allo sterzo, ma non lateralmente, così da non limitare il piacere di guida e la precisione in curva.
Il manubrio Bontrager Pro IsoCore VR-CF aiuta il sistema IsoSpeed nello smorzare le vibrazioni, grazie ad uno strato interno continuo in gomma rivestito in OCLV. Secondo gli studi di Trek, la tecnologia IsoCore di stratificazione del carbonio a laminazione interna continua, è in grado di ridurre le vibrazioni agli arti superiori del 20% rispetto ai normali manubri in carbonio.
VR-CF è l’acronimo di Variable Radius Compact Flare, ovvero il manubrio ha un profilo che garantisce una maggiore ergonomia nelle varie posizioni in presa.
Telaio e forcella Domane SLR sono realizzati con il carbonio top di gamma di Trek, OCLV 700, acronimo di Optimum Compaction Low Void. Come descritto nel test della Madone, il processo OCLV si compone di due fasi: Optimum Compaction, per realizzare il carbonio grazie alla compattazione dei vari strati fibra-resina, tramite una segretissima combinazione di calore e pressione. La seconda fase, Low Void, ha lo scopo di ridurre al minino gli spazi esistenti tra gli strati di fibra di carbonio (void), per non compromettere resistenza e durata del componente.
Ciò che non è stato stravolto sulla Domane 2020 sono le geometrie del telaio, tipiche di una bici endurance, che garantiscono il comfort con le più svariate condizioni di fondo stradale e sulle lunghe percorrenze.
In taglia 54, la bici ha angolo di sterzo di 71,3° e angolo del tubo sella di 73,7°, mentre la lunghezza del carro posteriore è di 42 cm. Reach e stack sono, rispettivamente di 37,4 cm e 57,5 cm.
I tecnici di Trek utilizzano il software CFD (Computational Fluid Dynamics) per validare le ricerche in merito ai profili dei tubi nei vari step del processo di prototipazione e analizzare le reazioni fluidodinamiche delle varie forme.
Le geometrie e le forme delle tubazioni della Domane derivano da sessioni successive di test in galleria del vento e da studi in pista, per passare dalla teoria alla pratica, studiando la reale posizione aerodinamica del ciclista in movimento.
Gli studi sul nuovo telaio Domane sono stati condotti con lo scopo di raggiungere miglioramenti aerodinamici alle velocità del “mondo reale”, ovvero tra 30-35 km/h.
In base ai risultati ottenuti da Trek, le nuove forme del telaio, che potremmo considerare evolute verso la aero Madone, permettono di guadagnare 1 minuto ogni ora.
La ricerca dell’integrazione dei cavi ed i particolari profili di tubazioni e forcella, consentono inoltre di avere sufficiente spazio per montare pneumatici di larghezza fino a 38c, per assicurare il controllo ed il grip anche su terreni sconnessi.
In ottica sicurezza e prestazione è indirizzata anche la scelta della sola dotazione di freni a disco flat mount.
Le versioni SLR della Trek Domane sono dotate di BITS (Bontrager Integrated Tool Storage), un vano portaoggetti integrato direttamente nel tubo obliquo a cui si accede tramite un coperchio a sgancio rapido, al di sotto del portaboraccia. All'interno c'è una custodia che è davvero un kit di riparazione foratura, con camera d'aria, cacciagomme, bomboletta di CO2 e multitool.
Infine, per completare la versatilità della Domane, Trek ha pensato di aggiungere la predisposizione per il montaggio di parafanghi, per la gioia degli avventurieri su due ruote.TEST
La bici protagonista della nostra prova su strada è la TREK Domane disc Icon, derivata, per così dire, dalla Domane SLR 9 eTap.
“Icon” perché la colorazione psichedelica, Prismatic Pearl, mostra i vari riflessi arcobaleno al variare della luce, ed è davvero particolare e appariscente. Questa tonalità si può scegliere tramite la piattaforma di personalizzazione Trek Project One, che permette di creare la bicicletta secondo il proprio stile di verniciatura e componenti, scegliendo tra migliaia di combinazioni.
Proprio questa colorazione Icon ci aveva affascinato lo scorso ottobre durante l’inaugurazione della nuova sede Trek Italia a Bergamo (Grand Opening-Trek Italia).
Non ci sono dubbi: questa Trek Domane è accattivante, e #bikeporn ci è sembrato l’hashtag più azzeccato per il racconto di questo test. È una bici che ti conquista al primo sguardo e sulla quale non vedi l'ora di pedalare…
L’allestimento della TREK Domane Icon prevede la super trasmissione elettronica wireless Sram RED eTap AXS 2x12, personalizzabile tramite l'app AXS.
Il gruppo RED eTap AXS di Sram è stato il primo elettronico a 12 velocità, con la cambiata precisa e fluida che solo un top di gamma sa assicurare, in grado di impreziosire ulteriormente la “nostra” Domane.
Le ruote in carbonio Bontrager Aeolus XXX 4 TLR Disc sono tubeless ready, ovvero predisposte per l’installazione di pneumatici tubeless, grazie ad una larghezza interna del cerchio di 21 mm che garantisce il supporto ottimale alle coperture.
L’altezza del profilo è 47 mm, e strizza l’occhio alle qualità aerodinamiche volute da Trek, anche grazie alla tecnologia Speed Stability Shaping messa a punto in galleria del vento, che permette di ridurre le sollecitazioni laterali in caso, ad esempio, di vento trasversale. In questo modo è garantita la stabilità, che consente di avere un profilo più alto senza incorrere nelle debolezze di molte ruote ad alto profilo che non trasmettono sicurezza alle alte velocità in caso di forze laterali. Guidabilità e velocità ringraziano!
Le ruote vengono installate tramite perno passante da 12x100 mm all’anteriore e 12x142 mm al posteriore, una soluzione ormai consolidata che garantisce le migliori qualità di trazione e rigidità laterale, rendendo adatte le Aeolus XXX 4 anche per l’impiego gravel e ciclocross.
Le Bontrager Aeolus XXX 4, realizzate con lo stesso carbonio aerospaziale OCLV utilizzato per il telaio, sono equipaggiate con pneumatici Bontrager R4 Classics Hard-Case Lite 700x28c. Questi copertoncini sono realizzati a mano tramite lo stesso processo di produzione dei tubolari ed hanno un battistrada leggermente scolpito che garantisce trazione e sicurezza sui peggiori fondi stradali: del resto, Bontrager li ha progettati ispirandosi alla Paris-Roubaix. La tecnologia Hard-Case Lite è un rinforzo in fibra sintetica in poliammide che aumenta la protezione alle forature e, combinato all’involucro 320TPI super morbido ad alta scorrevolezza, offre una grande sensazione di guida in sicurezza e controllo.
Abbiamo imparato a conoscere IsoSpeed nei precedenti test delle bici Trek, ma su questa Domane sembra davvero all’apice delle proprie qualità: lo smorzamento offerto permette di sentire il grip e la trazione del retrotreno della bici, con una sensazione di sicurezza e controllo, ma anche di efficacia. Il tutto integrato con l’architettura de telaio e, dunque, invisibile.
Il piacere di pedalare sulla Domane deriva dal comfort trasmesso e dal fatto che, al termine di ogni uscita, i dolori e dolorini alle zone superiori del corpo semplicemente non esistono!
In pianura, si viaggia sul velluto, e la Domane scorre via facile alle velocità di crociera superiori ai 30-35 km/h.
In discesa la stabilità premia di sicuro la sicurezza ed il feeling trasmesso dalla bici al ciclista, con un comportamento sempre prevedibile, tranquillo e dal grip assicurato, anche grazie ai copertoncini Bontrager R4 Classics da 28c.
Sui fondi accidentati delle nostre strade di fine inverno, si apprezza particolarmente l’effetto smorzante di ruote e coperture dalla generosa impronta a terra.
Le uniche note dolenti si registrano in salita, poiché quando le pendenze aumentano il peso non certo contenuto (9,4 kg rilevati senza pedali) e le coperture “comode” rendono la Domane un po’ poco reattiva, ma d’altronde, la configurazione di questa bici non è certo pensata per le inerpicate.
Provando la Trek Domane con copertoncini da 25 mm la situazione cambia radicalmente: scorrevolezza e cambi di ritmo non son più un problema, assecondandoci al meglio anche in salita, quando la gamba lo permette.
L’attacco manubrio Bontrager XXX Blendr in carbonio OCLV fornisce la sempre ben accetta possibilità di integrare gli accessori Bontrager Blendr ed i supporti Garmin, GoPro e SRM.
L’attenzione al dettaglio di Trek si nota anche nel sistema BITS, che permette di eliminare le utili ma sicuramente anti-estetiche borse sottosella, lasciando anche libere le tasche delle magliette: estetica e comfort aumentano sicuramente…CONCLUSIONI
I pregi della Trek Domane Icon sono, al di là della particolarissima colorazione, il comfort ed il feeling di guida. La stabilità e sicurezza sui vari terreni ne garantisce sempre la guidabilità ottimale, e non a caso Domane ha vinto classiche monumento come Strade Bianche, Parigi-Roubaix e Fiandre.
Ci sentiamo di consigliarla sicuramente a chi ama le lunghe distanze, magari non fermandosi di fronte a tratti gravel non estremi, montando coperture dalle sezioni più ampie.
Chi cerca un comportamento più reattivo e performante deve sicuramente scegliere un equipaggiamento con componenti più leggeri, partendo da coperture con sezione 25 mm.
Il prezzo della bici in questa configurazione, 12.499 €, indipendentemente dall’utilizzo che si voglia fare della Trek Domane Icon, richiede un budget elevato: e questo accomuna tutti i potenziali acquirenti…
+ attacco 2 posizioni, una per ciclocomputer e l’altra, eventualmente, per l’action cam
+ stabilità e sicurezza di guida
- peso sopra le righe
- prezzo
Un grande ringraziamento all’amico Franco Fumagalli per alcune delle fotografie riportate in questo test…
Scheda Tecnica TREK Domane disc Icon
Taglia: 54 Endurance 700 OCLV Carbon
Colorazione Project One: Prismatic Pearl
Gruppo: Sram Red eTap 12v (guarnitura 48-35, pignoni 10-28)
Rotori: Sram CLX-R Ø 160 mm anteriore e posteriore
Curva manubrio: Bontrager IsoCore PRO VR-CF larghezza 42 cm
Attacco manubrio: Bontrager XXX
Reggisella: Trek Seatmast Cap Domane in carbonio
Sella: Bontrager Aravada PRO Carbon rail
Ruote: Bontrager Aerolus XXX 4 profilo 47 mm
Copertoncini: Bontrager R4 classics 700x28
Peso rilevato: 9,4 kg senza pedali
Peso kit riparazione: 300 g
Prezzo al pubblico: 12.499 €