ARGON 18 Sum - la bici da strada aerodinamica leggera - CyclingON

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Pubblicato il 23/06/2024
ARGON 18 Sum - la bici da strada aerodinamica leggera
Argon 18 è un’azienda con una vocazione spinta verso la ricerca e sviluppo di prodotto e di processi produttivi nel settore bici. Fondata a Montreal, in Canada, nel 1989 ha legato ben presto il proprio nome alle competizioni di livello mondiale, soprattutto road.
La Argon 18 Sum è entrata in gamma per la prima volta nel 2022 e rappresenta il connubio delle caratteristiche di performance di Nitrogen e Gallium, rispettivamente il modello aero e la bici da salita. La Sum è una bici aerodinamica leggera e moderna, che riserva un’attenzione particolare anche agli aspetti del comfort e del feeling di guida. Insomma, si tratta di una aero bike leggera, che segue i recenti trend del mercato. Una bici che garantisce prestazioni di alto livello indipendentemente dal percorso affrontato.
Argon 18 collabora con il Centro di sviluppo compositi del Québec (CDCQ) per migliorare i processi di fabbricazione e la conoscenza del carbonio. Nel processo produttivo sono previsti tre differenti livelli di layup dei telai, che in ordine crescente di pregio sono Ciclosportif, Elite e Pro, contraddistinti da specifiche stratificazione di carbonio per ottenere i livelli di prestazioni voluti in base ai modelli e ai segmenti della gamma.
Il layup è la disposizione degli strati di composito per realizzare il telaio: posizione, orientamento delle fibre e tipo di materiale sono progettati per massimizzare l'aerodinamica e la rigidezza contenendo il peso.

Per la Sum sono state sviluppate nuove forme di tubi, eliminando il peso non necessario. Il telaio è declinato in due versioni: layup Elite e Pro, che si differenziano oltre che per le fibre impiegate, anche per rigidezza e peso, con circa 50 grammi a parità di taglia a favore del telaio Pro ed il doppio per la forcella.
ARGON 18 Sum
La tecnologia 3D System consente di ampliare le possibilità di posizionamento agendo sulla lunghezza del tubo sterzo e lo stack, offrendo 3 altezze di estensione del tubo sterzo per ogni dimensione del telaio, da 0 mm a 25 mm. Questo sistema mantiene inalterate la guidabilità e la rigidezza in ognuna delle tre posizioni. Inoltre, viene preservato l’aspetto pulito della zona anteriore della bici, anche a beneficio dell’aerodinamica.

Topological Compliance System è il metodo di progettazione brevettato che consente di avere la rigidezza di progetto senza sacrificare la conformità verticale, smorzando le vibrazioni proveneienti dalla strada prima che vengano trasmesse al ciclista. La tecnologia TCS è specifica per ogni modello e stratificazione di carbonio e viene utilizzata su più zone del telaio, tipicamente forcella, foderi obliqui e tubo orizzontale.

L’Argon Fit System prevede geometrie specifiche per ogni taglia di telaio, così da avere prestazioni e posizionamento ottimali indipendentemente dalle misure del ciclista. Movimento centrale, lunghezza del carro e interasse complessivo della Sum vengono differenziati per ogni taglia. Inoltre, sono sviluppate due misure di forcella, una per le taglie più piccole e una per quelle più grandi, così da garantire la manovrabilità ottimale, agendo su angolo di sterzo, lunghezza e inclinazione della forcella stessa.
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Lo studio delle prestazioni aerodinamiche si basa sulla fluidodinamica computazionale (CFD, Computational Fluid Dynamics) tramite software di simulazione numerica in grado di prevedere come si comporta l’aria attorno al sistema formato da bici e ciclista. Lo scopo è migliorare il flusso agendo sulle forme della forcella e del telaio, ma anche dell’atleta. Infatti, come abbiamo visto nell’articolo “L'aerodinamica in bicicletta”, la bici rappresenta solo il 20% della resistenza aerodinamica totale, mentre il ciclista induce la restante 80%. Ecco perché Il posizionamento in sella è il primo fattore da ottimizzare nella ricerca della riduzione della resistenza aerodinamica.

L’utilizzo del software di analisi degli elementi finiti (FEA) consente di simulare le prestazioni e le caratteristiche di un particolare layup e di calcolare le sollecitazioni nei diversi punti del telaio. Questo permette di impostare già dalla fase di progettazione le caratteristiche volute in termini di peso, rigidità e resistenza, ricreando le sollecitazioni che si avranno su strada durante l’utilizzo reale della bici. Un altro impiego del software, altrettanto importante, è la ricerca dell’equilibrio nelle aree chiave del telaio, esempio tipico è quello tra la rigidità del movimento centrale e la conformità verticale necessaria al comfort. La simulazione permette di scegliere il materiale e il posizionamento dei diversi strati.

Durante i successivi test in galleria del vento vengono prese in esame le prestazioni aerodinamiche, in particolare come il coefficiente di resistenza varia in base a forma e area frontale delle tubazioni. L’analisi coinvolge anche i componenti e la loro interazione, portando ad esempio alla messa a punto della tecnologia ACR System (Aerodynamic Cable Routing), l’integrazione dei cavi instradati all’interno delle varie parti. Ciò consente ovviamente di ottenere un look pulito, ma anche migliori prestazioni aerodinamiche e facilità di manutenzione, applicabile anche in caso di manubrio e attacco separati in stile tradizionale, come per la bici in test.
L’approccio resta complessivo, infatti anche le valutazioni aerodinamiche sono considerate in funzione degli obiettivi di rigidità e peso ricercati.
ARGON 18 SumARGON 18 Sum
Alcuni esempi di soluzioni presenti sulla Argon 18 Sum, sviluppate tramite i processi appena descritti sono: il tubo sterzo a forma di clessidra che riduce la superficie frontale e dona rigidità torsionale. I foderi della forcella svasati verso l’esterno, deflettori che deviano l’aria dal tubo obliquo riducendo le turbolenze. La forma del tubo obliquo, che ottimizza l’aerodinamica considerando anche la borraccia. I foderi obliqui molto sottili che si innestando nel piantone in posizione ribassata. Il reggisella a D e il relativo morsetto integrato. Carro posteriore e reggisella sono studiati anche per migliorare l’assorbimento delle vibrazioni. Secondo l’azienda il telaio Sum in termini di comfort è superiore del 30-35% rispetto al modello Gallium, un’enormità.




TEST ARGON 18 Sum
Il telaio della Argon 18 Sum in prova, nella colorazione Race Day Red Gloss, è equipaggiato con gruppo wireless Sram Force AXS 2x12, guarnitura 48-35, cassetta 10-33. I freni a disco idraulici hanno pinze direct mount e rotori di diametro 160 mm all’anteriore e 140 mm al posteriore. Il manubrio è tradizionale con piega FSA Energy Compact larghezza 420 mm e attacco FSA ACR lunghezza 110 mm, entrambi in lega di alluminio. Il reggisella in carbonio Argon18 TDS RCL sorregge la sella Repente Alena 4.0. Completano l’allestimento le ruote full carbon Corima Essentia 40 con profilo da 40 mm e i copertoncini Hutchinson Fusion 5 Storm Tubeless Ready 700x28c. Il peso rilevato da me per questa Argon 18 Sum è di 7,90 kg, in taglia M e senza pedali.
ARGON 18 Sum
ESTETICA
Fin dal primo sguardo si percepisce la volontà di Argon 18 di rompere la dicotomia tra telaio aero e da scalata. La linea là davanti è pulitissima, nessun cavo a vista nonostante il cockpit non sia integrato, ma nei classici due componenti: attacco e piega manubrio FSA.
Il design della zona anteriore, con il tubo sterzo ridotto e dalla forma a clessidra, è molto aggressivo e compatto, come del resto tutta la zona frontale della bicicletta. Scorrendo verso il posteriore si nota il carro con foderi finissimi e arcuati ribassati, dropped, tipico dei telai moderni. Il passaggio ruota è ampio, così come quello tra gomma e forcella, il che permette di montare pneumatici fino a 30 mm di sezione.
La Sum utilizza un reggisella brevettato D-shape in carbonio, in bella continuità funzionale ed estetica con il piantone, che accoglie la ruota posteriore aggiungendo compattezza all’intero telaio.
Le finiture sono sobrie e ben curate, la verniciatura rosso lucido è impreziosita da alcuni dettagli in bianco come la vistosa scritta Argon 18 sul tubo obliquo e grafiche nere in rilievo su seat tube e pendenti alti.
 
GEOMETRIA
La geometria è tipicamente da gara, finalizzata a una posizione bassa e aerodinamica. Il sistema di adattamento 3D Argon 18 consente di personalizzare l’assetto agendo sull'altezza dello stack senza compromettere la rigidità dello sterzo. Il tubo sterzo ha 3 possibilità di estensione, da 0 mm a 25 mm, offrendo lunghezze da 12,6 mm (davvero ribassata) a 15,1 mm. Le caratteristiche corsaiole che portano a caricare per bene il peso sul davanti proseguono con un reach marcato, da 390 mm a 397 mm (a seconda che si scelga di settare il sistema 3D a 25 mm o a 0 mm), ed uno stack contenuto, da 564 mm a 540 mm (per impostazioni rispettivamente da 25 mm a 0 mm).
 
Nel mio caso ho mantenuto la bici di prova di taglia media con le regolazioni di serie, 25 mm, quindi stack di 564 mm e reach di 390 mm. Il risultato è un rapporto stack to reach neutro da 1,44. Se impostassi il sistema 3D a 0 mm, avrei STR di 1,36, assetto sdraiato e marcatamente corsaiolo.
Il tubo piantone con angolo di 73,5 gradi porta ad assumere una posizione non estrema, non obbliga a contorsionismi da atleti, a dire il vero abbandonati ormai anche dai professionisti. Sono comunque bello dritto sul movimento centrale a privilegiare la prontezza della bici ai rilanci e agli scatti. Anche l’angolo di sterzo a 72,7 gradi non è esasperato.
La lunghezza dell’attacco, 110 mm, non costringe a stare sdraiati ma permette una postura più rialzata soprattutto quando non si è a tutta ma ci si vuole godere la pedalata.
ARGON 18 SumARGON 18 Sum
Il tubo sella è lungo 50,5 mm e consente una buona esposizione del reggisella, nonostante il tubo orizzontale non sia sloping. Ciò permette maggiore libertà di flessione al reggisella stesso, aggiungendo comfort, che comunque è di buon livello per una bici così rigida. Nelle mie ore in sella, fino a 6, non ho avuto alcuna problematica a collo e spalle. Il merito è anche delle ruote Corima Essentia 40 e delle coperture Hutchinson Fusion 5 da 28. Una configurazione completamente tubeless (e non tubeless ready con camera d’aria) aumenterebbe ancor più lo smorzamento delle vibrazioni trasmette dalla strada.  
Il carro è accorciato, misura 410 mm grazie anche al piantone schiacciato che accoglie la ruota posteriore. Chiaro segnale che la bici è approntata per essere compatta, agile nello stretto e reattiva al colpo di pedale. Il passo complessivo, che per la bici in taglia media è 990 mm, fornisce stabilità al crescere della velocità.
La posizione in sella è risultata ottimale per il mio fisico e le mie misure, certo aggressiva ma tutto sommato comoda: è pur sempre una bici da performance che porta ad una posizione aerodinamica, non certo con geometrie endurance.
ARGON 18 Sum
SALITA
Il peso di 7,90 kg è buono, in media per una bici di questa categoria e fascia di allestimento. La Argon 18 Sum consente di togliersi soddisfazioni nelle uscite con percorsi impegnavi e dai dislivelli importanti, offrendo buona scorrevolezza sul passo e una rapida risposta quando si accelera o si scatta.
Le ruote Corima Essentia 40, nonostante siano all road (adatte anche per utilizzo gravel leggero) e con un peso dichiarato di 1600 g coppia, assecondano bene le caratteristiche della bici, con una flessibilità laterale impercettibile, merito della costruzione in fibra di carbonio con trama 3K.
L’installazione, che sicuramente contribuisce a creare un sistema quasi monolitico con la Sum, avviene tramite perni passanti, 12 x 100 mm anteriore e 10 x 120 mm posteriore.
La pedalata fuori sella evidenzia la rigidità della bici, soprattutto della zona inferiore, senza accenni di flessione. La scatola del movimento centrale da 86,5 mm racchiude il press-fit Sram DUB PF 86.5. Non ho avvertito nessuno scricchiolio nemmeno sotto sforzo, sintomo che questo tipo di movimenti a pressione hanno fatto importanti passi avanti nel risolvere le fastidiose problematiche del passato.
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Il gruppo wireless Sram Force AXS è apprezzatissimo, come affidabilità ed ergonomia. La combinazione guarnitura 48-35 e cassetta 10-33 offre una gamma ottimale che consente veramente di andare ovunque, anche su salite con pendenze in doppia cifra e gamba non al top. L’integrazione con l’app Sram dedicata permette di personalizzare la cambiata secondo i propri gusti e di usufruire di ulteriori funzionalità.
Il manubrio in due componenti, nella classica configurazione attacco e piega è un ulteriore fattore distintivo della Sum rispetto alle sue concorrenti, che adottano per lo più un cockpit integrato. Senza dubbio un plus per la personalizzazione e la manutenzione del comparto di guida. Dal punto di vista funzionale, FSA Energy ACR in alluminio ha una forma ergonomica appiattita nella zona superiore, comoda e funzionale sia in fase di spinta che in percorrenza più tranquilla. Offre un minimo appoggio per gli avanbracci adottando la posizione in presa sui coprileve.
ARGON 18 Sum
PIANURA
In pianura la Argon 18 Sum è appagante, facile da portare e mantenere a velocità anche superiori ai 35 km/h. La guida è fluida e stabile come su un binario, ma pronta quando le chiedi di rilanciare.
Le ruote Corima Essentia 40 giocano sicuramente la loro parte, con il generoso canale interno da 23 mm che consente un’ottimale impronta a terra delle gomme, così da migliorare comfort e grip. Sono tuttavia richieste abitudine al profilo da 40 mm e fermezza in caso di vento laterale al crescere della velocità o quando si subisce un sorpasso da un mezzo pesante.
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Il manubrio FSA Energy Compact offre un buon comfort con le mani sui coprileve e non trasmette vibrazioni eccessive nemmeno su asfalto rovinato. Il drop ridotto di 123 mm rende facile cambiare la presa, spostando le mani in posizione bassa.

DISCESA
Nonostante abbia mantenuto il 3D System a 25mm, ho sentito un bel feeling con l’avantreno della Sum. La geometria permette di mantenere una posizione aerodinamica che aiuta anche in discesa per sentire la bici e ottimizzarne la guida. Il baricentro rimane ben ribassato, così che la Sum non va in crisi nemmeno quando la inclino e percorro curve strette. La forcella rigida scongiura incertezze e sottosterzo in inserimento di curva, trasmettendo stabilità e sicurezza. Ho avuto esperienza diretta che la bici perdona qualche esuberanza di troppo nelle traiettorie errate o eccessivamente ambiziose…
L’interasse da 990 mm conferisce stabilità anche alle alte velocità di percorrenza, supportato egregiamente dal sistema ruote Corima Essentia 40 e copertoncini Hutchinson Fusion 5 Storm da 28 di sezione. L'aderenza degli pneumatici All Season è ottimizzata ancora una volta dal design del cerchio che ne massimizza l’impronta a terra e dunque l’aderenza. All’uscita dalle curve lente, poi, la Sum ti invita ad accelerare il prima possibile.
ARGON 18 Sum
Tutte queste considerazioni e lodi sempre considerando che è una bici race, e come tale necessita di un utente abituato e abile nel condurre un mezzo di questo carattere. Argon 18 Sum è progettata per velocità e prestazioni, ma fatte le dovute precisazioni, l’ho trovata facile e sicura da guidare.
Le prestazioni in frenata sono super, grazie al sistema idraulico Sram con rotori da 160 mm all'anteriore e da 140 mm al posteriore. Potenza, modulazione e zero rumori o rumorini quando si pinza, anche in caso di bagnato.

CONCLUSIONI
La Argon 18 Sum è una bici da corsa moderna, per design, soluzioni tecniche e prestazioni. Nei due mesi insieme è stata evidente l’attenzione all’aspetto aerodinamico e di reattività poste dall’azienda canadese in questo progetto, ma ho apprezzato anche la versatilità che rende la Sum all rounder, tuttofare. Una bici da strada veloce e agile, che si voglia sfrecciare in pianura o cimentarsi in percorsi e scalate dai dislivelli impegnativi.
La rigidità è impressionante, come fosse un mezzo da scalatore e scattista. L’efficacia del trasferimento di potenza che ne deriva è buona, così come il comfort che non mi ha dato problemi anche nelle uscite più lunghe e impegnative.
Il telaio è disponibile in due versioni, la Sum protagonista del mio test e la Sum Pro in uso ai corridori Uci Pro Team Novo Nordisk. Questa distinzione ed i vari allestimenti proposti consentono di ampliare il ventaglio dei prezzi, incontrando le esigenze e le possibilità di spesa di un vasto numero di ciclisti, sempre con vocazione alla prestazione.
In Italia la Argon 18 Sum è distribuita da Beltrami TSA.
ARGON 18 Sum
Credit photo in action – Gianluca Muratore


Scheda Tecnica ARGON 18 Sum
Colorazione: Race Day Red Gloss
Gruppo: SRAM Force AXS 2x12, guarnitura 48-35, cassetta 10-33
Movimento centrale: SRAM DUB PF 86.5
Freni: a disco idraulici flat mount, rotore anteriore diametro 160 mm, posteriore 140 mm
Manubrio: FSA Energy Compact, alluminio, larghezza 420 mm
Attacco: FSA ACR, alluminio, lunghezza 110 mm
Reggisella: Argon18 TDS RCL carbonio
Sella: Repente Alena 4.0
Ruote: Corima Essentia 40 (profilo 47 mm), carbonio
Copertoncini: Hutchinson Fusion 5 Storm Tubeless Ready 700x28c
Peso rilevato da me: 7,90 kg taglia M, senza pedali
I prezzi proposti da Beltrami TSA sono davvero interessanti e molto competitivi:
Sum Shimano Ultegra Di2, ruote Zipp 303 S tubeless ready, manubrio Deda Alanera: 6.699 euro
Sum Sram Force AXS, ruote Zipp 303 S tubeless ready, manubrio Deda Alanera: 6.699 euro. Per questa configurazione è disponibile anche la versione con power meter Quarq a 7.069 euro
 

L'aerodinamica in bicicletta

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