iBike Newton+6 - CyclingON

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 Newton+6 – Potenza sempre sotto controllo
Dopo aver introdotto dal punto di vista teorico il metodo di allenamento tramite potenza (Watt), possiamo addentrarci nel test di un dipositivo che permette di applicare tale innovazione nella preparazione atletica, e vi raccontiamo del Power Cycling Computer (ciclocomputer con potenza integrata) iBike Newton +6.
 
L’azienda americana che lo produce, ovvero Velocomp, ha sede in Florida ed è stata fondata nel 2004 da un team di ingegneri elettronici e informativi, appassionati di ciclismo e valutazione delle performance, che hanno concentrato i propri sforzi e la propria attività di ricerca per la produzione di strumenti per la misurazione della potenza con tecnologia alternativa a quella conosciuta come DFPM (su cui si basano i misuratori che rilevano tutta la potenza impressa anziché il dato di potenza effettiva che consente il moto in avanti), rigorosamete “Made in USA”.
Newton+6 è l'ultima generazione della serie di strumenti originati a partire dal modello iniziale iBike Power Meter, poi iBike Newton, poi Newton+5, a cui sono state apportate sostanziali migliorie nel case, nell'hardware e nel firmware, per migliorare l’interfaccia, l'affidabilità anche in condizioni di pioggia, e dati esclusivi che offrono opzioni di utilizzo adatte sia ai ciclisti senza esperienza nel mondo dei computer e dei software, sia a coloro che sono più “smanettoni”, come nel caso di professionisti ed allenatori di massimo livello che vogliono utilizzare lo strumento in tutto il suo potenziale.

Siamo stati subito curiosi di provare questo device, conosciuto a Verona durante Cosmo Bike Show 2015, poiché è l’unico presente sul mercato che utilizza, tra i vari sofisticati componenti, un sensore finora impiegato soprattutto in ambito aeronautico ed in Formula 1, ovvero il Tubo di Pitot. La teoria che sta alla base di questa tecnologia è il terzo principio della dinamica, detto anche terza legge di Newton: "Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria". Come si traduce tutto ciò per il Newton+6? A differenza di ogni altro misuratore di potenza sul mercato, il Newton+6 non rileva la potenza  espressa durante la pedalata misurando la torsione o stress del materiale (pedivella/e, mozzo o pedale/i), ma rileva la potenza misurando le forze opposte, ovvero vento, pendenza della salita, accelerazione della bicicletta ed attrito degli pneumatici sul fondo stradale.
I tre sensori esclusivi integrati nel Newton+6 sono il Tubo di Pitot che misura la velocità totale del vento contrario, l’accelerometro che misura la pendenza totale ed istantanea nonchè la velocità e l’accelerazione della bici, e l’altimetro barometrico, che misura la quota. Tutti questi dati, uniti anche alla velocità rilevata dai sensori ANT+, permettono di quantificare le forze opposte, e quindi la potenza, con un metodo brevettato dalla Velocomp LLC, FL USA di cui l’azienda italiana Skopre è licenziataria per l’Europa.
Il Newton+6 è dotato, inoltre, di funzionalità relative a specifici parametri di allenamento, quali le misure relative a TSS (TrainingSstress Score), IF (Intensity Factor) e NP (Normalised Power), nonché del test FTP (Functional Threshold Power).
Altri pregi da svelare subito sono il prezzo contenuto rispetto agli altri marchi (vedi tavola comparativa), e, dulcis in fundo, la fantastica possibilità di utilizzo su bici diverse: dopo aver eseguito un'impostazione iniziale ogniqualvolta si sale su una delle bici e si posiziona il Newton+6, il dispositivo riconosce automaticamente quale mezzo si sta utilizzando.
All’interno della confezione del Newton+6, del tutto simile a quella di uno smartphone, si trovano, oltre naturalmente al device con relative istruzioni, il cavo mini USB, i sensori velocità e cadenza ANT+, le fascette e la staffa di fissaggio. Quest’ultima è disponibile in tre modelli, a seconda della bici e relativo manubrio (mtb, Triathlon/Crono e Strada). L’installazione al manubrio è, perciò, molto facile e veloce, basta avere a disposizione un cacciavite e delle forbici per regolare le fascette.
Altro grande vantaggio del Newton+6 è che consente anche un utilizzo immediato senza alcun setup, necessità di calibrazione o di collegamento ad un PC e con buona precisione di lettura dati.
Nel caso, invece, che l'utente voglia ottenere una precisione dei dati migliore o ottima, che tenga conto di alcuni parametri personalizzabili ad hoc, occorre collegare il dispositivo al PC e seguire semplicemente i passi richiesti dalla configurazione guidata del software Isaac, ponendo attenzione alla precisione dei dati immessi (altezza e peso dell’atleta, peso della bicicletta, tipologia e misura delle coperture, condizioni del fondo percorso e posizione abituale in sella). Questi dati servono al software per calcolare il coefficiente di resistenza aerodinamica ed il coefficiete di resistenza al rotolamento delle ruote.
Per procede con il livello di precisione “ottima” occorre effettuate il giro di calibrazione (come descrittto nel seguito), secondo le modalità illustrate nel manuale ed anche nei video dedicati., in cui bisogna pedalare 5 minuti su strada “normale”, fino a quando sul display apparirà l’avviso di tornare indietro lungo lo stesso tragitto. A questo punto, il misuratore di potenza è pronto per l’utilizzo.
Come accennato poc’anzi, il Newton+6 è in grado di calcolare il coefficiente di resistenza aerodinamica (CdA, Coefficient Drag x Area) con tutti i vantaggi che questo significa sia per i test di materiali e componenti che per la messa a punto della posizione in bicicletta.
Newton+6 è dotato di una caratteristica che potremmo definire “intelligenza”, che gli permette di accorgersi di eventuali cambi di posizionamento del dispositivo sul manubrio e di attivare una fase di autocalibrazione, che dura fino ad 8 minuti.
Nel caso invece di cambiamenti maggiori, quali ad esempio il peso dell'atleta, la variazione di sezione pneumatici o delle ruote, l’incremento dell’altezza manubrio, è necessario connettere lo strumento ad Isaac per aggiornare tali dati e rifare la calibrazione manuale, scotto da pagare solo per la prima inizializzazione, in quanto c’è la possibilità di memorizzare fino a quattro configurazioni diverse sul Newton+6.
Come tutti i dispositivi di misura precisi, occorre fare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali, per poter utilizzare al meglio il Newton+6, a cominciare dal montaggio. Infatti, per misurare in maniera ottimale il vento, il dipositivo deve essere investito dall’aria durante il moto, senza ostacoli o impedimenti che possano falsare i rilievi. All’interno del software Isaac un campo è dedicato proprio all’indicazione del punto in cui è posizionato il Newton+6 sulla bicicletta (ad esempio sull’attacco o nella parte anteriore del manubrio).
Sul display è possibile visualizzare quattro dati contemporaneamente, e noi abbiamo trovato molto utile la schermata che mostra su tre righe i valori di velocità, potenza, battito e cadenza di pedalata, con la possibilità di far rilevare i dati relativi alla potenza ogni 1, 3, 5 o 20 secondi. Newton+6 dispone della funzione proprietaria Dynamic Power Smoothing, che consente di aggiornare in automatico i dati potenza a seconda della necessità del momento: per andatura costante, la frequenza di reload sarà meno frequente in modo da avere dati più stabili, mentre per variazioni improvvise di cadenza e potenza, l’aggiornamento sarà instaneo.
Durante la fase di test del modello Newton+6, i progettisti hanno comparato le misurazioni rilevate con altri powermeter noti presenti sul mercato (es. SRM), registrando scostamenti minimi dei dati.


iBike dichiara che il Newton+6 ha una precisione entro +/-2%, che è in linea con i misuratori di potenza più rinomati.
Conclusioni
I più impazienti dovranno mettersi il cuore in pace: per poter utilizzare il Newton+6 in modo ottimale occorre dare molta importanza alla fase iniziale di impostazione e di conoscenza. Si tratta di un dispositivo sofisticato e, come tale, ripagherà il ciclista del tempo speso per il setup e per acquisire dimestichezza con i menù e le relative funzionalità, sia del device che del software di gestione e analisi.
Il grosso punto di forza del Newton+6 è senza dubbio la possibilità di poterlo utilizzare con biciclette e configurazioni differenti, senza dover affrontare ulteriori spese se non quelle limitate alla ridondanza dei sensori. Questa peculiarità nel settore dei powermeter lo rende ideale per chi utilizza più biciclette e volge lo sguardo ad un prodotto efficace ma anche accessibile.
Una volta superato il periodo di conoscenza, poi, è davvero semplice da utilizzare, del tutto simile ad un ciclocomputer o un GPS.

Grazie al protocollo ANT+ è possibile interfacciare il Newton+ con i principali sistemi di rilevamento GPS, oppure, in alternativa, è possibile scaricare sul proprio smartphone (Ios o Android) l’apposita APP iBike Newton Tracker per poter registrare i parametri relativi al tracciato percorso.
Il Newton+6 garantisce la totale compatibilità con fasce e sensori che utilizzano il protocollo ANT+, ovvero fascia cardio, velocità e cadenza. Come per ogni strumento di misura, anche per il Newton+6 occorre valutare la ripetibilità del risultato, in particolare per quanto riguarda il valore di potenza mostrato: analizzando l’andamento dei vari grafici generati da Isaac, si nota come non ci siano andamenti “impazziti”, causati da anomalie di misurazione o mancanza di segnali dai vari sensori. Ogni cresta, picco o andamento particolare può essere ricondotto ad una specifica fase dell’allenamento o del percorso affrontato, arrivando addirittura ad individuare i periodi di tempo in cui si è pedalato in gruppo, le frenate e i dati relativi al vento.


Il software Isaac può spaventare inizialmente, ma dopo il giusto periodo di esplorazione consente di avere disponibile una quantità enorme di dati e informazioni da poter analizzare per affinare i propri allenamenti.
Il dispositivo permette, inoltre, di sfruttare la funzionalità di allenamento sui rulli, sia magnetici che idraulici, grazie alla possibilità di impostare le sessioni indoor basate sui valori di potenza.
Infine, un accenno ad aspetti gestionali: la carica della batteria avviene proprio come per un comune smartphone, tramite il cavo mini USB in dotazione (lo stesso che si utilizza durante il collegamento al PC).
Il modello PowerStroke consente di spingersi oltre, monitorando le differenze di pedalata tra gamba destra e gamba sinistra, dando la possibilità di impostare analisi e, dunque, allenamenti mirati.
Newton+6 diventerà presto il vostro miglior compagno di allenamento.

+
Accuratezza della misura dei valori di potenza
Misura della resistenza aerodinamica
Utilizzo su più biciclette
Utilizzo simile a ciclocomputer
Software ISAAC permette analisi approfondite
Prezzo contenuto confrontato ad altri powermeter
-
Display non retroilluminato
Interfaccia graficamente un po’ datata
No GPS direttamente integrato nel dispositivo

Prezzi
I modelli disponibili sono tre:
Base 695€
PRO 845€
PowerStroke 995€
Peso unità 82 g

GUARDA IL FILE DI PRESENTAZIONE

Info: www.skopre.com - www.ibikesports.com/

Ibike Newton+6 - prova su strada

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