TREK Supercaliber 9.8 - CyclingON

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Pubblicato il 02/11/2021
TREK Supercaliber – oltre la dicotomia front o full
TREK Supercaliber è una bici concepita e realizzata per la velocità e le competizioni offroad ed è una delle mtb che ha destato più curiosità e successo, soprattutto in Italia.
I progettisti dell’azienda americana hanno mirato a rivoluzionare il settore cross country, creando il modello di congiunzione tra le rigide e reattive front e le full, più prestazionali e confortevoli in discesa.
Il telaio della Supercaliber è realizzato in fibra di carbonio OCLV Mountain, specifico per le condizioni che incontriamo in fuoristrada, con la combinazione ottimale di leggerezza e reattività ed il supporto dato dall’elasticità dei foderi obliqui.
Gli ingegneri di Trek hanno raggiunto lo scopo progettando una soluzione senza eguali, abbandonando le sospensioni tradizionali e riducendo peso, flessione laterale e necessità di manutenzione. Perciò la caratteristica distintiva di questa mountain bike è il sistema IsoStrut, progettato in collaborazione con Fox specificamente per i modelli Supercaliber. Questa esclusiva sospensione integrata direttamente nel telaio ha una funzione strutturale, consente di collegare il triangolo principale ai foderi verticali senza necessità del perno, offrendo un’escursione della ruota posteriore di 60 mm.
L’innovazione sta, perciò, nella soluzione tecnica con cui l’ammortizzatore, Fox Performance tradizionale aria/olio a 2 camere, è vincolato al telaio.
Le bici full suspended hanno solitamente un sistema di ammortizzazione con collegamenti meccanici al telaio che spesso causano movimenti laterali e giochi indesiderati. IsoStrut, invece, evita la necessità di componenti e parti aggiuntive di collegamento, risparmiando i relativi pesi. Il montante strutturale che lo racchiude impedisce torsioni e flessioni dell'ammortizzatore, ottenendo un trasferimento efficiente della potenza e la sensazione di guida di una hardtail.
TREK Supercaliber 9.8 GX
Il Fox Performance è installato nel montante, a sua volta collegato al triangolo posteriore tramite un carrello in fibra di carbonio. Durante la compressione del Fox, il carrello avanza scorrendo sul montante. I foderi obliqui senza perno, ampi e piatti, flettono solo lungo la verticale contribuendo a smorzare le vibrazioni già ad ammortizzatore chiuso, senza penalizzare la rigidità della parte posteriore della bici.
Il design a perno singolo mantiene il telaio in compressione, supportando in modo ottimale la reattività della Supercaliber alle accelerazioni.
La giunzione maggiorata tra la tubazione diagonale e il piantone sella incrementa la rigidità torsionale del telaio, così come la serie sterzo conica, ribassata e oversize.
Tutte queste soluzioni rendono la Supercaliber performante come una hardtail, ma con la guidabilità ed il controllo tipici di una bici full suspended.
Come già visto su altri modelli di casa Trek, confermiamo l’utilità della soluzione Knock Block integrata con la serie sterzo, che consente di limitare la rotazione del manubrio evitando di danneggiare il telaio in caso di caduta, o semplicemente quando si carica la bici nel baule dell’auto.  
 La Trek Supercaliber è chiaramente progettata per il cross country, ed in particolare per le competizioni: nel 2021 ha infatti portato alla conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo la svizzera Jolanda Neff, e la britannica Evie Richards al trionfo nel Campionato del Mondo XCO 2021 in Val di Sole.



TEST TREK Supercaliber 9.8 GX
L’allestimento della TREK Supercaliber 9.8 GX in prova si può definire medio-alto, a partire dal gruppo SRAM GX Eagle a 12 velocità, con corona da 32 e pignoni 10-52. Trek ha optato per una configurazione ibrida di marchi, infatti il sistema frenante è Shimano Deore XT, con dischi differenziati di diametro 180 mm all’anteriore e 160 mm al posteriore.
C’è abbondanza di componenti in carbonio, pedivelle, ruote Bontrager Kovee Pro 30 carbon, reggisella Bontrager Pro OCLV Carbon da 31,6 mm e manubrio Bontrager Kovee Pro OCLV Carbon con 5 mm rise e larghezza 720 mm.
Le gomme sono Bontrager XR2 Team Issue tubeless ready da 2,20“ sia anteriore che posteriore, la sella è Bontrager Montrose Elite, mentre l’attacco manubrio in alluminio è il Bontrager Kovee Pro con inclinazione negativa di 13 gradi e lunghezza 70 mm.
Le sospensioni sono affidate a Fox Performance 32 Step-Cast Float EVOL con escursione di 100 mm per la forcella e Fox Performance da 60 mm di corsa per l’ammortizzatore IsoStrut. Il comando remoto al manubrio a due posizioni (aperto o bloccato) agisce su entrambe le Fox contemporaneamente.
Per quanto riguarda l’impostazione delle geometrie, la Trek Supercaliber ha l’inclinazione del piantone sella a 70.5° e lo sterzo a 69°. Nella taglia della “nostra” bici, M/L, il reach è di 440 mm, piuttosto compatto per una full suspended. A proposito della misura, l’intermedia M/L è ideale per noi che siamo alti 178 cm e dunque sempre a cavallo tra le due scelte.
La colorazione è nero/rossa come si vede dalle immagini ed il peso rilevato da noi è di 10,8 kg senza pedali. In questa configurazione, il prezzo di listino della Trek Supercaliber 9.8 GX è di 5.999 euro.
TREK Supercaliber 9.8 GX
Guardando la Supercaliber, ancor prima di pedalarci, si notano il caratteristico e distintivo sistema IsoStrut e l’aspetto aggressivo della bici, e del resto il progetto è nato per le competizioni cross country. Il look complessivo della Supercaliber è sobrio e, potremmo dire, minimalista, senza fronzoli superflui o appariscenti.
I cavi sono instradati in modo ordinato all’interno del telaio, con ingressi ai lati del tubo sterzo, e rimangono visibili solo nella zona frontale della bici.
Un consiglio, data l’importanza dell’ammortizzatore IsoStrut, sia per il comfort che per le prestazioni della Supercaliber: per la regolazione ottimale affidatevi ad un tecnico Trek, che utilizzerà come riferimento iniziale il configuratore presente sul sito. Sempre il meccanico potrà sostituire i token all’interno dell’ammortizzatore (scegliendo tra tre opzioni) per variarne la progressività secondo le vostre specifiche e preferenze.
TREK Supercaliber 9.8 GXTREK Supercaliber 9.8 GX
Veniamo alle nostre impressioni maturate durante il test durato poco più di un mese.
La Supercaliber è una mountain bike da gara, con il peso e le spalle spostati sull’avantreno per garantire un controllo ottimale senza che l’assetto sia scomodo o eccessivamente sdraiato. Certo, il comfort non può essere la prima caratteristica in una bici da competizioni cross country, ma le soluzioni tecniche e, soprattutto, le geometrie, permettono di trovare facilmente la propria posizione ideale ed il feeling di pedalata.
TREK Supercaliber 9.8 GX
La preoccupazione principale che avevamo prima del test era che l’escursione posteriore di soli 60 mm offrisse benefici limitati rispetto ad una front, in termini di reattività e velocità, aggravando il peso. Invece, le tecnologie utilizzate nella realizzazione del telaio e l’IsoStrut che lavora in sintonia con i foderi trasmettono una bella sensazione di efficienza in pedalata, soprattutto in salita.
Il bloccaggio lockout remoto al manubrio, simultaneo per forcella e ammortizzatore, è utile nei tratti asfaltati o su fondo compatto, senza troppe sconnessioni, dove si apprezza l’aumento di efficienza della pedalata.
Sui tratti poco sconnessi in salita, bloccare le sospensioni consente di avere un plus di rigidità, con la Supercaliber che assume un comportamento simile ad una hardtail, in cui i foderi alti in carbonio offrono un grado di flessibilità utile a copiare le minime asperità.
Quando la pendenza va in doppia cifra, l’impostazione del telaio porta a mantenere la giusta centralità, scongiurando sia inutili dispersioni di watt che la tendenza ad impennare della ruota anteriore.
La chiusura della forcella Fox Performance 32 Step-Cast Float EVOL non è granitica, e lo si avverte come ovvio soprattutto quando ci alziamo in piedi sui pedali. Ma il lockout è ancor più importante al posteriore, dove la bici risente maggiormente delle oscillazioni, e qui è decisamente meglio.
Su fondi irregolari il blocco è uno svantaggio perché diminuisce l’assorbimento asperità e penalizza l’aderenza della ruota posteriore.
TREK Supercaliber 9.8 GXTREK Supercaliber 9.8 GX
Nelle salite pedalabili, la Supercaliber è davvero fluida e redditizia, sempre pronta ad assecondare le accelerazioni. Sul rovinato in salita il lavoro del sistema IsoStrut e del carro posteriore fanno sì che la bici copi le imperfezioni e garantisca la trazione ottimale, nonostante le gomme di serie Bontrager XR2 Team Issue privilegino la scorrevolezza.
Il cambio meccanico Sram GX conferma le doti di precisione ed affidabilità più volte apprezzate nei precedenti test. La corona 32 abbinata al pacco pignoni 10-52 permette di inerpicarci su qualsiasi muro…e consente un certo agio anche a chi non ha una gamba brillantissima. A dire il vero, forse si sarebbe potuto adottare una corona da 34, vista la presenza del 52 posteriore, per una pedalata più piena ed efficiente e per mitigare i salti di scala sui pignoni più grandi.
L'unico neo riguarda il peso, perché 10,8 kg non sono pochi per una bici da gara, anche se a dire il vero non si sentono più di tanto, grazie alle qualità del telaio e dei componenti. Qualche etto in meno farebbe comodo soprattutto nei tratti ad elevato tasso tecnico, quando bisogna lavorare di fisico per superare ostacoli più alti, come tronchi o rocce.
La sella Bontrager ha una forma sensibilmente inarcata verso l’alto nella parte posteriore, che porta a caricare il peso sul retrotreno, aumentando il grip.
 
Nel guidato la bici è precisa e maneggevole, grazie al carro da 440 mm piuttosto corto se paragonato alle full. Anche in questi tratti abbiamo apprezzato il cambio GX, tipicamente Sram, con una cambiata secca e precisa che non perde un colpo nemmeno sotto sforzo. Che bello sarebbe il manettino del cambio bidirezionale, soprattutto per far scendere la catena sui pignoni più piccoli…
Nello sterrato, con sospensioni aperte, la ruota posteriore è incollata a terra e l’ammortizzatore non “bobba”, e la Supercaliber scappa via fluida anche nei tratti con cambi di ritmo dove sono richiesti continui rilanci.
Il grip offerto dalla doppia sospensione è elevato e permette di superare in velocità gli ostacoli minori che incontriamo sul terreno, anche grazie alla posizione avanzata sul cockpit.
La Supercaliber rimane molto stabile, nonostante appunto l’assetto spostato sul davanti tipico dell’aggressività richiesta alle mtb da gara, che tuttavia non spezza spalle, collo e schiena.
Le ruote Bontrager Kovee Pro 30 carbon con canale da 30 mm permettono pressioni degli pneumatici leggermente più basse, a vantaggio di grip, trazione e comfort (Neff aveva gomme a poco più di 1 atm nella gara di Tokyo).
TREK Supercaliber 9.8 GX
Nelle discese più ripide occorre un po’ di dimestichezza perché l’inclinazione a –13 gradi dell’attacco manubrio porta a sbilanciarsi in avanti, perciò occorre spostare in maniera più accentuata il peso verso il posteriore, così da mantenere il contatto delle ruote con il suolo.
In questi frangenti ci starebbe alla grande il reggisella telescopico per avere una maggiore libertà di movimento sulla bici, evitando l’irrigidimento della postura tipico del fuorisella.
Nelle curve e nelle pieghe, i copertoni Bontrager XR2 Team Issue a battistrada uniforme non creano i “gradini” di tenuta tipici delle gomme tassellate, rimanendo precisi e sinceri nelle traiettorie. Sono ottimi anche per scorrevolezza e trazione su asciutto, occhio però che con tracciati particolarmente rovinati o viscidi occorre preferire battistrada più aggressivi.
In generale, la Supercaliber permette di approcciare le curve con fiducia anche in velocità, perché gira in un fazzoletto, sicura e affidabile, e permette di recuperare eventuali errorini se si esagera troppo per le nostre doti tecniche. L’elevata rigidità torsionale, infatti, fa sì che si abbia notevole precisione in percorrenza di curva, evitando la tendenza ad allargare tipica delle 29er.
Alla grande manovrabilità sui passaggi lenti e nello stretto grazie alla rigidità della scatola sterzo, si aggiunge la dote di stabilità anche quando si staccano entrambe le ruote dal terreno.
La Supercaliber richiede comunque un lasso di tempo di adattamento perché è pur sempre una belva da gara.
TREK Supercaliber 9.8 GXTREK Supercaliber 9.8 GX
Capitolo sospensioni. Partiamo dalla forcella Fox 32 Step-Cast Performance che ci è sembrata progressiva e lineare in tutto il campo di azione.
Al posteriore, l’ammortizzatore Fox Performance con sistema IsoStrut non fa rimpiangere più di tanto un travel superiore ai 60 mm offerti, se non in situazioni a bassa velocità in cui bisogna superare ostacoli davvero accentuati lavorando di fisico.
L’uscita di curva è rapida, e la Supercaliber tende a riprendere velocità facilmente, con l’ammortizzatore che garantisce grip e trazione. Ricordiamoci però che non siamo in sella ad una full canonica, infatti la Supercaliber mantiene il carattere nervosetto e reattivo tipico delle bici cross country senza però trasmettere impatti bruschi, nemmeno su salti e rocce.
In generale, l'allestimento che contraddistingue la versione 9.8 GX si è dimostrato affidabile e prestazionale, anche se il nostro gusto personale ci fa storcere un po’ il naso per la configurazione mista gruppo-freni.
A proposito del sistema frenante Shimano Deore XT: una certezza, pinze potenti e pronte a contenere anche qualche esuberanza di troppo, offrendo sempre la modulabilità caratteristica di Shimano. I dischi differenziati, diametro 180 mm anteriore e 160 mm posteriore, sono a nostro parere una soluzione azzeccatissima per la tipologia di bici.
TREK Supercaliber 9.8 GXTREK Supercaliber 9.8 GX
Il tubo diagonale è rivestito da due protezioni in gomma nella zona inferiore in prossimità del collegamento con la serie sterzo, e si poteva adottare una soluzione simile anche per la parte bassa…
Caratteristica più unica che rara su una full è la possibilità di installare due portaborraccia, con quello anteriore che consente due differenti posizioni. Super funzionale e comodo il portaborraccia ad ingresso laterale, che evita qualsiasi interferenza con tubo obliquo e IsoSrut.
Forse ci aspettavamo un peso inferiore rispetto ai 10,8 kg rilevati, ma dobbiamo considerare che siamo già ad un livello di poco superiore alle fuoriserie che hanno trionfato nel XCO alle recenti Olimpiadi di Tokyo (nell’ordine dei 500 g in più).
La Trek Supercaliber 9.8 GX è inserita nella piattaforma Project One che consente di personalizzare la grafica e la componentistica per avere una bici davvero unica e customizzata.
La 9.8 è la versione di fascia intermedia della Supercaliber, ma ricordiamo che la gamma parte dalla 9.6 che costa 4.099 euro per arrivare alla mostruosa 9.9 XX1 AXS per cui sono necessari 11.999 euro.
TREK Supercaliber 9.8 GX

CONCLUSIONI
La Trek Supercaliber è una mountain bike dal design innovativo, non è una “semplice” full, ma è anche una full con travel ridotto di 60 mm. Per il resto, in termini di performance e reattività, ha ben poco da invidiare ad una hardtail e gli straordinari successi in ambito cross country lo dimostrano.
Per noi comuni biker, può essere utilizzata sia su percorsi marathon che cross country, grazie alla versatilità data soprattutto dallo schema della sospensione IsoStrut, che rende la Supercaliber efficiente come una hardtail con in più il controllo e la trazione di una full suspended.
 
Un commento riguardo al prezzo di listino di 5.999 euro: di certo non è una bici economica, ma dato l’utilizzo di alto livello per cui è progettata e l’allestimento 9.8 GX crediamo che rappresenti un esborso adeguato.
Per chi è indeciso tra front e full, la Supercaliber rappresenta una certezza: ideale per tracciati impegnativi, anche tecnici, in cui si cercano performance e velocità. Chi affronta percorsi lunghi, con dislivello elevato o fondi particolarmente ostici, deve tenere in conto che la Supercaliber è una bici da gara e richiede adeguate abilità tecniche e fisiche.
Con la Trek Supercaliber si va ufficialmente oltre la dicotomia front o full!
 
+ prestazioni da front in un corpo da full
+ versatilità da full grazie al sistema IsoStrut
- richiede un periodo di conoscenza, ma è una bici da gara e ci sta!
- il peso, anche se di poco, oltre le attese ma non è penalizzante
TREK Supercaliber 9.8 GX
Credit photo in action – GIanluca Muratore


Scheda Tecnica TREK Supercaliber 9.8 GX
Telaio: OCLV Mountain Carbon
Colorazione: Gloss Radioactive Red / Matte Black
Forcella Fox Performance 32 Step-Cast, Float EVOL air spring, 100 mm travel
Ammortizzatore Trek IsoStrut: Fox Performance shock, air spring, 60 mm travel
Gruppo: SRAM GX Eagle, 12v (monocorona 32, cassetta 10-52)
Freni: Shimano Deore XT, dischi diametro 180 mm (anteriore) e 160 mm (posteriore)
Ruote: Bontrager Kovee Pro 30 carbon, Boost 110 front, Boost 148 rear
Pneumatici: Bontrager XR2 Team Issue, Tubeless Ready, 29x2.20" anteriore e posteriore
Sella: Bontrager Montrose Elite, binari in titanio, larghezza 138 mm
Reggisella: Bontrager Pro, OCLV Carbon, diametro 31.6 mm, 0 mm offset
Barra manubrio: Bontrager Kovee Pro, OCLV Carbon, 35 mm, 5 mm rise
Attacco: Bontrager Kovee Pro, 35mm, Knock Block, 13 gradi
Peso da noi rilevato: 10,8 kg in taglia M/L (18,5) senza pedali
Misure disponibili: dalla S alla XXL
Prezzo di listino: 5.999 euro


Nelle foto:
* scarpe Bontrager XXX mtb



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