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HERSH Oro – la bici italiana, su misura e per tutti i percorsi - CyclingON

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Pubblicato il 09/05/2025
HERSH Oro – la bici italiana, su misura e per tutti i percorsi
HERSH, acronimo di High Energy Race Sport Hall, è un’azienda che produce in Italia i propri telai, personalizzati e tagliati sulle esigenze del cliente, per ognuna delle gamme road, gravel, crono e mtb.
L’azienda comasca offre un’esperienza completa, consigliando il cliente nella scelta ottimale in base all’utilizzo e alle caratteristiche biomeccaniche. Hersh rappresenta ciò che ha reso celebre il Made in Italy, attenzione ai dettagli e distintività.
In questo 2025 ricorre il 15° anniversario di fondazione, celebrato con la presentazione di ORO, il nuovo marchio luxury di Hersh.

Il telaio di Oro è da bici da corsa pura, estetica classica ma raffinata con linee pulite e finitura trasparente che mette in risalto la trama della fibra di carbonio.  
Il telaio è realizzato artigianalmente vicino a Como con la tecnica della fasciatura, pesa 990 grammi in taglia M e prevede il passaggio interno dei cavi. Al termine della lavorazione viene applicato oro 24 carati a mano, aggiungendo un tocco di lusso e raffinatezza alla bicicletta.
Il cliente, come da prassi per tutti i prodotti Hersh, è posto al centro dell’attenzione fin dalla prime fasi. Attraverso il posizionamento biomeccanico vengono identificate le misure e le esigenze del ciclista, così da rendere il telaio un abito perfetto.
La verniciatura permette una personalizzazione totale secondo gusti e stile dell’acquirente, creando una bicicletta unica per design e carattere.
Hersh crede fortemente nella realizzazione artigianale in Italia dei propri telai, perché l’acquisto della nuova bici rappresenti un’esperienza completa, in grado di esaltare passione, qualità e unicità della propria due ruote. Tutte queste caratteristiche non lasciano in secondo piano le prestazioni, infatti la progettazione mira a leggerezza, reattività e feeling di guida. Realizzare un prodotto seguendo questi fondamenti consente al cliente di avere un solo telaio adatto per tutti i percorsi.
Il frame kit, garantito a vita, comprende telaio, forcella, perni, reggisella, serie sterzo ed expander.
La forcella in carbonio ha steli piatti per ottimizzare la penetrazione nell’aria, garantendo un’elevata guidabilità per sentire il controllo della bici soprattutto negli inserimenti di curva a velocità sostenute, quando è fondamentale potersi fidare dell’avantreno.
Hersh utilizza le fibre di carbonio Toray T800 e T1000, con finitura 3K. In questo modo la Oro non solo si colloca nella categoria delle bici da corsa leggere, ma offre performance di rilievo in termini di rigidità, e dunque di efficienza nel trasferimento della potenza.
Il reggisella è progettato e realizzato completamente in Italia, frutto di ottimizzazione aereodinamica e funzionale, grazie al bloccaggio a scomparsa che permette di regolare millimetricamente avanzamento, arretramento e posizionamento. Il peso è di soli 179 grammi in taglia M.





TEST HERSH Oro
Il telaio Oro in prova nella colorazione gold/carbon glossy è allestito nella configurazione top di gamma, con gruppo Shimano Dura Ace Di2 2x12v, corone 50-34 e cassetta 11-34. I freni Shimano Dura Ace Disc hanno rotori di diametro 160 mm anteriore e 140 mm posteriore. Il cockpit è formato da manubrio e attacco integrati in fibra di carbonio monoscocca, Hersh carbon, con larghezza 400 mm e lunghezza 120 mm. Il reggisella di sezione a goccia Hersh carbon dedicato alla Oro è montato con la sella San Marco Aspide carbon FX. Le ruote Fulcrum Speed 42 hanno profilo 42 mm e canale interno da 23 mm e sono abbinate a pneumatici Vittoria Rubino Pro graphene 2.0 700x25c.
Il peso rilevato è di 7,1 kg, in taglia M e senza pedali. Il prezzo di listino è di 9.890 euro.

Estetica
La bici ha tubazioni con profili differenziati a seconda delle zone, compatta e muscolosa all’ avantreno, più snella al triangolo posteriore. In generale, comunque, le sezioni oversize non appartengono alla linea elegante e leggera della Oro.
La forcella, come anticipato, ha steli assottigliati che sfinano verso il mozzo della ruota.
Il tubo orizzontale ha sezione schiacciata, più larga nella zona dello sterzo e rastremata nei pressi del reggisella. Lo sloping è appena accennato, ma permette una buona esposizione del reggisella, lasciandogli agio di lieve flessione per contribuire a smorzare le vibrazioni a vantaggio del comfort.
Il reggisella ha sezione a goccia come vuole l’ottimizzazione dei flussi, ma anche per esaltare la continuità estetica con il tubo sella.

Il piantone si restringe verso il movimento centrale per contenere la ruota posteriore, accorciando il carro a 410 mm e l’interasse complessivo 975 mm, trasmettendo la volontà di privilegiare la reattività.
I foderi obliqui hanno innesto ribassato in chiave moderna. Questa soluzione aumenta la capacità di dissipare le vibrazioni della strada prima che arrivino al ciclista e migliora la trazione della ruota posteriore.
I foderi bassi sono squadrati e schiacciati, mantengono le dimensioni contenute anche nei pressi della scatola del movimento centrale press fit 86,5 mm, non certo massiccio, a rispettare l’estetica delle sezioni del telaio.
Gli spazi lasciati da telaio e forcella permettono di montare pneumatici fino a 30 mm di sezione.
Il cockpit in fibra di carbonio monoscocca Hersh nasconde alla vista i cavi freno e cambio.
Questa colorazione a finitura lucida permette alla trama di carbonio di fare bella mostra di sé illuminata dai raggi del sole.
 Oro è una bicicletta artigianale ma moderna, che racchiude soluzioni e geometrie da “bici totale”, in grado di superare la netta separazione, ormai concettualmente vecchia, tra bici aero e bici da salita. Il telaio riflette le caratteristiche della ricerca aerodinamica senza compromettere feeling di guida, comfort e peso.

Geometrie
Le geometrie sono da gara, in taglia M il reach è 393 mm mentre lo stack è contenuto, 547 mm. Il rapporto stack to reach di 1,39 identifica un assetto corsaiolo, aerodinamico a caricare il peso sul davanti, anche grazie al tubo sterzo ridotto 147 mm. L’angolo di sterzo è 72 gradi, mentre il tubo sella di 73,5 gradi permette una postura non troppo esasperata, ma ben sopra al movimento centrale per essere pronto al colpo di pedale.
Il manubrio Hersh carbon ha larghezza 400 mm, la lunghezza dell’attacco, virtuale dato che è un cockpit integrato, è di 120 mm.
Questi valori, seppur non su misura, mi hanno consentito una posizione in sella ottimale, aggressiva ma bilanciata. Una bici da performance che non mi ha dato alcun dolorino nel mese di convivenza, nemmeno passate le 5 ore in sella.


Salita
In salita la Oro è rigida, non trasmette alcuna flessione quando si spinge, pronta a supportare lo scatto. La stessa caratteristica è senz’altro garantita anche dalla solidità del manubrio integrato. Il trasferimento di potenza è efficiente senza mai diventare brusco o sfociare in nervosismo della bici. Salendo seduti in sella, la bici è fluida e scorrevole.
Nella zona posteriore, il carro è inflessibile ed appagante sui tratti ripidi ma anche su percorsi vallonati da affrontare a tutta grinta.
L’aggressività della Oro non diventa fastidiosa o indomabile e la bici si avverte anche più confortevole rispetto ad alcune concorrenti della stessa categoria.

Il cockpit Hersh carbon mi è piaciuto in termini di ergonomia, sia in presa alta sulla barra piatta ma non troppo profonda (25 mm), sia in presa bassa. Inoltre, non si percepisce il benché minimo cedimento quando ci si alza in piedi sui pedali né nelle frenate al limite in discesa.
Il valore di peso, misurato in 7,1 kg non è super piuma, ma comunque molto buono per questa tipologia di bici.


Pianura
In pianura la Oro è veloce ed offre un buon comfort per un mezzo racing. L’avantreno è da bici da corsa pura,  zero spessori sotto l’attacco, sprona alla guida aggressiva.
Nel mese di prova ho apprezzato anche il pedalare in tranquillità, senza badare troppo a velocità o dislivelli, mantenendo una postura più tranquilla per passare più ore in bici. Ebbene, non ho patito alcun fastidio durante né dopo l’azione, sintomo che con questa bici puoi rincorrere la prestazione o goderti il pedalare puro e semplice.
I foderi corti ed il carro ad innesto ribassato nel tubo sella irrigidiscono il triangolo posteriore per supportare al meglio accelerazioni e rilanci. Il comfort non ne viene penalizzato, grazie alla capacità di smorzare le vibrazioni provenienti dalle asperità del fondo stradale.
Il manubrio si fa apprezzare nuovamente per rigidità, ma non trasmette risposte secche alle braccia in caso di asfalto rovinato.

Le ruote Fulcrum Speed 42 in fibra di carbonio hanno profilo di 42 mm e canale interno largo 23 mm, ideali secondo il costruttore da accoppiare a coperture da 28 mm, per apprezzare appieno la combinazione di aerodinamica, resistenza al rotolamento e comfort. L’ormai famoso Profilo 2-Way Fit di Fulcrum rende questi cerchi compatibili sia con tubeless che con copertoncino come nel mio caso. Il montaggio avviene manualmente, ed i cuscinetti hanno sfere in ceramica USB (Ultra Smooth Bearings) per una scorrevolezza ottimale. Le Speed 42 rappresentano una scelta coerente con la qualità della Oro, soprattutto per la polivalenza. Il prezzo di listino è di poco superiore ai 2.200 euro ed il peso dichiarato è di 1.410 grammi per la coppia. Il profilo medio è un buon equilibrio tra prestazioni aerodinamiche e leggerezza. Le ho trovate molto stabili nelle torsioni laterali, scorrevoli e facili da gestire. Mantengono velocità superiori ai 35 km/h senza grande fatica. In discesa e in caso di sorpassi da parte di mezzi ingombrati non ho notato sbandamenti o nervosismi pericolosi. La finitura nera opaca si abbina benissimo alla livrea carbon look della Oro.
Avrei preferito coperture da 28 mm, per seguire il consiglio di Fulcrum ed apprezzare a pieno le qualità di scorrevolezza e comfort delle Speed 42. Anche perché i copertoncini da 25 mm Vittoria Rubino Pro non sono proprio il top di gamma.


Discesa
In discesa la maneggevolezza dell’avantreno rigido rende la Oro precisa e sincera in inserimento e in percorrenza di curva. I foderi corti la rendono reattiva e diretta, rapida nei cambi di direzione, ma è una bicicletta che permette correzioni di linea anche se si è già impostata la traiettoria.
Nonostante il carro e soprattutto l’interasse abbiamo valori piuttosto contenuti, la Oro è stabile ed equilibrata, forse solo lievemente penalizzata dalle gomme.
La bici non accenna a scomporsi trasmettendo la giusta sensazione di sicurezza per spingere di più nelle curve veloci. L’impianto frenante Shimano con dischi da diametro 160 mm anteriore e 140 mm posteriore è affidabile e preciso anche in situazioni al limite.


Versioni e prezzi
Le configurazioni Oro attualmente a disposizione sono tre:
· Shimano Dura-Ace Di2 12v, ruote Fulcrum Speed 42 e coperture Vittoria Rubino 28 a 9.890 euro
· SRAM Force eTap AXS 12v, ruote Vision SC40 e coperture Vittoria Zaffiro 28 a 8.190 euro
· Shimano Ultegra Di2 12v, ruote Vision SC40 e coperture Vittoria Zaffiro 28 a 7.890 euro
a cui si aggiunge la possibilità di acquistare il kit telaio a 4.490 euro (telaio, forcella, reggisella, perni).

CONCLUSIONI
Oro non pone limiti di percorso o dislivello, anche per chi cerca la performance. Proprio questa versatilità da aero bike leggera mi ha permesso di sentirmi a mio agio già dalle prime pedalate, nonostante sia una bici pronta ad assecondarti efficacemente quando vuoi spingere.
Nonostante la vocazione alla reattività, è molto equilibrata, mai nervosa. Ci tengo a precisare che non vuol dire che sia una bici endurance.
La colorazione del telaio in prova è scenografica e non passa inosservata, grazie anche a finiture molto curate. È una bici a cui manca solo il power meter.
L’allestimento della Oro protagonista del mio test è davvero super. Dato il prezzo di listino a 9.890 euro rappresenta una versione attrattiva per un ciclista evoluto senza problemi di budget.
I tre allestimenti a catalogo però consentono di ampliare il range dei prezzi, così da deliziare chi vuole il top in termini di componenti ma anche chi vuole spendere meno senza rinunciare ad una bici con cui distinguersi dalla massa.
La consegna della Oro avviene in 60-90 giorni dall’ordine.

Credit photo in action – @gianlucamuratore_ph


Scheda Tecnica HERSH Oro
Gruppo: Shimano Dura Ace Di2 2x12v, corone 50-34, pignoni 11-34
Freni: Shimano Dura Ace Disc, rotore diametro 160 mm anteriore e 140 mm posteriore
Cockpit: Manubrio e attacco integrati in fibra di carbonio monoscocca, Hersh carbon, larghezza 400 mm e lunghezza 120 mm
Reggisella: Hersh carbon dedicato
Sella: San Marco Aspide carbon FX
Ruote: Fulcrum Speed 42, profilo 42 mm, canale interno 23 mm
Pneumatici: Vittoria Rubino Pro graphene 2.0 700x25c
Colorazione: gold/carbon glossy
Peso rilevato: 7,1 kg senza pedali
Prezzo: 9.890 euro
 



Nelle foto:
* casco HJC Furion 3 (test in corso)
OAKLEY Aro3 Sutro

 


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