Pubblicato il 29/08/2023
JULBO Sprint e Density: casco e occhiali en pendant
Julbo è un’azienda francese famosa per gli occhiali, la cui storia parte dal lontano 1888, anno in cui venne fondata da Jules Baud. All'inizio del Novecento, per soddisfare la richiesta di alcuni cercatori di cristalli, originari di Chamonix, che volevano proteggere i loro occhi in montagna, Jules crea i primi occhiali "Cristalliers", segnando così l'inizio dell'ottica solare Julbo. Dai primi anni Duemila Julbo ha puntato forte sullo sport, progettando e realizzando occhiali e lenti per svariate discipline, accomunati dalla continua innovazione. Dal 2010, grazie al programma RX, realizza lenti da sole con correzione.
Chi va in bici conosce Julbo come leader in ambito occhiali da sole, soprattutto sportivi, appunto, che siano per alpinismo, sci o ciclismo. La novità di quest’anno è che l’azienda transalpina ha presentato una linea di caschi per la bici, realizzati e testati in collaborazione con il Team Groupama-FDJ. I modelli sono due, Fast Lane e Sprint, entrambi proposti anche nella versione Groupama-FDJ, blu scuro dominante abbinato a grafiche e loghi rossi e bianchi.
Fast Lane è il modello più ventilato e leggero, caratterizzato da ben 20 prese d’aria e ideale per il caldo e le salite. Sprint è il casco aero, pensato per la velocità e l’aerodinamicità, ed è il protagonista della nostra prova.
Come da titolo, en pendant con Sprint abbiamo testato gli occhiali Julbo Density, dalle linee moderne con lente grande ed avvolgente. Nello specifico e per la precisione, si tratta della monolente Reactiv Light Amplifier di categoria 1-3, che unisce le qualità di visione tipiche di Julbo all’ampia protezione richiesta durante le nostre uscite in bici.
Di seguito le nostre considerazioni dopo più di un mese di utilizzo della coppia Julbo.
JULBO Sprint – il casco
La scelta del nome, Sprint, dichiara subito l’ambito di azione di questo casco, pensato soprattutto per la velocità. La struttura è muscolosa e l’aspetto estetico è decisamente aggressivo ed appagante.
Le finiture e la colorazione nero opaco con inserti bianchi lucidi non mostra alcuna sbavatura o imperfezione. La calotta esterna è in policarbonato, unita tramite saldatura in-mold allo strato interno in polistirene espanso sinterizzato (EPS).
Una volta indossato il casco, l’estensione della copertura risulta abbondante sia sulla fronte che sui lati.
L’aerodinamica influenza notevolmente il look di questo casco. La forma e le prese d’aria sono state messe a punto grazie ad uno studio in collaborazione con gli atleti del Team Groupama-FDJ, tramite simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale) e test in galleria del vento. Lo scopo è stato ridurre la resistenza aerodinamica, ma anche ottimizzare la funzionalità delle aperture, tre ampie frontali ed una superiore che catturano l’aria fresca e tre nella zona posteriore che convogliano all’esterno umidità e calore.
Verso i 35 km/h si percepisce l’aria sopra la testa che entra dalla presa superiore del casco e viene canalizzata verso le aperture posteriori. I pad e la sagomatura interna creano sei canali d’aerazione.
La zona anteriore inferiore, in corrispondenza di fronte e tempie, non è dotata di feritoie e perciò gode di ventilazione minore.
Grazie al sistema Full Adjustable Fit la calzata è precisa e comoda ed il casco resta saldo nella posizione voluta. La regolazione micrometrica è affidata alla rotella posteriore che permette una modulazione fine del serraggio con la classica rotazione in senso orario o antiorario, comoda da azionare anche con una sola mano durante la pedalata.
L’archetto interno comandato dalla rotella percorre tutta la circonferenza della testa, permettendo la distribuzione uniforme delle pressioni, con un fitting comodo e allo stesso tempo leggero sulla pelle.
Proprio queste parti plastiche, e lo spessore di EPS nella calotta interna, penalizzano il peso, 273 g in taglia L (58-62 cm) rilevati direttamente da noi. Non si tratta certo di un valore scandaloso, ma resta comunque di poco superiore ai modelli aero di fascia elevata dei competitor. Durante le nostre uscite, tuttavia, questo aspetto non è stato per nulla penalizzante, infatti Sprint si percepisce stabile e leggero sulla testa.
Per quanto riguarda la vestibilità, la tenuta sulla nuca e in prossimità del sottogola è davvero ottima, mentre è un po’ più lasca davanti, nella zona della fronte. Considerato che lo spazio tra occhiali e casco è ridotto, in caso di buche o vibrazioni accentuate si potrebbe creare interferenza tra casco e occhiali. Resta pur sempre la possibilità di regolare l’altezza del sistema di ritenzione per mitigare questo effetto.
Argomento taglia, noi abbiamo optato per la L (58-62 cm), ma dopo aver provato lo Sprint avremmo potuto osare la taglia M, data la calzata lievemente più abbondante della media.
L’imbottitura interna Coolmax Comfort, rimovibile e lavabile, è composta da 4 pad che corrono longitudinali sopra la testa e da uno nella zona frontale e delle tempie. Questi inserti non creano alcuna pressione fastidiosa durante l’azione, anche dopo svariate ore, ma lo spessore è più abbondante rispetto ad altri modelli, con ripercussioni sulla traspirabilità. Ci vuole un po’ di pazienza per l’asciugatura.
Le nostre uscite hanno avuto durata massima di 5 ore, con temperature variabili tra 17 e 35 gradi. Avvicinandosi ai 27-28 gradi, la parte superiore del casco non proprio sottile, la colorazione nera e i pad tendono a scaldare un po’, ma d’altra parte non si può pretendere di avere un casco che non faccia sudare quando si gocciola anche da fermi giù dalla bici.
Il sistema di regolazione del cinturino, Large Divider Strap, è dotato di divisori sotto le orecchie a creare la classica V, per evitare lo sfregamento con le orecchie appunto e per mantenere il tessuto aderente al viso. Questo sistema è leggermente regolabile in altezza, opportunità molto ben accetta e non più così frequente sui caschi moderni. Il cinghietto Xtra-lite ha la classica regolazione laterale, funzionale e molto facile da settare. Da sottolineare un importante aspetto estetico ed igienico: il cinturino nero non risente del fastidioso effetto alone bianco lasciato dal sudore evaporato.
In discesa ad alte velocità, nonostante la ventilazione abbondante, Sprint ha una calzata ben salda, senza risentire di sensibili spostamenti, vibrazioni e nemmeno particolari fruscii.
La sagomatura frontale ci è parsa troppo generosa, infatti in posizione protesa con le mani in presa bassa sul manubrio invade la visibilità frontale e occorre alzare leggermente un po’ di più la testa per dirigere lo sguardo in avanti. Per ovviare a questo effetto penalizzante per il campo visivo si potrebbe smussare la forma del bordo frontale.
Il prezzo è sicuramente un punto di forza dello Julbo Sprint, 149,90 euro per la colorazione in prova, come detto nero opaco con grafiche e loghi in un bel contrasto bianco lucido. Per il casco nella colorazione Groupama-FDJ sono necessari 159,90 euro. Purtroppo, queste sono le uniche due configurazioni a catalogo Julbo. Sarebbe bello trovare almeno un’ulteriore versione con livrea bianca.
Come nota finale, aggiungiamo che Julbo non prevede modelli di caschi dotati di sistemi di protezione dagli impatti rotazionali (tipo Mips).
Credit photo in action – Gianluca Muratore
+ linea filante
+ prezzo
- ritenzione frontale
- peso
Scheda Tecnica JULBO Sprint
Peso rilevato da noi: 273 g in taglia L
Taglie disponibili: M (54-58 cm) e L (58-62 cm)
Colori disponibili: nero opaco con grafiche e loghi bianco lucido e livrea Groupama-FDJ
Prezzo: 149,90 euro (159,90 euro per la colorazione Groupama-FDJ)
Link: Sito web Julbo Sprint
JULBO Density – gli occhiali
In abbinamento al casco Sprint abbiamo avuto la possibilità di testare gli occhiali Julbo Density, specifici per il ciclismo, leggeri e con un’ampia lente come da trend attuale.
Come il casco Sprint, anche i Density sono utilizzati dagli atleti del team Groupama-FDJ.
La montatura, presente solo nella zona superiore degli occhiali, è realizzata in Rilsan, un poliammide bio-based derivato dalla lavorazione dell'olio di ricino. Questo materiale ha un'elevata resistenza alle abrasioni e agli agenti chimici. Inoltre, altra caratteristica di grande rilievo è che il Rilsan non sprigiona alcun elemento inquinante o tossico. Può quindi essere considerato a tutti gli effetti un materiale biosostenibile. Il colore della montatura dei Density protagonisti della nostra prova è grigio traslucido, blu e viola iridescente.
Le aste Grip Tech sono in materiale morbido soft touch e presentano una zigrinatura verticale che garantisce la tenuta senza fastidi per i capelli o la pelle. Non abbiamo riscontrato alcun problema di stabilità, sia contatto diretto della testa sia indossando gli occhiali sopra i cinghietti del casco.
Gli ultimi due centimetri all’estremità delle aste sono flessibili e CustomFIT, personalizzabili sia in orizzontale che in verticale. La tenuta è costante, senza necessità di regolare ad ogni uscita.
In corrispondenza del ponte è presente un rinforzo che accoglie il nasello Grip Nose in morbida gomma antiscivolo. Volendo pignoleggiare dobbiamo riportare che il nasello non è regolabile, ma non abbiamo mai avuto problemi legati alla stabilità dei Density, rimasti sempre fermi e comodi anche dopo ore in sella e molto sudore. A dare una gran mano a questa qualità è il peso, 20 g alla nostra bilancia, davvero piuma.
La mezza montatura in Rilsan lascia libero il profilo inferiore della lente, rivelando una finitura estetica fresata che dà l’idea della cura e della qualità dei prodotti e delle lavorazioni Julbo.
Siamo dunque giunti al vero, straordinario plus degli occhiali Density, dotati nella versione in nostro possesso della lente fotocromatica Reactiv Light Amplifier. È avvolgente di grandi dimensioni per lasciare il massimo campo visivo possibile e di colore chiaro, cangiante giallo-rosa-oro a seconda dell’inclinazione alla luce.
Il filtro è di categoria 1-3, amplifica la luminosità ed è molto versatile, adatto per le varie condizioni che affrontiamo durante le uscite in bici road, gravel o mtb.
Ricordiamo che la norma europea EN ISO 12312 prevede la classificazione dell’ottica in base alla percentuale crescente di luce filtrata. La categoria 0 lascia passare 80-100% di luce che attraversa la lente, 43-79% per la categoria 1, 18-42% la categoria 2, 8-17% la categoria 3 e infine 3-7% la categoria 4. Più questo tasso di trasmissione è basso, più la lente è scura, meno quantità di luce arrivare agli occhi.
La lente Reactiv Light Amplifier, nello specifico, ha un indice di trasmissione dello spettro di luce visibile VLT 17%-75%, diventa più scura o più chiara in base all'intensità luminosa adattandosi ad ogni momento della nostra uscita in bici, a qualsiasi temperatura (Tecnologia Non Temperature Sensitive).
La velocità di transizione dalla tinta chiara alla scura è molto rapida, a vantaggio della visibilità e dunque della sicurezza in caso, ad esempio, di attraversamento di gallerie e sottopassi o di ingresso in un bosco in caso di utilizzo in mtb. Essendo la lente quasi trasparente, non nascondiamo che prima di provarli avevamo qualche dubbio in merito all’efficacia di smorzamento della luminosità, ma ci siamo dovuti ricredere poiché non abbiamo sofferto alcun problema, apprezzando la visibilità sempre ottima e nitida.
La lente Reactiv è realizzata in Trivex, brevettato dall’azienda americana PPG, una delle maggiori compagnie chimiche che produce materiali per lenti. Trivex è attualmente il materiale più leggero con cui si producono lenti ottiche, inoltre protegge dai raggi UV senza necessità di rivestimenti aggiuntivi. Rispetto al più tradizionale e conosciuto policarbonato ha maggiore valore di Abbe (45) che gli permette di avere delle proprietà ottiche decisamente superiori, comparabili all’occhio umano che ha un valore di Abbe di 45-50. In sostanza, evita le fastidiose aberrazioni cromatiche, lasciando i colori ed i contrasti più nitidi, vicini alle reali tonalità. Tutte queste qualità fanno sì che il Trivex sia un materiale di fascia altissima e, dunque, più costoso del policarbonato.
Sulle strade trafficate percorse, abbiamo notevolmente apprezzato anche la distorsione impercettibile lungo tutta l’estensione della lente, che beneficia anche di un reale campo visivo alle estremità grazie all’assenza della montatura completa, utilissimo sia su strada che in off road.
La lente ha un’apertura centrale nella zona superiore, Front Venting, per aumentare l’aerazione ed evitare l’appannamento. Lato interno si ha un trattamento antiappannamento che fa il suo dovere anche in questo periodo di calura estrema. Abbiamo riscontrato la tendenza dell’ampia lente a “raccogliere” le gocce di sudore, anche se meno rispetto ai modelli di altri marchi.
Lato esterno è stata effettuato un trattamento oleorepellente per prevenire la formazione di macchie, e facilitare lo scivolamento di eventuali gocce, anche quando ci si spruzza con la borraccia o si suda copiosamente in queste settimane estive.
Infine, il prezzo, con un listino di 214,90 euro questi Julbo Density con lente Reactiv Light Amplifier non sono economici, ma stiamo parlando di un livello davvero elevato, anche rispetto a prodotti di altri marchi, magari più decantati…
Julbo dà la possibilità di avere gli occhiali Density con lenti graduate ed equipaggiate con Spectron in policarbonato.
Inoltre, a catalogo è prevista un’ampia scelta di colorazioni della montatura e di tipologia e colorazione della lente.
Credit photo in action – Gianluca Muratore
+ ottica nitida e versatilità di utilizzo
+ ampia copertura
- nasello non regolabile
- tendenza dell’ampia lente a “raccogliere” all’interno le gocce di sudore
Scheda Tecnica JULBO Density Reactiv Light Amplifier
Materiale montatura: Rilsan
Colorazione: grigio traslucido/blu-viola iridescente
Altezza della Lente: 59 mm
Scarto: 15 mm
Lunghezza delle aste: 138 mm
Dimensione dell'obiettivo: 135 mm
Materiale lente: Trivex
Colore lente Reactiv Light Amplifier: giallo-rosa-oro
Protezione solare: fotocromatica 1-3
VLT (trasmissione dello spettro di luce visibile): 17% - 75%
Peso rilevato da noi: 20 g
Prezzo: 214,90 euro
Link: Sito web Julbo Density
CONCLUSIONI
Il casco Julbo Sprint e gli occhiali Density formano una coppia azzeccata per l’utilizzo in bici. È giusto ammettere che acquistarli insieme vuol dire sborsare una cifra considerevole, ma non indecente se confrontata con modelli di questo livello.
Sprint è un casco da competizione che offre un rapporto qualità/prezzo difficilmente trovabile sul mercato. Il design è curato, pulito e senza fronzoli. È ideale per chi vuole un casco aero di livello senza spendere una fortuna ed è disposto a fare a meno di qualche dettaglio che farebbe lievitare il prezzo. Occorre prestare attenzione alla regolazione della culla posteriore per evitare interferenza con gli occhiali, considerato che lo spazio tra montatura e parte inferiore del casco è ridotto. Non abbiamo notato nessuno sfregamento tra l’archetto del sistema di ritenzione e le aste degli occhiali.
Gli occhiali Julbo Density sono leggeri e garantiscono una visione panoramica nitida e dai contrasti sempre sinceri. La lente Light Amplifier di categoria 1-3 consente di avere un unico prodotto per qualsiasi condizione di luminosità, ideale per il ciclismo, che sia in strada o offroad. Attenzione se avete l’abitudine di incastrare le astine degli occhiali nelle feritoie frontali del casco quando non li indossate perché sì sono abbastanza stabili, ma non fermissimi.
Entrambi i prodotti Julbo testati sono acquistabili direttamente sul sito dell’azienda francese.
Info:
Credit photo in action – Gianluca Muratore
Nelle foto:
* completo Dama Sportswear OPL-RC
Le precedenti prove casco e occhiali:
