Pubblicato il 06/02/2021
GIANT Revolt Advanced 0 – vai col gravel
Il gravel non può più essere relegato a semplice moda o segmento di nicchia, tant’è che ormai tutti i brand hanno inserito nel proprio catalogo modelli specifici, e anzi sono nate addirittura aziende che producono unicamente bici di questa tipologia.
Nelle nostre uscite, sia road che mtb ci imbattiamo sempre più spesso in ciclisti in sella alle gravel bike. Ormai è un movimento vero e proprio, appassionati che vogliono vivere la bici in modo leggero, libero, che non vuol dire senza far fatica o trascurando il desiderio di migliorarsi.
È un modo diverso, magari alla ricerca di maggiore sicurezza dato che si pedala su strade poco trafficate, è uno stile che ricerca paesaggi, contatto con la natura, scoperta di nuovi percorsi, insomma, il piacere di pedalare più simile a quello che provavamo quando ci siamo innamorati della bici da bambini.
Alla diffusione della disciplina ha contribuito nell’ultimo anno anche il desiderio di libertà e di sport all’aria aperta conseguente alla pandemia da Covid. Le gravel bike fanno sì che l’uscita in bici diventi un’esperienza, un divertimento che non si ferma dove finisce l’asfalto.
Il maggiore produttore mondiale di bici non poteva che mettere in catalogo una bici dedicata, Giant Revolt Advanced 0, che rispecchiasse la tecnologia e la qualità sempre ricercate dal marchio taiwanese.
Questo modello gravel è stato presentato per la prima volta nel 2018 e si è imposto presto come una delle bici più apprezzate, e dunque vendute, nel mondo della ghiaia. La versione Advanced 0 è equipaggiata con il nuovo gruppo Shimano GRX specifico per il gravel e monta componenti che la sparano direttamente al top della gamma.
Il telaio è disponibile unicamente per freni a disco flat mount e consente di adottare pneumatici con sezioni generose, per garantire performance e sicurezza su qualsiasi terreno, o quasi.
La fibra di carbonio utilizzata per produrre il telaio è ad alte prestazioni, con un elevato rapporto rigidità/peso e viene realizzata direttamente nello stabilimento Giant. L’azienda definisce questo processo di fabbricazione Advanced Composite Technology, da cui deriva appunto l’”Advanced” nella dicitura del modello Revolt in prova.
La resina utilizzata, High Performance Formula, consente di minimizzare i vuoti per avere meno bolle e mantenere la resistenza voluta, e viene addizionata con particelle che aiutano ad assorbire le vibrazioni provenienti dal fondo stradale.
La tecnica di costruzione brevettata è monoscocca modificata, infatti il triangolo anteriore è un unico pezzo continuo, che viene poi assemblato ai foderi verticali e orizzontali. La tecnologia Giant permette di eliminare il foglio composito più esterno, così da garantire le qualità di guida, la resistenza e la rigidità, ma senza aggravio di peso.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico, ed in particolare le geometrie, la Revolt ha il tubo superiore decisamente inclinato verso il basso (sloping), così che i triangoli anteriore e posteriore siano ridotti e diano leggerezza e rigidità. La sezione del tubo è rastremata scorrendo dalla giunzione del tubo sterzo verso il collegamento con il tubo sella. Oltre al già citato tubo orizzontale, notiamo i foderi posteriori ribassati ed il frontale alto.
Per la taglia M in prova, il reach misura 381 mm mentre lo stack è di 572 mm. Il telaio è dunque espressamente progettato per offrire un assetto endurance e garantire manovrabilità, agilità e controllo ottimali grazie al carro posteriore accorciato (425 mm in taglia M).
L’evidente tubo obliquo (Megadrive) ha sezione rettangolare per precisione di sterzata e rigidità ai massimi livelli, contenendo il peso. Nel lato inferiore, più esposto a sporco e urti con la ghiaia, è rivestito con la protezione gommata X-Defender.
La scatola del movimento centrale, Powercore da 86 mm (BB86), è sovradimensionata. Questo accorgimento, sommato ai foderi asimmetrici, permette una maggiore rigidità dal lato trasmissione e stabilità sul lato opposto.
Infine, sono previsti sistemi di montaggio smart per portapacchi, parafanghi ed altri accessori che possono tornare utili anche per brevi scorribande bikepacking.
La forcella è realizzata con lo stesso materiale composito del telaio e si innesta con il tubo di sterzo conico OverDrive (1 1/4 "inferiore e 1 1/8" superiore), ancora una volta per smorzare i colpi e le vibrazioni che caratterizzano i percorsi gravel, permettendo una rigidità di sterzata ottimale anche montando pneumatici fino a 45c con ruote 700c e 50c con ruote 650b.
Le innovazioni di Giant non sono finite. Il reggisella D-Fuse, infatti, ha sezione a D per offrire un certo grado di flessibilità (12 mm) senza penalizzare la rigidità. La tecnologia D-fuse di derivazione ciclocross, estesa anche al manubrio Contact XR, consente di smorzare le vibrazioni, dando un grosso contributo alla fluidità della guida ed alla sicurezza. Il manubrio Contact XR D-Fuse ha i due lati della barra arretrati di 5 gradi, a ricordare le ali di un aereo.TEST
La Giant Revolt Advanced 0, colorazione Balsam Green, è montata con il gruppo Shimano GRX RX-810, con guarnitura doppia 31/48 e pacco pignoni 11-34. L’impianto frenanate idraulico, della stessa linea Shimano GRX RX-810, è dotato di rotori di diametro 160 mm sia anteriore che posteriore.
I componenti principali sono tutti a marchio Giant: manubrio Giant Contact XR D-Fuse (larghezza 440 mm) con attacco Giant Contact 8° (90 mm) e sella Giant Approach montata su reggisella Giant D-Fuse. I cerchi Giant CXR-2 sono in carbonio con profilo di 35 mm e le coperture Maxxis Velocità hanno larghezza di 40 mm. Il peso rilevato è 9,1 kg con pedali Shimano SPD, un valore abbastanza contenuto per una bici gravel.
Alla vista, la Revolt Advanced colpisce soprattutto per i profili marcati delle tubazioni e gli innesti oversize. L’evidente sloping del tubo orizzontale permette un dislivello sella/manubrio accentuato, per un bel impatto estetico che non è così comune da trovare nei modelli gravel. Il carro posteriore ha innesto ribassato nel tubo sella e l’occhio più attento nota l’asimmetria dei foderi orizzontali, che c’è ma non è così pronunciata. La forcella a foderi dritti ci lascia aspettaative elevate in merito alle qualità di direzionalità e precisione della guida.
I tubi dei freni idraulici ed i cavi del cambio passaggio nel telaio, per accentuare la pulizia della linea della Revolt. L’estetica è impreziosita anche dalla vite del collarino reggisella a scomparsa e dalle finiture senza sbavature, tipiche delle bici Giant. Infine, la colorazione Balsam Green è molto essenziale ed appare un po’ troppo sobria, seriosa.
La nostra prova si è svolta nei mesi invernali, dicembre e gennaio, con clima sostanzialmente asciutto e qualche uscita bagnata e addirittura innevata. I percorsi affrontati hanno spaziato da quelli ideali per la Revolt, asfalto e sterrato battuto, senza risparmiare puntate su tracciati più da mtb.
Prima di pedalare, ci aspettiamo una bici reattiva, considerando il carro corto (42,5 cm), ma soprattutto il tubo di sterzo conico, la scatola movimento centrale generosa ed i perni passanti (12×142 posteriore e 12×100 anteriore).
Per la comodità e la guidabilità ci affidiamo all’assetto abbastanza alto (tubo di sterzo da 150 mm), mentre l’angolo del piantone a 73,5 gradi e quello dello sterzo di 70,5 gradi ci suggeriscono che l’attenzione di Giant si è focalizzata anche sulla stabilità e precisione di virata.
Saltati in sella, la postura simile ad una bici road ci mette a nostro agio, ed è ancor più confortevole grazie al manubrio con backsweep di 5 gradi abbinato all’attacco da 90 mm. Per le nostre misure, forse si poteva “osare” anche un 100 mm.
Sotto le ruote in carbonio l’asfalto scorre veloce, ma è nei tratti sterrati pianeggianti che il comportamento della Giant Revolt Advanced 0 è davvero gratificante, permettendo velocità di crociera anche superiori ai 30 km/h senza eccessivi affanni. Le gomme gonfiate a 4 bar, i foderi obliqui sfinati e squadrati, ed il reggisella D-Fuse smorzano bene le vibrazioni che arrivano inevitabilmente dal terreno sconnesso.
Il manubrio Giant Contact XR D-Fuse in alluminio offre un’ottima presa e fa sì che le leve dei freni siano comodamente impugnabili ed azionabili. L’ergonomia dei comandi GRX è ottima e la cambiata è rapida come da copione per Shimano.
Nonostante l’agilità e la scorrevolezza, la Giant Revolt Advanced 0 è versatile, e si presta ad un pubblico che ricerca un impiego anche più ampio. Sicura, stabile e comoda per le pedalate quotidiane o il viaggio bikepacking breve. Equilibrata e pronta a scatenarsi per l’uso gravel più spinto, grazie alla reattività del telaio e alle geometrie bilanciate che consentono di sfogarsi anche oltre l’asfalto.
In salita l’ampia scelta di rapporti ci consete di inerpicarci senza dover avere per forza una gamba stratosferica, e soprattutto su strada ci si può alzare sui pedali per rilanciare il ritmo come su una bici da corsa. Le gomme Maxxis Velocita da 40 mm hanno il battistrada praticamente slick, privilegiando la scorrevolezza. Su sterrato occorre spesso procedere in spinta, seduti, per far fronte alla scarsa aderenza e per compensare la mancanza di artigli delle coperture.
Ancora una volta apprezziamo il manubrio Contact XR D-Fuse soprattutto per l’arretramento e la barra appiattita, che supporta al meglio la presa e la trazione delle braccia, facilitando l’assetto in avanti e la posizione in punta di sella. Anche in questa situazione, con pendenze in doppia cifra, l’anteriore mantiene l’aderenza al fondo, senza mostrare la tendenza ad impennare.
Ottimo anche il comportamento sui percorsi mossi, con frequenti cambi di pendenza e di fondo. Il cambio Shimano GRX permette di cavarsela in ogni situazione, sia che si voglia forzare oppure procedere con tranquilllità. L’assenza di rumorini e scricchiolii provenienti dal movimento centrale e dal reggisella è una nota di merito particolarmente apprezzata.
Quando il tracciato volge in discesa, mettiamo le mani in presa bassa così da poter pinzare in modo più deciso con i potenti freni a disco, mantenendo agevolmente il controllo della Revolt. Il feeling su asfalto è davvero buono, paragonabile a quello che si ha su una bici da corsa endurance.
Anche nei tratti in offroad tranquillo, scegliendo le traiettorie in anticipo e leggendo le insidie del fondo, la guidabilità si mantiene di livello. Certo, lo sterzo alto non facilita le pieghe esasperate, ma non è il target di una gravel. Su fondi più tecnici le gomme Maxxis sembrano un po’ risicate ed invitano alla prudenza. Ma il telaio garantisce un buon assorbimento delle vibrazioni ed i freni a disco Shimano da 160 mm di diametro trasmettono sempre sicurezza e modulabilità.
Le ruote in carbonio Giant CXR-2 con profilo da 35 mm trasmettono innanzitutto un bell’impatto estetico. Per quanto riguarda le prestazioni, poi, nulla da eccepire in termini di scorrevolezza e reattività. Poter montare pneumatici tubeless migliora sicuramente comfort e grip, a patto di scegliere le coperture adatte al terreno che si vuole affrontare.
Il cambio Shimano GRX 810 è stato progettato in modo specifico per il gravel, e si vede. La doppia corona è l'opzione migliore per una bici versatile e l’affidabilità è ai massimi livelli, anche quando osiamo cambiate ruvide o incroci forzati tra corone e pignoni. Il deragliatore posteriore ha la frizione che impedisce alla gabbia di oscillare verso l’anteriore, contenendo i rimbalzi della catena.
Le leve rivolte verso l’interno del manubrio offorno una bella sicurezza in presa ed un’elevata guidabilità anche su fondo sconnesso. L’ergonomia consente inoltre un’ottima posizione raccolta di medio e indice quando si spinge per far salire la velocità cercando un assetto più aerodinamico.
Un ultimo plus del gruppo GRX è la possibilità di combinazioni con i componenti dei gruppi strada e mtb di Shimano.
Il telaio prevede attacchi per montare parafanghi (anteriore e posteriore) o supporti per le borse, come ad esempio le asole mascherate sugli steli della forcella. Non c'è tuttavia la possibilità di montare borse sul tubo orizzontale, né sono previste filettature sugli steli obliqui. Tuttavia Giant ha in catalogo una gamma di borse a strappo dedicata agli amanti del bikepacking.
Al di sotto del tubo obliquo sono visibili le viti per un eventuale terzo portaborraccia.CONCLUSIONI
La Giant Revolt Advanced 0 dà il meglio di sé su sterrato battuto (e asciutto), asfalto e strade bianche, perché predilige la percorrenza.
Il telaio Advanced-Grade Composite e l’allestimento premium la rendono stuzzicante anche come bici da strada endurance, semplicemente dotandola di ruote dedicate all’asfalto.
È senza dubbio un mezzo vivace, una gravel con l’anima corsaiola, pronta ad assecondare chi vuole andare lontano, e ci vuole andare veloce. Ma sa essere comoda ed efficiente anche per chi ricerca il piacere di pedalare in modo più slow, per turismo o per l’utilizzo quotidiano.
Il prezzo di 3.799 euro, ancora umano, è davvero interessante per il livello della bici e dei componenti. Giant ha comunque una gamma Revolt Advanced in grado di soddisfare anche chi ha un budget più limitato, partendo dai 2.249 euro della Revolt Advanced 3…
+ versatilità
+ familiarità di guida
+ ottimo allestimento per uno straordinario rapporto qualità/prezzo
- colorazione un po’ sobria/anonima
- per il bikepacking più spinto occorre orientarsi su borse con attacchi velcro
Scheda Tecnica GIANT Revolt Advanced 0
Telaio: Advanced-Grade Composite, 12x142 mm perno passante, disc
Taglia: M, reach 381 mm, stack 572 mm
Forcella: Advanced-Grade Composite, 12 mm perno passante, disc
Manubrio: Giant Contact XR D-Fuse
Attacco: Giant Contact 8°
Reggisella: Giant D-Fuse
Sella: Giant Approach
Gruppo: Shimano GRX RX-810
Guarnitura: 31/48
Pignoni 11x34
Freni: Shimano GRX RX-810 hydraulic (rotori Ø 160 mm)
Cerchi: Giant CXR-2 Carbon Disc, 35 mm
Coperture: Maxxis Velocità 700x40c
Colorazione: Balsam Green
Peso rilevato: 9,1 kg con pedali (taglia M)
Taglie disponibili: XS, S, M, L
Prezzo al pubblico: 3.799 euro
Nelle foto compare:
* scarpe fi'zi:k Terra Artica X2
