Pubblicato il 04/01/2022
MERIDA Reacto – il test
La Reacto è la bici da strada più appariscente e race oriented del marchio Merida, fin dalla sua prima presentazione nel 2011. Questo modello aero, progettato in Germania, è giunto alla quarta generazione. Merida non ha stravolto la versione precedente, ma l’ha rinnovata ed innovata per renderla più leggera e versatile, mantenendo le qualità di rigidità e aerodinamica.
La linea complessiva della bici è pulita e filante, merito delle soluzioni adottate per ottimizzare l’aerodinamica, in particolare del passaggio cavi completamente integrato. Per quanto riguarda i profili dei tubi e le geometrie, lo studio tramite software di analisi fluidodinamica computazionale (CFD) e i test in galleria del vento hanno migliorato i flussi che investono la Reacto ed il “suo” ciclista, in modo da ridurre al minimo la resistenza all’aria.
Le sezioni hanno profili alari troncati, differenti per ogni tubo. Il Naca (National Advisory Committee for Aeronautics) fastback profile è a goccia e tronco dietro, in modo che i flussi seguano la sagoma del tubo come se ci fosse la parte posteriore: ecco che allora il comportamento aerodinamico è ottimizzato contenendo il peso.
La realizzazione dei tubi avviene tramite la tecnologia produttiva AWS (Anti Wrinkle System) in cui si utilizza una sacca gonfiabile per evitare grinze all’interno del tubo ed avere elementi più leggeri, rigidi e resistenti data l’assenza di difetti.
Le fibre di carbonio Merida sono unite tramite Nano Matrix Carbon, la resina è arricchita da nano particelle che sono in grado d’incrementare la resistenza agli urti del telaio fino al 40% in più.
Gli spazi tra le tubazioni, in particolare steli forcella e foderi posteriori, sono sì studiati per ottimizzare lo scorrere dei flussi d’aria, ma consentono di montare pneumatici di sezione fino a 30 mm per aumentare il comfort.
La Reacto è dotata di alette in alluminio montate sotto le pinze dei freni, sia anteriore che posteriore, per dissipare il calore derivante dalla frenata. In base ai test condotti da Merida, i disc cooler riducono le temperature fino al 35%, migliorando notevolmente i tempi di raffreddamento e le prestazioni di frenata, soprattutto nelle discese lunghe quando si sta molto con le leve tirate.
I tecnici Merida, inoltre, hanno incrociato gli studi sull’aerodinamica con quelli ergonomici per realizzare una bici che sia ottimale nel suo insieme, comprendendo cioè anche il ciclista.
La testa Flip Flop del reggisella permette di regolare la seduta, ottimizzando gli angoli di assetto in base alle proprie preferenze di comfort e posizione più o meno compatta o allungata.
Come già anticipato, i cavi della Reacto sono instradati all’interno della bici con sistema Internal Cable Routing che prevede smussi per evitare frizioni o pieghe non volute e dannose per il corretto funzionamento di freni e cambio. Un enorme contributo a pulizia della linea e funzionalità è fornito dalla combinazione manubrio/attacco integrati Vision Metron 5D ACR e dal tubo sterzo maggiorato e conico con cuscinetti superiori da 11/8” e inferiore 11/4” e 11/2”. Questa soluzione offre inoltre rigidità e maggiore precisione in sterzata.
Merida Reacto è stata premiata nel 2021 con il Design Innovation Award, a riconferma del riconoscimento ottenuto già nel 2018, grazie alle qualità di rigidità e maneggevolezza unite alle prestazioni aerodinamiche e di velocità.
L’azienda di Taiwan è uno dei più grandi produttori mondiali di biciclette ed è partner del Team UCI World Tour Bahrain Victorious di Damiano Caruso e Sonny Colbrelli.
Proprio le straordinarie vittorie di Colbrelli nel 2021, tra cui ricordiamo il Campionato Europeo di Trento e la Parigi Roubaix, sono state ottenute in sella alla Reacto ed hanno contribuito notevolmente ad accrescere la fama e l’appeal di questo modello.
Merida Reacto IV è disponibile solo con freni a disco, con telaio in carbonio CF5 o CF3, che si differenziano per grado e layup delle fibre di carbonio.
TEST MERIDA Reacto 8000-E
La versione MERIDA Reacto 8000-E è il top di gamma ed è composta dal telaio Reacto CF5 in colorazione abbinata nera opaca e nera lucida con Gruppo Shimano Ultegra Di2, guarnitura 52-36 e pacco pignoni 11-30.
I freni a disco idraulici sono Shimano Ultegra con rotori dello stesso diametro 160 mm sia all’anteriore sia al posteriore.
Piega manubrio e attacco integrati sono Vision Metron 5D ACR nella colorazione carbonio opaco, abbinati alla serie sterzo FSA ACR.
I cerchi Reynolds AR58 DB ad alto profilo 58 mm e perni passanti 100x12 mm anteriore e 142x12 mm posteriore montano copertoni Continental Grand Sport Race 700x25C.
La sella è la Prologo Scratch M5.
Il peso dichiarato da Merida per il telaio in taglia M è 965 g. Il peso rilevato da noi per la bici completa, sempre in taglia M e senza pedali, è di 7,9 kg. Un valore di tutto rispetto per una bici aero disc.
Il prezzo della Merida Reacto in questo allestimento è di 7.150 euro. Anche se non adotta componenti al vertice di gamma in ogni comparto rappresenta una buonissima soluzione in termini di estetica e, come vedremo, performance.
L’occhio vuole la sua parte e la Reacto sa decisamente il fatto suo: passaggio interno dei cavi e manubrio integrato Vision Metron 5D ACR per una pulizia estrema della linea, ruote Reynolds AR58 ad alto profilo, tubi a goccia, chiusura reggisella a scomparsa, reggisella S-Flex dalla forma aero e, infine, colorazione total black.
Le geometrie sono da bici aero da gara, invariate rispetto alla precedente versione Reacto III. In taglia M, angolo sterzo e angolo piantone sono entrambi da 73,5°. Il reach è di 39,5 cm, mentre lo stack è di 55,7. Questi valori, insieme al tubo sterzo corto 14 cm sono la dichiarazione di Merida che la Reacto deve essere guidata con una posizione aggressiva e allungata sull’anteriore.
Carro posteriore e interasse sono compatti, rispettivamente 40,8 cm e 99 cm, a privilegiare reattività e maneggevolezza.
La geometria è dunque votata alla ricerca delle prestazioni e alla massima efficienza, grazie anche al massiccio movimento centrale PF86.
La Reacto “veste abbondante” e consigliamo a chi come noi è sempre a cavallo tra due taglie di optare per la più piccola.
La vista viene catturata anche dal reggisella S-Flex con inserto in elastomero che integra una luce posteriore grazie ad un incavo dedicato. Proprio questa soluzione consente una leggera flessione in modo da smorzare le vibrazioni e migliorare il comfort.
Assolutamente da rivedere, invece, la luce. Abbiamo riscontrato una luminosità decisamente debole, una tendenza a consumare eccessivamente la batteria AAA ed un tasto non proprio comodo da azionare soprattutto in questo periodo in cui si indossano i guanti invernali. Siamo certi comunque che Merida stia già pensando ad una soluzione con batteria ricaricabile ed una qualità superiore.
Il gruppo Shimano Ultegra Di2 si è confermato una delle scelte migliori in termini di rapporto qualità/prezzo anche in questo test e su tutti i percorsi affrontati. La configurazione dei rapporti con guarnitura 52-36 e pacco pignoni 11-30 garantisce una buona versatilità complessiva della Reacto.
Precisiamo che il telaio CF5 è compatibile solo con i gruppi elettronici, mentre le versioni CF3 consentono di montare elettronico o meccanico.
Veniamo alle nostre sensazioni durante i due mesi scarsi di utilizzo, con uscite di durata fino a 6 ore. Iniziamo con il dire che il comportamento della Reacto in salita ci ha sorpreso. In particolare, su pendenze pedalabili la bici è molto scorrevole ed efficace, ma anche affrontando strappi tosti e brevi la rigidità del telaio e del movimento centrale permettono di salire con soddisfazione, compensando il peso gioco forza non proprio piuma.
Come da attese, su salite lunghe e con pendenze sopra il 7-8%, la Reacto fa avvertire i suoi 7,9 kg, soprattutto al posteriore. In questi tratti, anche le ruote Reynolds AR58 ad alto profilo diventano impegnative, soprattutto in termini di peso e nei rilanci.
Chiaramente agendo in modo mirato su alcuni componenti e montando ruote con profilo più basso si guadagnerebbe facilmente quel mezzo chilo utile per affrontare percorsi dall’altimetria più impegnativa.
In salita abbiamo apprezzato l’ergonomia della barra orizzontale schiacciata del Vision Metron 5D ACR, che nel complesso si è dimostrato super rigido anche in fase di spinta e quando si dà di spalle sotto sforzo.
In discesa la Reacto non è accondiscendente, ma va condotta e governata con decisione. Il comparto all’avantreno, manubrio, forcella steli oversize e scatola sterzo, è rigido e stabile e trasmette un buon feeling in ingresso e conduzione di curva, con una discreta facilità nel piegare la bici e mantenere la traiettoria impostata.
In questo la Reacto è decisamente supportata dalle ruote Reynolds AR58 e dai copertoncini Continental Grand Sport Race, senza dubbio all’altezza del compito.
Se poi si volesse una sicurezza ancora maggiore, si possono montare gomme di sezione maggiore che consentono anche pressioni più basse.
Un cenno ai freni Shimano Ultegra, sempre pronti e ben modulabili che non hanno mai evidenziato stridii o sfregamenti. A nostro avviso al posteriore, anche un disco con diametro da 140 mm sarebbe andato benone.
Le geometrie e la rigidità di telaio e ruote danno alla Reacto quel carattere agile e brillante, ma anche un’ottima guidabilità e un comportamento sincero, sopra la media delle biciclette aerodinamiche.
In accelerazione, all’uscita di curva, la Reacto è diretta ed efficiente, consentendo di riprendere facilmente velocità.
È in pianura che la Merida Reacto si sente nel suo habitat, ed è qui che ci si accorge di quanto sia facile pedalarci in velocità, anche ai 40-45 km/h.
La rigidità complessiva è notevole, ma è là davanti che, ancora una volta, sorprende. Come per la discesa, le qualità di manubrio, forcella e scatola sterzo fanno la differenza e, insieme alla rigidità torsionale del movimento centrale PF86, fanno la gioia di chi ama le bici muscolose e di carattere.
Sia sul passo che in accelerazione la Reacto è silenziosissima, un sensuale fruscio nel vento. Nei rilanci spara via che è uno spettacolo grazie al carro corto e attacco ribassato, senza mostrare la minima flessione, mettendo in luce ancora una volta la bontà aerodinamica delle ruote Reynolds AR58.
Con questo profilo marcato occorre fare attenzione alle sbandate in caso di vento laterale o di sorpasso di mezzi pesanti.
Percorrendo asfalti rovinati, le vibrazioni si sentono. Ancora una volta, per chi volesse più comfort, consigliamo di montare pneumatici a sezione più generosa.
In presa bassa, il drop del cockpit Vision Metron 5D si è dimostrato comodo ed efficace nel mantenere la posizione protesa, offrendo una buona presa e facilità nel raggiungere le leve dei freni e i comandi del cambio Di2.CONCLUSIONI
La Merida Reacto 8000-E è una bici aero da gara, dall’aspetto veloce e che poi realmente va veloce.
La rigidità è la caratteristica principale, soprattutto all’avantreno, e la rende ideale per i percorsi dalle medie elevate o vallonati.
Il peso ed il prezzo di 7.150 euro la rendono una soluzione di sicura attrattiva, anche in relazione alla componentistica.
La Merida Reacto ha mostrato doti di guidabilità e versatilità non comuni per una bici aero.
Certo, vuole un assetto da gara, non proprio da tutti, ma è così che deve essere guidata.
Il comfort non è particolarmente penalizzato, ma nelle lunghe uscite ci vuole un fisico allenato per non risentire di fastidi a collo e spalle. Si può mitigare montando coperture da 28 o addirittura 30 mm.
+ veloce e rigida, soprattutto all’avantreno
+ estetica bellissima grazie anche all’elevato livello di integrazione
+ il comfort non è particolarmente sacrificato, per essere una bici decisamente corsaiola
- richiede abilità di guida evolute
- attenzione in caso di vento laterale
- la luce del reggisella non è ricaricabile tramite USB
Credit photo in action – Gianluca Muratore
SCHEDA TECNICA Merida Reacto 8000-E
Telaio: Reacto 8000e CF5 IV
Taglia: M
Colorazione: nero lucido/opaco (Glossy black/Matt black)
Gruppo: Shimano Ultegra Di2 11 v (52-36 e 11-30)
Freni: Shimano Ultegra hydraulic disc (diametro 160 mm anteriore e posteriore)
Ruote: Reynolds AR58 DB perni passanti 100x12 anteriore e 142x12 posteriore
Coperture: Continental Grand Sport Race Pure Grip Compound (25 mm)
Manubrio + attacco: Vision Metron 5D ACR integrated full carbon
Serie sterzo: FSA ACR
Reggisella: Merida Team CW carbon
Sella: Prologo Scratch M5 Tirox
Peso rilevato da noi: 7,9 kg (senza pedali)
Taglie disponibili: 6, da XXS (47) a XL (59)
Colorazioni disponibili: Glossy black/Matt black, Bahrain-McLaren Team Replica
Prezzo al pubblico: 7.150 euro
Info: Sito Merida Italy
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