TREK Madone SLR - CyclingON

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Pubblicato il 07/06/2021
TREK Madone SLR 7 Disc eTap – l’estasi della velocità
Dopo l’attesissima Emonda 2021, ecco la nuova Trek Madone SLR, il modello aero dell’azienda americana, proposta unicamente con freni a disco idraulici e realizzata con il più pregiato e performante carbonio OCLV 800, per ottenere un telaio aero ma leggero.
Abbiamo già presentato il progetto Trek che ha portato alla realizzazione di questa stratificazione delle fibre di carbonio in occasione del test Emonda SLR.
I tubi con profilo areo richiedono più materiale, quindi sono generalmente più pesanti dei tubi standard. Nello specifico, la nuova serie OCLV 800 è più robusta del 30% rispetto alle precedenti, ma mantiene le stesse caratteristiche di rigidità. Ecco perché in Trek hanno potuto utilizzare una quantità minore di materiale nelle zone più soggette a sollecitazione, realizzando profili aerodinamici senza aggravio di peso. Il solo telaio, infatti, è dimagrito di 80 grammi.
Lo studio della stratificazione OCLV 800 è durato più di due anni ed ha preso il via dalla modellizzazione computerizzata per studiare robustezza, peso e qualità di guida di ogni laminato. La gamma di stratificazioni è stata valutata dai prof del Team Trek-Segafredo che hanno fornito preziosissimi feedback in merito a rigidità, leggerezza e prestazioni.
TREK Madone SLR 7
La Trek Madone SLR è progettata per la velocità e la scorrevolezza, perciò tubi e forcella hanno profilo KVF (Kammtail Virtual Foil) messo a punto in galleria del vento, con la caratteristica sezione tronca nella parte posteriore che massimizza la penetrazione aerodinamica.
Gli atleti del Team Trek Segafredo hanno contribuito anche allo sviluppo della geometria del telaio H1.5 Race, che permette di avere un assetto aerodinamico aggressivo “da gara” pur mantenendo una posizione più sostenibile in termini di comfort.
La cura che caratterizza i progetti dei tecnici Trek si evidenzia anche dall’aletta con cui termina il fodero della forcella, lato pinza freno, che ha la funzione di mitigare la turbolenza che si genera quando la velocità sale, contribuendo alla stabilità della bici soprattutto in discesa.
La Trek Madone è dotata del sistema IsoSpeed che abbiamo già saggiato in occasione del test della Domane, il modello endurance sul quale è stato introdotto per la prima volta.
IsoSpeed ha subito un’evoluzione nel corso degli anni, ed ora è alloggiato nel tubo orizzontale. Di fatto svolge la funzione di disaccoppiatore, rendendo l’oscillazione del tubo reggisella indipendente dal resto del telaio. IsoSpeed è regolabile tramite un cursore scorrevole all’interno di un binario in carbonio che permette di agire sulla rigidità, e dunque sulla funzione di assorbimento delle vibrazioni, in base alle proprie preferenze e peso, ed al tipo di fondo stradale. Lo smorzamento ad elastomero distribuisce le vibrazioni trasmesse dal terreno su una superficie più ampia, in modo che vengano maggiormente disperse. Il sistema IsoSpeed entra in azione quando il ciclista è seduto sulla sella, aumentando il comfort senza spreco di energie e dunque, senza penalizzare l’efficacia della pedalata.
TREK Madone SLR 7TREK Madone SLR 7
Il cockpit è dedicato al progetto Madone, full carbon e semi-integrato, formato cioè da manubrio Trek Madone aero VR-CF in carbonio OCLV e attacco Trek Madone aero, separati per permettere una facile regolazione ed offrire un’aerodinamica ottimale. L’inclinazione della piega può essere regolata agendo sulle viti presenti nella parte inferiore dello stem, mentre l’altezza dell’attacco manubrio può essere modificata senza necessità di tagliare in modo irreversibile il cannotto della forcella.
La TREK Madone SLR 7 Disc, protagonista del nostro test, monta ruote in carbonio OCLV Bontrager Aeolus Pro 5 TLR Disc, tubeless-ready con profilo da 50 mm. Proprio il profilo Dual Directional Design D3 è studiato per diminuire la resistenza aerodinamica nel punto di attacco dello pneumatico e sul bordo del cerchio.
Anche per la Madone è possibile avvalersi del programma di personalizzazione Project One di Trek, che consente di realizzare la bici da corsa dei sogni…
I modelli Trek Madone SLR realizzati in carbonio OCLV 800, proposti dalla casa del Wisconsin nella sola versione Disc, sono 5: i prezzi vanno dai 7.499 euro della SLR 6 Disc fino ai 13.599 della SLR 9 Disc eTap. Inoltre, Trek prevede la possibilità di acquistare il solo kit frame a 4.799 euro.





TEST TREK Madone SLR 7 Disc eTap
Abbiamo pedalato per circa un mese in sella alla TREK Madone SLR 7 Disc eTap, nella scala dei desideri seconda solo alla pregiatissima SLR 9.
L’allestimento comprende la trasmissione elettronica wireless Sram Force eTap AXS, 12 velocità (guarnitura 48/35 – pignoni 10-33) con power meter Sram Force AXS. Il sistema frenante a disco idraulico flat mount Sram Force eTap AXS aziona i rotori di diametro 160 mm (sia anteriore che posteriore). Come anticipato, le ruote sono le Bontrager Aeolus Pro 5 con perno passante 12x100 mm anteriore e 142x12 mm posteriore, sulle quali sono installati i copertoncini Bontrager R3 Hard-Case Lite da 25 mm.
TREK Madone SLR 7
Il cockpit semi-integrato, già descritto, è dedicato a questo modello e composto dal manubrio Trek Madone aero VR-CF in carbonio OCLV e dall’attacco Trek Madone aero.
La sella Bontrager Aeolus Elite di larghezza 145 mm ha i binari in austenite ed è sorretta dal reggisella, anch’esso specifico, Madone aero in carbonio.
La colorazione Project One è quella racing del Team Trek Segafredo, blu scuro e rosso, con la quale il belga Jasper Stuyven ha vinto la Milano Sanremo 2021. Il peso da noi rilevato per questo modello TREK Madone SLR 7 Disc eTap in taglia 56 è di 8,30 kg senza pedali.
Il prezzo conferma i timori di molti, data anche la qualità dell’allestimento, infatti è fissato a 9.799 euro.
TREK Madone SLR 7TREK Madone SLR 7
La Trek Madone SLR 7 Disc non passa certa inosservata: esteticamente bellissima, bici moderna e riconoscibile al primo sguardo, è da anni il riferimento per i modelli del settore aero, anche per tecnologie e soluzioni innovative.
Tubazioni voluminose, forcella con steli abbondanti, foderi bassi e obliqui schiacciati a richiamare una lama, e piantone a coda tronca: la Madone è vistosa sì, ma elegante.
La scritta Trek, in bianco, mastodontica sul tubo obliquo completa l’opera…ecco perché spesso le foto della Madone su Instagram riportano l’hastag “bikeporn”…
La taglia 56 che abbiamo utilizzato ha l’angolo del tubo piantone di 73,3°, e quello del tubo sterzo di 73,5°. Il carro misura 41 cm, dunque corto ma non cortissimo. Reach e stack sono rispettivamente di 39,1 e 56,3 cm. Il passo totale della bici è ristretto, 98,3 cm.
Il tubo sterzo è compatto 15,1 cm per permettere una posizione aero, mentre le misure contenute del telaio accentuano il dislivello sella-manubrio, con un bell’effetto estetico.
Come da trend recente dei modelli aero proposti dai vari brand, la posizione in sella è aggressiva, doveroso per una bici di questa impostazione, ma la percezione non è assolutamente di scomodità, e qui si vede la messa a punto della geometria H1.5.
Capitolo IsoSpeed: abbiamo provato le diverse regolazioni, agendo sul cursore del sistema. Nel nostro caso, avendo un peso di 65 Kg, non abbiamo apprezzato sensibili differenze fra le posizioni estreme, cioè l’impostazione più morbida e quella più rigida. Cosicché abbiamo optato per mantenere la regolazione intermedia per la maggior parte delle nostre uscite.
TREK Madone SLR 7TREK Madone SLR 7
Il cockpit semi-integrato permette il passaggio cavi completamente interno, a tutto vantaggio dell’aerodinamica e della pulizia della linea. A livello funzionale, poi, è davvero comoda la regolazione per variare l’inclinazione della piega e la possibilità di agire sull’altezza dell’attacco, non comune per una bici aero. La presa nella zona della barra è salda, comoda e naturale, merito del profilo piatto e leggermente rivolto all’indietro.
Ulteriore pregio, anch’esso non scontato, è il reggisella che consente di regolare in modo indipendente arretramento e inclinazione, una bella comodità che non richiede di avere 4 mani per le operazioni di setting, come spesso capita per le bici moderne.
La pianura è, per vocazione, il terreno ideale della Madone: ci si aspetta un missile, ed in effetti è così: facile alla velocità, fila via in modo superlativo, e con una silenziosità fuori dal comune. E’ una bici da gara con caratteristiche aero, ma la posizione in sella non è gravosa e non ci ha creato alcun fastidio nemmeno nelle uscite più lunghe, fino a 5 ore. Il comfort è senz’altro maggiore rispetto alla Emonda SLR.
La Trek Madone SLR 7 stupisce, comunque, per la facilità con cui si pedala a velocità superiori ai 35-40 km/h.
TREK Madone SLR 7TREK Madone SLR 7
In salita la Madone SLR 9 Disc è scorrevole, e dimostra meno dei suoi 8,30 kg (abbiamo visto di meglio alla bilancia per quanto riguarda bici di questo segmento). Certo, si capisce che non siamo in sella alla Emonda SLR, ma questa aero appare a suo agio su salite pedalabili da affrontare di percorrenza con una buona cadenza che si esplicita in un passo brioso, soprattutto affrontando pendenze inferiori al 10%.
Predilige l’azione da seduto, ma anche quando ci si alza sui pedali la Madone è pronta ed efficace, grazie soprattutto alla straordinaria rigidità laterale ed alla risposta delle Bontrager Aeolus Pro 5 con il profilo da 50 mm.
La scelta della rapportatura può apparire strana per una bici aero, guarnitura 48-35 e cassetta posteriore 10-33, ma rende più “umana” una belva da gara e ne aumenta la versatilità, soprattutto in salita.
La pedalata si sente efficace, il feeling è di una bici che tramuta in velocità tutta la potenza trasmessa sui pedali.
E poi, che dire della trasmissione elettronica wireless Sram Force eTap, se non che ancora una volta la cambiata è rapida e affidabile, i comandi sono intuitivi e il gruppo contribuisce notevolmente all’aspetto pulito di tutta la Madone. Per il livello di questa bici, è graditissima l’installazione di serie del power meter Sram Force AXS, che si abbina velocemente e senza laboriose procedure al Garmin, tramite Ant+.
TREK Madone SLR 7TREK Madone SLR 7
In discesa, almeno nella fase conoscitiva, bisogna andare cauti. La Madone è una bici da gara, con avantreno rigido e ruote altrettanto “severe”, che assicurano precisione negli inserimenti e nelle percorrenze di curva, ma non si prestano troppo a perdonare gli errori di traiettoria.
In velocità è sicura e divertente, merito anche della forcella dagli steli generosi. Quando occorre rallentare, basta aggrapparsi alle leve dei freni a disco idraulici Sram, potenti e modulabili anche sul bagnato.
Scendendo lungo tratti tecnici, si beneficia del passo corto e della conseguente rapidità nei cambi di direzione. È richiesta un po’ di destrezza ma, scontato il periodo di apprendimento, non è nervosa né difficile da condurre ma, anzi, dimostra una bella fluidità.
TREK Madone SLR 7TREK Madone SLR 7
Montando ruote con profilo più basso, la Madone diventerebbe più mansueta e facile, ma sarebbe contro la sua natura...
Le ruote Bontrager Aeolus Pro 50, appunto, hanno dimostrato una buona stabilità, nonostante il profilo alto, ma occhio quando c’è vento laterale. I copertoncini Bontrager R3 Hard-Case Lite, 700x25c, hanno battistrada liscio al centro per ottimizzare la scorrevolezza e scanalato ai lati per assicurare il grip a bici inclinata.


CONCLUSIONI
La Trek Madone SLR 7 è la bici ideale per chi ricerca la prestazione, e padroneggia la velocità.
Ovviamente è il mezzo giusto per le competizioni, ed è davvero appagante per chi ha la gamba per spingere e predilige una guida grintosa.
Ma la Trek Madone saprà gratificare anche i ciclomaniaci dell’estetica, della velocità e delle innovazioni, coloro che credono che "La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all'uomo" (Milan Kundera, “La Lentezza”).
Per le caratteristiche di scorrevolezza e le qualità aerodinamiche può essere la scelta azzeccata anche per le competizioni di triathlon.
TREK Madone SLR 7
Come sempre al cospetto di questo livello di bici e componentistica occorre giungere con abbondante potere di spesa, dati i 9.799 euro del prezzo di listino.
+ la bellezza è al primo posto
+ appagante in percorrenza e frizzante nei cambi di ritmo
- il dato di peso rilevato, 8,30 kg senza pedali, ci ha un po’ sorpreso, anche considerando l’allestimento
- facile mettere il prezzo…


Scheda Tecnica TREK Madone SLR7 eTap
Telaio: Carbonio OCLV 800 Series, assetto H1.5 Race
Forcella: Madone KVF full carbon
Colorazione: Project One Blu dark/red (Team Trek Segafredo)
Gruppo: SRAM Force eTap AXS, 12 velocità (guarnitura 48/35 perno DUB – pignoni 10-33)
Movimento Centrale: BB T47
Power Meter Sram Force AXS
Ruote: Bontrager Aeolus Pro 5, Carbon OCLV, Tubeless Ready, larghezza cerchio 19,5 mm, altezza cerchio 50 mm, perno passante 12x100 mm anteriore e 142x12 mm posteriore
Pneumatici: Bontrager R3 Hard-Case Lite, 700x25c (dimensioni max. pneumatico 28c)
Sella: Bontrager Aeolus Elite, binari in austenite, larghezza 145 mm
Reggisella: terminale interno Madone aero in carbonio, supporto luce integrato, offset 25mm
Manubrio: Trek Madone aero VR-CF, carbonio OCLV, reach 93 mm, drop 123 mm, larghezza 42 cm
Attacco manubrio: Trek Madone aero, 7 gradi, lunghezza 100 mm
Freni: Disco idraulico SRAM Force eTap AXS, rotori SRAM diametro 160 mm (anteriore e posteriore)
Peso rilevato: 8,30 kg senza pedali (taglia 56)
Prezzo: 9.799 euro


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