Pubblicato il 18/05/2020
"Alla fine contano le gambe"
scritto da Alice Buffoni *
Guarniture, telaio, geometrie, watt… certo, ma alla fine contano le gambe!
Questa è la chiusura classica di ogni discussione al bar tra amici, alla fine di un’uscita.
Perché i ciclisti di ogni ordine e grado, indipendentemente dalla bici che inforcano e dalla dotazione tecnica, devono sempre fare i conti con una cosa: la fatica, e se non hai gambe e fiato, non si supera.
Tutto vero, ma c’è un terzo fattore che ha un peso determinante e il più delle volte non ne siamo consapevoli: la testa! Il ruolo della mente nell’attività sportiva è incisivo quanto la preparazione fisica e la capacità tecnica, lo dice la scienza e lo confermano gli atleti professionisti, che da alcuni anni hanno cominciato ad inserire il mental training nei programmi di allenamento.
In questa rubrica parleremo proprio di Psicologia dello Sport, cominciando da alcuni miti da sfatare, per esempio la credenza che la psicologia dello sport sia per gli atleti problematici. Falso!
È per gli sportivi che vogliono ottimizzare il proprio rendimento e trovare delle strategie di adattamento efficaci alle principali criticità che si incontrano in gara o in allenamento.
Mi spiego meglio: la cornice teorica di questa branca della psicologia è la Positive Psychology, che studia la correlazione tra lo stato di benessere, il funzionamento ottimale e la prestazione eccellente. Facendo leva su abilità e punti di forza che l’atleta già possiede, la Positive Psychology lavora per potenziare le aree in cui l’atleta è più carente.
Risulta quindi evidente come la Psicologia Positiva, teorizzata nel 1999 da Marting Seligman, abbia portato un vero e proprio ribaltamento di prospettiva rispetto alla psicologia clinica tradizionale: invece di focalizzarsi sulla cura di ciò che non funziona, enfatizza risorse e potenzialità dell'individuo, ottimizzandone il rendimento.
Già a partire dagli anni ’60, diversi studi hanno dimostrato come sia possibile allenare le abilità mentali e come ci sia una positiva e diretta correlazione tra allenamento mentale e miglioramento della performance.
Oggi per molti atleti professionisti questa sembra essere un’ovvietà, ma per lungo tempo la psicologia dello sport è stata vista con sospetto e paura, proprio perché la si associava a una dimensione di patologia e cura, lontana anni luce dalla dimensione di agonismo, divertimento e sfida propri dello sport. E qui possiamo demolire subito un altro pregiudizio: la psicologia dello sport è solo per i campioni? Assolutamente no.
Anzi come tutte le abilità, anche quelle mentali si acquisiscono meglio se imparate da piccoli…della serie, una volta che impari a pedalare, non lo dimentichi più!
Per abilità mentali intendiamo per esempio la gestione della concentrazione, dell’attivazione psico-fisica, la regolazione dell’ansia, le tecniche di respirazione e molte altre ancora. Ogni disciplina, poi, è caratterizzata da skills mentali sport-specifiche. Tutte sono sviluppabili o allenabili attraverso le tecniche di mental training, come ad esempio il Goal Setting, il Self-Talk, le tecniche di visualizzazione e rilassamento, le routine pre-gara ecc. Ma di questo parleremo nelle prossime puntate!
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Il Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport è un’associazione che studia, applica e diffonde i principi del Mental Training. Il Team è formato da Psicologi, Allenatori, Giornalisti e Formatori e lavoriamo insieme ad atleti di ogni livello, dall’alto agonismo fino ai settori giovanili, per aiutarli ad ottimizzare la propria performance e a trovare soluzioni efficaci alle criticità che incontrano in gare e allenamento. Collaboriamo con le società sportive per promuovere lo sport come strumento positivo di crescita per i più giovani e forniamo competenze di psicologia dello sport agli allenatori e ai tecnici sportivi che ne seguono il percorso sportivo.
La passione per lo sport e per le scienze ad esso connesse portano ogni giorno il Team a sperimentare nuove tecniche e nuovi ambiti applicativi: la mission è diffondere cultura di sport!
* Alice Buffoni - Content Editor per il Centro Studi, supporto didattico al Master MAPS, da anni scrive di Psicologia dello Sport.