RPM! – il Self-Talk formulato al positivo - CyclingON

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Pubblicato il 21/07/2020
RPM! – il Self Talk formulato al positivo...
scritto da Alice Buffoni *

Parliamo di numeri. Se vi dicessi 90-110 RPM? Sono le cifre magiche dell’allenamento perfetto che ogni ciclista conosce bene. Le cadenze elevate sono le migliori, poiché le articolazioni vengono sottoposte a carichi minori e i muscoli rimangono senza apporto di sangue per un tempo minore, dilatando quindi i tempi dell’affaticamento.
 Quindi in linea teorica, più è alto il numero di RPM, migliore sarà la nostra prestazione? Mettiamo allora che io vi dica che un certo corridore sia in grado di produrre 300 RPM…eccezionale, vero?
Self Talk
Purtroppo no! Perché per noi Psicologi dello Sport, RPM significa Ritmo di Parole al Minuto. E 300 è il numero di parole che tutti noi ci diciamo in sessanta secondi. Il più delle volte non ce ne accorgiamo nemmeno, eppure il dialogo interno, o self-talk, è molto importante: ciò che pensiamo è in grado di determinare l’esito delle nostre performance.
“Che tu creda di farcela o non farcela avrai sempre ragione”, diceva Henry Ford. Per questo motivo essere capaci di controllare e riformulare ciò che ci diciamo in senso positivo e costruttivo può sensibilmente migliorare la nostra prestazione sportiva.
Il dialogo interno o self-talk, può essere costituito da parole, frasi o immagini mentali positive che si attivano, talvolta in modo inconsapevole, quando si è in azione. È una tecnica di concentrazione che gli atleti usano per focalizzare l’attenzione su elementi importanti della propria prestazione oppure quando sono necessari feedback incoraggianti.
 
Il self-talk funziona perché fa leva su una caratteristica innata della nostra attenzione: essa è selettiva, ovvero capace di focalizzarsi solo su alcuni elementi eliminando temporaneamente gli altri. Esattamente come una luce di teatro, può stringersi per evidenziare solo elementi “utili” alla prestazione, eliminando tutto ciò che è distraente.
Se le 300 parole al minuto girano senza controllo nella nostra mente le conseguenze possono essere penalizzanti per la performance.
Self Talk
È importante parlarci in positivo perché la nostra mente lavora per immagini e non elabora le negazioni in modo immediato. Se per esempio mi dicessi: “Non mettere giù il piede!”, il mio cervello visualizzerebbe subito l’immagine di me che mollo e stacco la scarpa dal pedale. Subito dopo dovrei compiere uno sforzo per elaborare l’informazione, cancellare quell’immagine e pensare al suo opposto. Nel frattempo avrei perso quella frazione di secondo importante per non perdere la ruota di chi mi sta davanti.
Cosa avrei dovuto dirmi? Lo lascio decidere a voi!
È un ottimo esercizio per allenare il self-talk. Provate a volgere al positivo tutte quelle piccole frasi che in automatico ci diciamo di fronte a un compito o una situazione difficile o stressante: non posso sbagliare - non ce la farò mai - per me è troppo dura.
Per un buon self-talk quindi, dobbiamo per prima cosa riconoscere i pensieri disfunzionali (in questo i mental trainer posso darvi una grossa mano!) e poi trasformarli, svuotandoli dal fattore ansia, cioè riformularli in modo che siano incentivanti e al positivo.
 Non vi resta che provare, ma fatelo prima in allenamento…È un esercizio che le prime volte richiede parecchia attenzione!






Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport

Il Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport è un’associazione che studia, applica e diffonde i principi del Mental Training. Il Team è formato da Psicologi, Allenatori, Giornalisti e Formatori e lavoriamo insieme ad atleti di ogni livello, dall’alto agonismo fino ai settori giovanili, per aiutarli ad ottimizzare la propria performance e a trovare soluzioni efficaci alle criticità che incontrano in gare e allenamento. Collaboriamo con le società sportive per promuovere lo sport come strumento positivo di crescita per i più giovani e forniamo competenze di psicologia dello sport agli allenatori e ai tecnici sportivi che ne seguono il percorso sportivo.
La passione per lo sport e per le scienze ad esso connesse portano ogni giorno il Team a sperimentare nuove tecniche e nuovi ambiti applicativi: la mission è diffondere cultura di sport!
 
* Alice Buffoni - Content Editor per il Centro Studi, supporto didattico al Master MAPS, da anni scrive di Psicologia dello Sport.


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