Pubblicato il 26/03/2025
SCHMOLKE Gravel Infinity – unica e versatile
Il gravel c’è, non è più un fenomeno ma una realtà consolidata. Alimentato dall’aumentata pericolosità delle strade rispetto all’ offroad, per le condizioni dell’asfalto e soprattutto per il comportamento di alcuni automobilisti che mal tollerano o addirittura non considerano i ciclisti come utenti della strada alla pari. Ma ciò che maggiormente spinge a superare i percorsi asfaltati è sicuramente il desiderio di avventura e libertà che porta a stare più a contatto con la natura, a pedalarci dentro.
E poi in gravel c’è tutto quello che ci ha fatto innamorare della bici da bambini: velocità sui fondi più regolari, ma anche terra e fango dei tratti fuori strada.
Sia le aziende quanto gli organizzatori dei sempre più diffusi eventi hanno capito le potenzialità di questo desiderio di pedalare, alla scoperta di nuovi territori, che sia per un giorno o per viaggi più impegnativi in bikepacking.
Stefan Schmolke è un ingegnere meccanico che nel 1992 ha fondato Schmolke Carbon. L’azienda tedesca è innovatrice nella lavorazione del carbonio, la prima a realizzare manubri in fibra di carbonio già nei primi anni '90. È stata conosciuta dal pubblico di appassionati grazie a Jan Ullrich che nel 2001 si è classificato secondo al Tour de France, utilizzando proprio manubri Schmolke.
Nel corso degli anni l’azienda ha sfruttato le proprie competenze ampliando la gamma di prodotti alle ruote in carbonio e, nel 2022, ai telai.

Il telaio Gravel Infinity è costruito con fibra a modulo intermedio (IM) per il comfort verticale e unidirezionale ad alto modulo (UD) in una matrice caricata con nanostrutture di graphite (CFR) per assicurare la rigidità laterale. Nonostante il peso leggero, 1.170 grammi, il telaio ha caratteristiche meccaniche e resistenza elevate, ma è in grado di assorbire le vibrazioni mantenendo un notevole indice di comfort.
Proprio quest’ultima caratteristica ha portato i tecnici Schmolke a sviluppare un nodo sterzo voluminoso, in abbinamento a una forcella con testa ad angolo inverso. Questa combinazione, inoltre, ottimizza la precisione di guida per una conduzione più facile della bici.
Schmolke è attenta anche alla personalizzazione: tutti i componenti, manubrio, sella e reggisella, possono essere configurati a piacere. Inoltre, nella costruzione e nell’allestimento della bici si tiene conto anche del peso del cliente ed ovviamente è possibile scegliere la finitura cromatica.
La Schmolke Gravel Infinity può essere equipaggiata con tre portaborracce, portapacchi e parafanghi anteriori e posteriori.


Le ruote Schmolke TLO Gravel tubeless ready in carbonio hanno profilo 35 mm e canale interno 25 mm. L’installazione avviene secondo lo standard perni passanti, anteriore 12x100 mm, posteriore 12x142 mm. La sezione a “U” mira a contenere il peso offrendo un’elevata stabilità, ideale per i terreni off road. Infatti, il design consente un posizionamento ottimale delle fibre, utilizzando meno materiale.
I mozzi DT Swiss 180 adottano cuscinetti in ceramica SINC con resistenza al rotolamento estremamente ridotta. Il peso della coppia è di 1.290 g.


Parlando di gravel bike ci si sofferma di rado sul reggisella, sottovalutando un componente che invece gioca un ruolo importante per il comfort e la conduzione della bici.
Il reggisella in carbonio è molto leggero e assorbe le vibrazioni. Un ulteriore, importante, vantaggio è che può essere costruito secondo specifiche definite grazie alla scelta della disposizione delle fibre.
Il reggisella Seatpost TLO Setback è al vertice della gamma Schmolke, leggero (80 grammi) ma in grado di flettere e dissipare le vibrazioni anche grazie al diametro di 27,2 mm. Questo reggisella è progettato per il comfort verticale senza penalizzare la rigidità laterale e torsionale, per non disperdere l’energia della pedalata. Il tubo è costruito con 23 strati sottili di preimpregnato in fibra di carbonio nelle aree a maggior sollecitazione, mentre nelle zone meno stressate gli strati sono 7. Il carro della sella viene bloccato alla testa del Seatpost TLO Setback tramite 4 punti.
TEST SCHMOLKE Gravel Infinity
La Schmolke Gravel Infinity del test è allestita con gruppo Shimano GRX 2x11, corone 46-30, cassetta 11-34. L’impianto frenante idraulico, sempre Shimano, ha rotori di diametro 160 mm sia all’anteriore che al posteriore.
Il manubrio in alluminio è Deda Gera, larghezza 420 mm, reach 55 mm, drop 100 mm abbinato all’attacco Deda Superbox DCR, di lunghezza 110 mm, anch’esso in alluminio.
Le già descritte ruote Schmolke TLO Gravel in carbonio sono completate da pneumatici Continental Terra Speed Tubeless Ready 700 x 40 mm.
Il reggisella Schmolke TLO Setback sorregge la sella Prologo Scratch M5 AGX.
La colorazione è personalizzata, glit red/gold (rosso e oro lucidi), con scritte e loghi in bianco.
Il peso rilevato per questa configurazione è 8,82 kg, in taglia M (55) e senza pedali.
Il prezzo di listino del kit telaio è 2.290 euro.
Nei due mesi del test ho utilizzato la Schmolke Gravel Infinity con differenti condizioni meteo e, dunque, di fondo, con uscite fino a 6 ore. Ho partecipato ad eventi gravel caratterizzati da percorsi scorrevoli e tratti in cui si è potuto fare velocità, su asfalto e sterrato: Groavel fall edition 50 km, Upcycle Trail 105 km e AnimA gravel 80 km.

Estetica
Il telaio della Schmolke Infinity ha sezioni diversificate per le varie tubazioni. Il triangolo principale è monoscocca, al quale viene applicato il carro posteriore. L’orizzontale ha una linea di continuità che passa per il nodo sella e prosegue lungo i foderi obliqui. Questa soluzione caratterizza l’estetica della Infinity e permette di mantenere la linea filante, anche grazie al serraggio reggisella a scomparsa nella zona inferiore del nodo sella. I tubi del telaio, nello specifico obliquo e tubo sella sono squadrati e muscolosi, moderni e aerodinamici. Il carro posteriore è asimmetrico con il lato catena con fodero ribassato. La forcella monoscocca ha steli dritti con sezione generosa e testa ad angolo inverso (linea a “S”) per conferire stabilità e direzionalità. Il tubo sterzo è oversize e squadrato, mentre la scatola del movimento centrale è abbondante ma non gigantesca.
L’attacco Deda Superbox DCR permette il passaggio semi integrato dei cavi, instradati nella parte inferiore, una soluzione eccellente che coniuga estetica e funzionalità, senza sacrificare la possibilità di cambiare in modo facile attacco o manubrio.
Sul tubo orizzontale sono presenti due fori filettati, utili per installare una piccola borsa in caso di lunghe distanze o bikepacking leggero.


Geometria
Per quanto concerne le misure, stack 546,5 mm e reach 378 mm sono contenuti, ideale per una gravel. La posizione risulta così abbastanza rialzata e non certo esasperata, grazie anche al Il tubo piantone con angolo di 72,5 gradi. Inoltre, c’è la possibilità di regolare l’altezza dello stack di un paio di centimetri agendo sugli spacer sotto il Deda Superbox DCR. La lunghezza dell’attacco, 110 mm, porta una postura più rialzata soprattutto quando non si è a tutta ma ci si vuole godere la pedalata, ma permette di stare più sdraiati quando si vuole menare.
Il rapporto stack to reach da 1,44 lascia trasparire un po’ di aggressività, in stile bici da corsa, così come la rigidità laterale elevata.
L'angolo del tubo sterzo di 71,1 gradi è piuttosto aperto per privilegiare stabilità e grip sui fondi differenti e un assetto sostenibile per le lunghe distanze. Anche l’offset della forcella di 50 mm rende più docile la Infinity.
Il tubo sella di 490 mm lascia una buona esposizione del reggisella, nonostante il tubo orizzontale non sia esasperatamente sloping. La maggiore libertà di flessione dello Schmolke TLO Setback aggiunge un plus di comfort ad una bici che già ne ha, nonostante sia rigida.
Il passo complessivo, 1.013 mm per la taglia media, garantisce stabilità al crescere della velocità e su tratti scassati. Schmolke ha dotato il telaio di un carro posteriore con foderi orizzontali di misura generosa, 425 mm, per aumentare la comodità ma anche per poter montare gomme fino a 45 mm di sezione.
Le geometrie della Infinity sono mirate a un gravel scorrevole, che non metta in discussione stabilità e comfort. La buona reattività non sfocia mai in un mezzo scomodo o scorbutico.Salita
Il feeling è confermato anche in salita, la Gravel Infinity non è leggerissima con i suoi 8,82 kg, ma la rigidità del telaio e del movimento centrale danno una buona reattività, sia in scatto che in accelerazioni graduali.
Chi predilige andature regolari o in progressione da seduti apprezzerà sicuramente scorrevolezza, rigidità e peso ridotto delle ruote Schmolke Carbon TLO, con gli pneumatici Continental Terra Speed Tubeless Ready 700 x 40 mm, che privilegiano la velocità rispetto al grip estremo.
Le geometrie permettono una postura efficace in termini di spinta, senza penalizzare il comfort della zona lombare e delle spalle, nemmeno nelle salite più lunghe o ripide su sterrato, quando si tira con le braccia.
Il manubrio Deda Gera mi è piaciuto in termini di presa e sicurezza, sia con le mani che stringono la parte orizzontale, sia sulle leve.
Il cambio Shimano GRX con guarnitura 46-30 e pignoni 11-34 consente di affrontare le pendenze più accentuate senza particolari problemi. La doppia corona, inoltre, offre una scala graduale di rapporti, sempre utile nei tratti in salita.

Pianura
La Infinity è una gravel con geometrie simili a una bici endurance. Dopo ore in sella e in fuoristrada, questa caratteristica permette di avere minor affaticamento e, dunque, miglior comfort.
Il reggisella Schmolke TLO Setback è leggero ma la capacità di flettere per smorzare le asperità della strada si percepisce davvero dopo poche pedalate.
La scorrevolezza è supportata ancora una volta dalle ruote Schmolke Carbon TLO con mozzi DT Swiss 180 con cuscinetti in ceramica, e dalle gomme Continental Terra Speed gonfiate al minimo della pressione consigliata, 3 atm, ideale per comfort e velocità su asfalto e sterrato battuto. La tassellatura ridotta obbliga ad altre scelte in caso di umidità o terreno pesante. A mio parere i 40 millimetri di larghezza rappresentano la scelta ottimale per una gravel come la Infinity, progettata per ottimizzare le caratteristiche di scorrevolezza e comfort.
Il carro di 425 mm e l’angolo piantone a 72,5 gradi aiutano la stabilità su ogni superficie.
L'avantreno ha la giusta rigidità per sentire la bici e godere di rilanci appaganti, senza alcun accenno di flessione. Stesso discorso vale per tutta la zona inferiore del telaio e del carro, sempre pronti a scatti e rilanci.
L’impostazione in sella mantiene il peso centrato, condizione necessaria per ottimizzare la precisione di guida e il controllo della bicicletta.
Come anticipato, gli spessori sotto l’attacco manubrio garantiscono una regolazione di circa 2 cm dell’assetto, scegliendo tra posizione eretta o più aggressiva.


La Gravel Infinity ha un buon comportamento sullo sterrato irregolare, rimanendo molto precisa e leggera nel cambio di traiettoria, anche quando seduti in sella l'avantreno è più scarico. Certo, non bisogna aspettarsi di poter affrontare percorsi troppo tecnici…
Il cockpit formato dalla coppia Deda in alluminio è funzionale anche sui tratti a pendenza nulla. In particolare, il manubrio Deda Gera con inclinazione laterale (flare) di 24 gradi ha un’apertura vistosa. Questa soluzione, sempre più diffusa per il gravel, è comoda e funzionale soprattutto con le mani sulle leve, ovviamente inclinate. Il drop ridotto di 100 mm facilita il cambiamento rapido della posizione verso la presa bassa ed offre una stabilità superiore quando si guida su terreni impegnativi.
La sella Prologo Scratch M5 AGX (acronimo di Adventure – Gravel - Ciclocross) specifica per l'uso off road è risultata molto comoda per le mie caratteristiche fisiche. È stata davvero una scoperta eccezionale che adotterò sicuramente anche su altre bici.

Discesa
L’interasse di poco più di 1 metro che rende la bici stabile al crescere della velocità non è assolutamente penalizzante nei cambi di direzione o nelle curve tecniche più lente. La Infinity gira prontamente e in sicurezza, merito del comparto anteriore, che assicura il feeling anche nei tratti rovinati ed asseconda egregiamente lo spostamento dei pesi e del tronco, senza mai trasmettere la sensazione di chiusura dell’anteriore senza preavviso.


Questa precisione non sfocia nel nervosismo, lasciando ampie possibilità di correzione di eventuali errori di traiettoria. La maneggevolezza della Schmolke Gravel Infinity trasmette un’ottima confidenza e sicurezza, indispensabili nei tratti fuori asfalto.
L’impianto frenante Shimano con entrambi i dischi da 160 mm di diametro è potente, modulabile e anche particolarmente silenzioso in caso di tempo asciutto, qualità apprezzata in special modo da chi arriva dal mondo road come me.

CONCLUSIONI
In generale ho avuto un ottimo feeling con la Schmolke Gravel Infinity (e questo allestimento) sin dalle prime uscite, in termini di guidabilità e comfort.
È una gravel che rispecchia la tendenza moderna, giustissima a mio avviso, di poter offrire due bici in una: infatti semplicemente adottando un secondo set di ruote e coperture è possibile utilizzare la Infinity anche in modalità road oltre che gravel.
È una bici divertente che permette un utilizzo sia cicloturistico che più spinto, veloce. Le geometrie sono equilibrate, in stile endurance.
Reggisella e ruote, componenti a marchio Schmolke, sono pezzi pregiati che ne fanno una bici di alta gamma, se già non bastasse la qualità del telaio.
Il passaggio ruota fino a 45 mm aggiunge un ulteriore plus di versatilità alla Gravel Infinity.
Questa configurazione è ideale per partecipare a eventi gravel che presentano dislivello e terreni variegati. La consiglio anche per gli appassionati del bikepacking cosiddetto leggero, di un paio di giorni, con la possibilità di montare piccole borse, 3 portaborracce, portapacchi e parafanghi.
Per i più attenti all’unicità, Schmolke Gravel Infinity ha design e forme che le permettono di distinguersi nel panorama dei modelli gravel.
Per chi desidera personalizzare il proprio allestimento, è possibile anche acquistare il solo kit frame.

Scheda Tecnica SCHMOLKE Gravel Infinity
Gruppo: Shimano GRX 2x11, corone 46-30, cassetta 11-34
Freni: diametro 160 mm anteriore e posteriore
Manubrio: Deda Gera larghezza 420 mm, reach 55 mm, drop 100 mm
Attacco: Deda Superbox DCR, lunghezza 110 mm
Reggisella: Schmolke TLO Setback carbon diametro 27,2 mm (prezzo: 320 euro)
Sella: Prologo Scratch M5 AGX
Ruote: Schmolke carbon TLO profilo 35 mm (prezzo: 2.420 euro)
Pneumatici: Continental TerraSpeed TR 40 mm
Colorazione: glit red/gold
Peso rilevato: 8,82 kg taglia M (55) senza pedali
Taglie disponibili: 4, dalla S alla XL
Prezzo kit telaio: 2.290 euro
Info: Sito web Schmolke
Info e ordini Italia:
Nelle foto:
Precedenti test bici Schmolke:
Le precedenti prove bici gravel:
Articoli gravel:
* THE PACK – bikepacking leggero con stile